1/11 – Introduzione
Oggi vedremo 10 progetti realizzabili con un vecchio motore di lavatrice. Tutti, volenti o nolenti, abbiamo in casa una lavatrice, e molto spesso ci ritroviamo a doverla cambiare per dei malfunzionamenti nella maggior parte dei casi elettrici, dovuti quindi alla scheda di controllo più che a componenti fisici. Non sempre però tutto ciò che buttiamo è inutile, ed è proprio questo il caso; infatti da una lavatrice in disuso si possono recuperare diversi pezzi che potrebbero tornarci utile, uno di questi è sicuramente il motore. Allora, come possiamo riutilizzare il nostro motore di lavatrice? Armiamoci di pazienza e partiamo.
2/11 – Betoniera casalinga
Difficoltà di realizzazione 4/5. Procuratevi un recipiente capiente e cilindrico aperto da un lato e chiuso dall’altro. Ponetelo su un carrello con la parte aperta rivolta verso l’alto con un angolo di circa 40 gradi rispetto l’orizzontale. Assicuratevi di non bloccare la rotazione, a tal fine vi consiglio di porlo su dei rulli. Inserite anche il vostro motore, ponendolo in linea col recipiente e al di sotto di esso, senza permettere ai due di toccarsi (un buon metodo sarebbe di porlo al di sotto del pianale del carrello). Collegate il motore al recipiente tramite una cinghia e assicuratevi che la tensione sia quella giusta: troppo molle non permetterebbe la rotazione, troppo tesa non riuscireste ad inserirla. Potete aggiungere delle maniglie sul lato opposto all’apertura per facilitare il versamento della malta.
3/11 – Cric elettrico
Difficoltà di realizzazione 3/5. Abbiamo bisogno di un vecchio cric, anche quelli più piccoli vanno bene e di un carrellino con delle ruote, sul quale fisseremo il nostro cric andandoci a saldare delle barre di ferro in modo da formare due triangoli a destra e a sinistra del cric, così facendo saremo certi di poter alzare in sicurezza carichi elevati. Vi consiglio di munire il carrellino di piedi fissi, in modo da evitarne il ribaltamento. Fissiamo anche il motore elettrico al carrello e attraverso una cinghia forniamo trazione alla manovella precedentemente rimossa del cric.
4/11 – Compressore
Difficoltà di realizzazione 4/5. Per questo articolo dovremo recuperare un gruppo compressore dei freni di un camion e il serbatoio per l’aria compressa, sarà invece necessario comprare nuove le valvole di sicurezza e il pressostato in modo da evitare scoppi vari. Collegare quindi il gruppo compressore al motore tramite una cinghia e delle pulegge in modo tale da rispettare il numero di giri espressi dalla traghetta del gruppo compressore. Saldare il tutto sul serbatoio e assicurarsi che non rimangano vapori esplosivi prima di accenderlo.
5/11 – Molatrice
Difficoltà di realizzazione 2/5. Una volta accertati che il motore è in buone condizioni possiamo pensare di utilizzarlo per qualcosa di veramente utile. Il primo strumento molto semplice da realizzare è una molatrice. La prima cosa da fare è fissare il motore ad un tavolo in modo da non permettere alle sollecitazioni, dovute all’utilizzo dello stesso, di smuoverlo. Fatto ciò bisogna montare sull’asse rotativo del motore un platorello porta abrasivo, facilmente reperibile in una ferramenta; sceglietelo in base alle dimensioni che volete abbia la vostra mola. Una volta ancorato basta attaccarci la carta vetrata e usare un ripiano in legno o qualcosa di simile per poter meglio lavorare i vostri materiali.
6/11 – Ventilatore
Difficoltà di realizzazione: 2/5. Uno strumento che renderà la vostra vita ancor più confortevole potrebbe essere un ventilatore. Anche in questo caso il motore deve essere adeguatamente ancorato ad un sostegno, tenendo però presente che sull’asse rotativo questa volta andrà montata un’elica, e quindi dovrete tener conto di ciò quando sceglierete dove ancorare il vostro motore. Procuratevi un’elica e una gabbia di protezione e assemblate il tutto. Ponete particolare attenzione alla velocità di rotazione del motore, scegliere un’elica molto grande per un motore con più di 5000 giri al minuto potrebbe diventare pericoloso per motivi ingegneristici che non siamo qui a spiegare. Per cui il mio consiglio è di non esagerare con la grandezza dell’elica, e di scegliere velocità ridotte per il vostro motore.
