I tappeti persiani costituiscono un complemento d’arredo di estrema eleganza e raffinatezza. Generalmente, campeggiano in camera da letto, in sala da pranzo ed in salotto, in dimensioni varie e diversi colori. La loro straordinaria bellezza però viene deturpata dalla polvere e, talvolta, da macchie indesiderate. Quotidianamente, tra le fibre si annidano milioni di granelli, rappresentando un potenziale pericolo in caso di allergie. Vi sveliamo quali tecniche adottare per migliorare l’efficacia della pulizia, anche perché mantenere puliti i tappeti persiani richiede accorgimenti particolari. Durante le normali procedure, infatti, fate attenzione a non danneggiare il tessuto.
Come pulire i tappeti persiani
Quando si parla di lavori domestici, il consiglio di una casalinga è obbligatorio. Nel momento in cui quest’ultimo dovesse venire a mancare potete seguire questa semplice guida per svolgere al meglio questa operazione. Ci sono diversi metodi, alcuni strani (per esempio strofinarli con la neve) ma efficaci per pulire i tappeti persiani. Vi proponiamo alcune soluzioni, utilizzando sostanze che rispettino il filato e i colori, non sono aggressive e restituiscono la brillantezza originale del tessuto. Se il tessuto è pregiato, si apprezzerà molto l’uso di sostanze naturali e non aggressive.
Importante ricordare che qualsiasi tappeto persiano è di una delicatezza non indifferente rispetto a tutti gli altri tipi di tappeti, quindi nell’effettuare tutti i procedimenti di pulizia bisogna applicare altrettanta delicatezza. Non si tratta di operazioni complicate, ma di tanto in tanto bisogna portarli nei centri specializzati per una pulizia completa.
Come pulire i tappeti persiani con l’ammoniaca
Per pulire i tappeti persiani con l’ammoniaca vi serviranno dell’acqua, un panno morbido e il prodotto. Non applicate mai l’ammoniaca direttamente sul tappeto, ma diluitela in abbondante acqua.
Un cucchiaio di ammoniaca è sufficiente per tre litri d’acqua, che servono poi a inumidire un panno morbido da strofinare sul tappeto già spolverato.
Completata questa operazione, il tappeto va fatto asciugare all’aria aperta, ma non sotto l’azione diretta del sole. Pulire i tappeti persiani con l’ammoniaca serve anche a ravvivarne il colore. In alternativa, utilizza acqua e aceto bianco o di mele, seguendo sempre la direzione del pelo.
Come pulire i tappeti persiani con l’aspirapolvere
Per mantenere puliti i tuoi tappeti persiani, eliminate la polvere efficacemente. Pertanto, passate regolarmente l’aspirapolvere su entrambi i lati, seguendo la direzione del pelo. Eseguite questa procedura più volte, per eliminare tutto lo sporco. Questa metodologia risulta efficace solo su tappeti persiani impolverati e non macchiati. In quest’ultimo caso, dovrete procedere diversamente. Sarebbe consigliabile passare l’aspirapolvere tutti i giorni, ma se non riuscite è sufficiente anche una sola volta a settimana, in modo però più preciso.
Come pulire i tappeti persiani con il bicarbonato
Il bicarbonato è una sostanza naturale che si acquista per pochi centesimi in ogni supermercato, non inquina ed è riutilizzabile anche per altri scopi. Solitamente in ogni casa da qualche parte è riposta una scatola di bicarbonato proprio perché può essere usato anche per deodorare e smacchiare altri tipi di tessuto, come camicie di seta, sottovesti, calzini, biancheria intima e tutto ciò che è delicato e va a contatto con l’epidermide e che quindi può causare problemi.
Il bicarbonato va cosparso sopra la superficie del tappeto e strofinato con una spatola, una spazzola morbida per tessuti o una scopa, per poi essere lasciato a riposo per un po’ di tempo in modo da favorirne la pulizia. Infine, dopo che il nostro amato tappeto ha riposato almeno una nottata, prendiamo una scopa elettrica e iniziamo ad aspirare il bicarbonato presente sul pelo. In alternativa, si può usare della crusca: ricoprite completamente la superficie di crusca, smuovete leggermente e lasciate agire per circa due ore. Trascorso il tempo indicato, raccogliete con l’aspirapolvere
Come pulire i tappeti persiani con la neve
La neve ha lo straordinario potere di assorbire lo sporco e ridare brillantezza ai colori del filato. In questo tipo di procedimento possiamo sia stendere il tappeto con il pelo verso la neve, lasciandolo per diversi minuti, oppure lasciarlo col pelo verso l’alto e ricoprirlo di neve farinosa sempre per qualche minuto. Oltretutto è anche un prodotto naturale e senza alcun costo. Ovviamente la neve è reperibile solo in alcuni periodi dell’anno, quindi non sempre è possibile svolgere questa operazione.
