1/7 – Introduzione

Cos’è la saldatura? È l’insieme dei processi per mezzo dei quali, sotto l’azione di una fonte di calore, con o senza apporto di materiale, è possibile unire pezzi metallici per creare una struttura unica. Lo strumento con cui si opera in questi casi, soprattutto per il bricolage domestico, è il saldatore a filo continuo. Per conoscere gli errori da evitare e le imperfezioni definite dalla normativa UNI EN ISO 6520-1, seguite questa guida. Per ora è importante premettere che ci sono due grandi classi di saldature: quelle autogene e quelle eterogenee.
Nelle prime il metallo base prende parte alla formazione della struttura mentre il metallo d’apporto, a seconda del processo impiegato, potrebbe anche non essere presente.
In quelle eterogenee invece il metallo base proprio non prende parte alla fusione ed il materiale d’apporto, che fonde a temperature inferiori, si sostituisce nella giuntura.
La saldatura autogena ad arco elettrico MIG, comunemente detta a “filo continuo”, è la più usata ed unisce i due lembi per fusione del metallo base e di quello d’ apporto.

2/7 – Taratura del saldatore

Il sano utilizzo del saldatore a filo è garantito dal perfetto funzionamento di alcuni meccanismi che prendono parte al processo di fusione e che sono di fondamentale importanza per la buona riuscita della saldatura. Per questo è necessario innanzi tutto curare la taratura dei tre meccanismi fondamentali: la velocità del filo, la pressione d’uscita del gas protettivo, l’intensità di corrente.
Le regolazioni sono di fondamentale importanza anche per la sicurezza dell’operatore oltre alla buona riuscita del lavoro ed è consigliabile siano eseguite secondo questa sequenza: gas, corrente, filo. Imparato come effettuare queste manovre di taratura del saldatore, l’utilizzo dello strumento sarà estremamente facilitato.

3/7 – Pressione del gas

Quando il gas entra in azione, deve avere una giusta pressione d’uscita per garantire una saldatura ottimale ed un efficiente impiego del gas protettivo stesso, senza sprechi. Nel saldatore a filo continuo sono presenti normalmente due manometri sulla bombola ed un
regolatore di pressione. La normale pressione indicata dal manometro è di circa 0,8 bar e questo garantisce un cono di gas sufficiente sulla punta della torcia in azione.
Tuttavia, se il lavoro viene svolto in ambiente ventoso evidentemente il cono protettivo subisce una deviazione provocando cordoni e sbavature di saldatura.
Per evitarlo si consiglia di aumentare la pressione di uscita del gas, al fine di potenziare il getto che opporrà maggiore resistenza al vento.

4/7 – Corrente di saldatura

Intervenire in aumento o diminuzione dell’intensità di corrente influisce sulla maggiore o minore penetrazione della saldatura. Tenendo presente questo fatto, tutto va proporzionato allo spessore dei metalli da unire. Su spessori di metallo sottili non è necessaria una grande penetrazione pertanto l’intensità di corrente deve essere regolata bassa. Al contrario, spessori di metallo consistenti richiedono una penetrazione maggiore e quindi un innalzamento della corrente.

5/7 – Velocità del filo di saldatura

Proprio come la corrente anche la velocità del filo all’uscita della torcia deve essere regolata conformemente alla variazione intervenuta sulla corrente che, ripetiamo, dipenderà a sua volta dallo spessore del metallo da saldare. Pertanto corrente alta corrisponderà all’aumento della velocità del filo e corrente bassa ad una diminuzione della velocità del filo. È anche facile comprendere che una saldatura che richiede una maggiore penetrazione richiede anche una maggiore quantità di materiale d’apporto che corrisponde ad una velocità del filo alta. Rapidità in questo caso è l’abilità richiesta all’operatore che tuttavia è spesso si serve anche di esperienza e buon orecchio.

6/7 – Protezioni di sucurezza

Un tema molto sensibile soprattutto per chi si appresta ad eseguire lavoretti domestici fai-da-te, senza avere delle specifiche competenze, è l’utilizzo di protezioni idonee. Sono infatti all’ordine del giorno casi di “infortunio domestico” causati da negligenza, ed alle volte leggerezza, nell’impiego di protezioni di sicurezza che invece sono di fondamentale importanza. Durante lo svolgimento di queste attività di saldatura si raccomanda quindi di indossare opportunamente il grembiule in cuoio, gli appositi guanti e la maschera di protezione agli occhi.

7/7 – Abbigliamento

Non sono da sottovalutare i danni o i fastidi che potrebbero essere causati dal saldatore a filo continuo alla persona che lo impiega. Quand’anche ci si trovi a svolgere lavoretti di breve durata è opportuno equipaggiarsi con berretto di cotone, indossare una maglietta a maniche lunghe (anche l’operazione viene svolta all’aperto d’estate) e predisporre il “banco di lavoro” in un luogo ombreggiato. Se il lavoro dovesse richiedere più di qualche ora è consigliabile indossare anche un fulard per proteggere il collo.
Si tratta si semplici accorgimenti che evitano arrossamenti cutanei e fastidiosi pruriti causati dal saldatore, il quale emette raggi ultravioletti.