7/11 – Levigatrice a nastro
Difficoltà di realizzazione: 4/5. Ancora un progetto utile, soprattutto per chi ha fatto del fai da te una missione. Ancorare il motore è sempre il primo passo, fornire il suo asse rotativo di un cilindro in legno e porre sullo stesso piano un altro cilindro leggermente più piccolo del primo, ancorandolo in modo tale da permettergli la rotazione. Procurarsi della carta vetrata e richiuderla su se stessa in modo da formare un nastro delle dimensioni adatte, ovvero che posto sui due cilindri sia alla giusta tensione. Usando sempre un appoggio in legno ora potrete provare a levigare i vostri lavoretti.
8/11 – Tornio
Difficoltà di realizzazione 4/5. Il tornio a mio avviso è uno dei progetti più complessi ma al contempo uno dei più utili. Iniziamo col fissare il motore ad una estremità di un tavolo e porre all’altra un mandrino, magari di un trapano che scorra su due guide appositamente create e poste anch’esse sul tavolo in modo da poter adattare il tornio a diversi pezzi di varia misura. Ricordatevi di lasciare il mandrino libero di ruotare e di fissare all’asse del motore una mandrino da tornio, recuperabile in ferramenta. All’esterno delle guide montate in posizione trasversale al tavolo un pianale in legno, in modo da poter appoggiare gli attrezzi da incisione durante la lavorazione, così da rendere i lavori più facili e precisi.
9/11 – Tornio per ceramisti
Difficoltà di realizzazione 2/5. Questo particolare strumento è dedicato a chi crea lavori in ceramica. La differenza sostanziale rispetto a tutti i progetti precedenti è che il motore deve essere fissato in verticale, ovvero con il suo asse rivolto verso l’alto. Vi consiglio di fissarlo su uno sgabello o comunque su un ripiano più basso del vostro ginocchio, in modo da poter operare semplicemente anche da seduti. Ponete sull’asse rotativo il ripiano da ceramisti sul quale andrete a lavorare. Vi consiglio di utilizzare la configurazione a bassa velocità per questo tipo do attrezzo.
10/11 – Trapano
Difficoltà di realizzazione 3/5. Anche se abbastanza ingombrante e non facilmente maneggiabile a causa delle sue dimensioni, il motore di una lavatrice può fungere anche da trapano, basta qualche piccolo accorgimento e ricordarsi che il movimento è una questione relativa. Dal momento che come detto non sarebbe facile maneggiare un trapano con un motore così grande, possiamo pensare di tener fisso il motore, ancorandolo ancora una volta su un ripiano e permettere al pezzo da forare di muoversi verso di esso. Recuperando un vecchio mandrino da un trapano in disuso o comprandolo da una ferramenta potremo creare il supporto regolabile per le varie punte da trapano da inserire sull’asse rotativo del motore. Vi consiglio di saldarlo se possibile, in quanto in questo le forze di torsione i gioco potrebbero essere molto elevate a seconda del materiale da forare.
11/11 – Sega circolare
Difficoltà di realizzazione: 5/5. Sicuramente uno dei progetti più difficili e rischiosi. Si parte creando un’asola su di un tavolo delle dimensioni adatte a permettere il passaggio della sega circolare. Il motore va collocato al di sotto del pianale di lavoro e fissato alla struttura in modo da far muovere solidalmente l’asse rotativo dello stesso con la sega circolare attraverso una cinghia che collega i due pezzi. La cinghia deve essere ancorata al mozzo presente al centro della sega circolare ed essere in tensione tale da non permettere pericolosi gioghi. Fate attenzione al fissare tutti i componenti in modo sicuro, senza permettere di oscillare o vibrare più del dovuto e teniate conto che col tempo qualsiasi bullone tenderà ad allentarsi, quindi è buona norma dare una controllatina a tutto l’attrezzatura prima di iniziare un lavoro.