I tappeti persiani amano l’ombra
Per mantenere sempre impeccabili i tuoi tappeti persiani non esponeteli mai al sole, in quanto si possono scolorire e di conseguenza perdere le peculiarità che originariamente li contraddistingueva. In questo modo, inoltre, non ne danneggerete le fibre. Per tenerli sempre in buono stato non poggiatevi sopra dei mobili. Inoltre, non scuoteteli tirandoli da una sola estremità. Prima di utilizzare qualsiasi prodotto sui tappeti persiani, provateli sempre su un angolo nascosto. Prediligete, in ogni caso, soluzioni naturali.
Come ravvivare i colori dei tappeti persiani
Se si decide di ravvivare i colori del tappeto è consigliabile cospargerli con delle foglie di tè umide, già utilizzate. In seguito si devono arrotolare e farli riposare per qualche ora in un luogo asciutto e buio; poi, bisogna scuoterli e spazzolarli accuratamente. Devono essere perfettamente asciutti prima di camminarci sopra in quanto un materiale bagnato si rovina più facilmente. È opportuno verificare prima con la mano se sono asciutti, altrimenti con il peso si rovinano le setole. Bisogna eseguire le pulizie con molta pazienza per non rovinare questi eleganti ornamenti.
Come disporre i tappeti persiani
Come abbiamo visto, i tappeti persiani temono la luce, quindi è preferibile disporli lontano dalle finestre. Evitate che il sole diretto cada sempre sullo stesso punto. Mettetelo poi in un punto di poco passaggio: il calpestio determinato dal continuo passaggio lungo gli stessi percorsi potrebbe scolorire o rovinare il tappeto. Cambiate ogni tanto la disposizione dei tappeti, ma se questo non è possibile perché sono accoppiati all’arredamento, fateli ruotare di 180° due o tre volte l’anno.
Per evitare un’usura eccessiva, non trascinare sedie o poltrone insieme al tappeto quando dovete spostarle, ma sollevatele. Infatti sia le poltrone, i divani o mobili molto pesanti, schiacciano il vello, creando delle ammaccature che vanno via con il tempo o che potete eliminarle spazzolando il tappeto contropelo con una spazzola umida. Se invece il tappeto si muove, per tenerlo fermo mettete sotto di esso la rete antisdrucciolo o il sottotappeto in lattice, tagliandoli più piccoli del tappeto. Questo accorgimento eviterà anche delle pericolose scivolate con conseguenti cadute.
Come riporre i tappeti persiani
Se per un qualsiasi motivo volete riporre e conservare un tappeto, dopo averlo pulito, arrotolatelo su se stesso, senza stringerlo troppo; poi avvolgetelo in un telo all’interno del quale avrete messo qualche pezzo di canfora, avvolta in carta velina per non macchiare il vello. Evitate di usare sacchi o teli di plastica che non lasciano respirare il tessuto o la carta di giornale, perché si potrebbero creare macchie scure lasciate dall’inchiostro tipografico. Mettetelo in un luogo fresco e asciutto. L’umidità gli conferisce non solo cattivo odore ma lo potrebbe rovinare irrimediabilmente.
Come abbinare un tappeto persiano
Molte persone pensano che abbinare un tappeto all’arredamento della casa sia un’impresa facile. In realtà non è così; infatti, bisogna prestare molta attenzione nella scelta, per fare in modo che sia adeguato al contesto d’arredo impostato. Premesso ciò, se avete intenzione di acquistare un tappeto persiano e vi interessa sapere come abbinare questo elemento a mobili e componenti d’arredo della vostra casa, il consiglio è di leggere quanto descritto nei passi successivi della presente guida.
Inserire il tappeto in un arredo antico
A riguardo dei tappeti persiani è importante sapere che a seconda della loro texture e colore, rendono l’ambiente molto caldo ed accogliente nonché decorato. Inoltre si possono abbinare soprattutto negli ingressi e corridoi, ma con un po’ di intelligenza anche a tutto il resto della casa. Premesso ciò, va altresì aggiunto che sono disponibili di diverse forme, tonalità e materiali oltre che moderni e antichi. In riferimento a queste ultime due caratteristiche, si evince che indipendentemente dal design impostato nella vostra casa, un tappeto persiano si può inserire in un contesto d’arredo di entrambi gli stili, anche se il secondo è quello maggiormente appropriato in quanto la texture si integra alla perfezione con le sue linee.
Valutare la quadratura della stanza
Una volta scelto il tappeto persiano dopo aver valutato il design impostato (moderno o antico), un altro ottimo modo per abbinarlo al contesto d’arredo domestico consiste nel valutare la quadratura della stanza in modo da poterlo posizionare nel posto giusto. Il tappeto in oggetto infatti se è molto grande richiede che anche lo spazio sia quantomeno lo stesso; viceversa l’abbinamento per una stanza piccola esige invece un tappeto persiano di dimensioni minori. Premesso ciò, se l’ambiente è grande occorre inserire almeno due tappeti di medie dimensioni in modo da dividerlo in due e con una certa raffinatezza. Da non sottovalutare è tuttavia la tipologia di colore e grafica che caratterizza il tappeto persiano; infatti, per integrarlo in un contesto d’arredo antico deve avere qualche richiamo simile a questo stile, come ad esempio una greca su tutto il perimetro e soprattutto la stessa tonalità.
Posizionare il tappeto sotto al tavolo
Un’altra cosa da sapere e di estrema importanza per un tappeto persiano riguarda come posizionarlo. In riferimento a ciò, va infatti sottolineato che in molte case in cui vi sono ambienti aperti, proprio la posizione di un tappeto potrebbe essere importante per definirli al meglio. Ancora di più se si tratta di un tappeto persiano da abbinare ad una sala da pranzo e che si intende posizionarlo sotto il tavolo, occorre tener presente quali siano le misure di quest’ultimo e delle relative sedie; infatti, se si è seduti e si sposta una sedia, non deve uscire fuori dal perimetro del tappeto stesso. Da ciò si evince che la dimensione va scelta non inferiore a questa tipologia di componente d’arredo.
Sfruttare il tappeto come scendiletto
Per la camera da letto infine a riguardo del tappeto persiano è possibile abbinarlo in questo contesto in diversi modi. Per fare alcuni esempi si può giocare diversamente; infatti, se la stanza è grande si può posizionarlo sotto il letto e fare in modo che abbracci anche i comodini laterali diventando quindi uno scendiletto; ma attenzione: potrebbe rovinarsi. In alternativa è possibile adagiarne una metà sotto il letto facendo in modo che l’altra esca nella parte anteriore della struttura. Questo abbinamento tra l’altro vi darà la sensazione di essere in un ambiente più grande, anche se di base è piuttosto piccolo. Infine è importante sottolineare che se il tappeto persiano ha delle finiture particolari, è preferibile che si richiamino ai tessuti presenti nella camera da letto come ad esempio quelli di poltroncine e testiera.
Come riconoscere i tappeti persiani
Ma come riconoscere se stiamo acquistando un vero tappeto persiano? A prima vista tutti i tappeti persiani possono sembrare uguali, o quantomeno simili, ma quando si tratta di aprire il portafogli tutti vogliono essere sicuri di fare un buon investimento, evitando ogni possibile truffa. Come riconoscere quindi un vero lavoro artigianale da una fittizia copia prodotta a livello industriale? Seguendo questi nostri semplici consigli potrete evitare di essere raggirati da falsi rivenditori, che incentrano la propria attività solo ed esclusivamente sul fare soldi più che alla qualità del servizio offerto, e si curano del prezzo al di sopra di ogni buona norma commerciale che si basa sull’onestà delle parti.
Piegate su se stesso il tappeto ed osservate la disposizione dei fili del vello
Provate a piegare su sé stesso il tappeto ed osservate attentamente la disposizione dei fili del vello. Se trattasi di un pezzo autentico, realizzato artigianalmente, potete nettamente distinguere ogni singolo nodo, dato dalla pulita rotazione dei fili del vello attorno ai fili dell’ordito. A differenza dei tappeti prodotti industrialmente in cui non è possibile raggiungere tale livello di dettaglio, poiché la macchina non è in grado di far girare il vello attorno alla trama e lo fa quindi uscire in maniera diretta. Se malauguratamente qualcuno riuscisse a truffarvi, a lungo andare vi renderete conto di avere a che fare con un falso, in quanto la resistenza di un filo annodato è chiaramente superiore.
Controllate se nel retro del tappeto i legami risultano evidenti
Per avere la massima sicurezza della presenza dei nodi controllate il retro del vostro tappeto, da cui i legami devono risultare evidenti. Vogliamo inoltre ricordarvi quali siano gli elementi più importanti nella determinazione del valore di un tappeto: dimensione, materiale, età e stato di conservazione, provenienza, varietà dei motivi, densità dei nodi, nonché ricchezza e varietà dei colori. Controllate bordi e frange del vostro tappeto. Se prodotto artigianalmente presenterà un livello di definizione e cura del dettaglio che una macchina, per quanto precisa, non potrà mai raggiungere.
Guardate il tipo di attaccatura della frangia
Importante è guardare il tipo di attaccatura della frangia: se appare come un bordo cucito successivamente alla realizzazione del pezzo, siete certamente di fronte ad un falso. La frangia dei veri tappeti persiani è infatti ripresa dagli stessi fili dell’orditura e risulta immediatamente come naturale continuazione della trama del tappeto. Seguendo i suggerimenti sopra citati, distinguerete nel giro di pochi minuti un tappeto persiano realizzato a macchina e pertanto falso.