Gli influencer, soprattutto se “della porta accanto”, quindi nanoinfluencer e micro influencer, si sono rivelati fondamentali per le condivisioni di contenuto di spessore in questo 2020. Anche le vendite online, grazie agli advertising che li hanno visti protagonisti, hanno fatto registrare record assoluti, e hanno generato un numero record di vendite nel 2020. Il 2021 sarà l’anno dei Genuinfluencer.
Una risorsa per le aziende
Amati, osannati, duramente criticati, e discussi. Gli influencer hanno ormai un ruolo centrale nel mondo della comunicazione -anche su temi di importanza rilevante- e della pubblicità online. Sono una risorsa preziosa, da scegliere con cura, possibilmente avvalendosi della giusta consulenza di esperti del settore. Sono loro ad essere in grado di dirottare volumi d’affari importanti, decretare il successo o meno di un prodotto. Ma anche di una destinazione turistica piuttosto che un ‘altra. Possono diventare davvero un veicolo fondamentale per l’advertising di un’azienda. E non solo sui social tradizionali, loro habitat naturale per antonomasia.
Il potere dei microinfluencer
Le previsioni per questo nuovo anno, dopo il 2020 caratterizzato dalla pandemia, ma anche dall’aumento degli affari per gli influencer, sono davvero rosee. Il business degli influencer è in costante crescita per questo 2021. La pandemia, e la conseguente reclusione imposta dai lockdown, ci ha permesso di famigliarizzare con persone lontane e sconosciute, proprio seguendo le storie condivise sui social. Ciò di fatto ha favorito i micro influencer, e i genuinfluencer, che sembravano più affini agli utenti dei social media rispetto ai -forse- inarrivabili super influencer.
Fenomeno in crescita
Quest’anno, i micro influencer dovrebbero farla da padrone ed essere una forza trainante non solo nelle campagne advertising, ma nelle vendite. Il video sarà lo strumento privilegiato come forma di contenuto. TikTok e Instagram Reels, saranno i mezzi più utilizzati perché incisivi, immediati, di breve durata, ed empatici.
L’influenza social della “porta accanto”
Le statistiche globali vedono i nanoinfluencer e micro influencer coinvolgere maggiormente i followers rispetto a un singolo macro influencer. La fotografia è questa: si entra in sintonia con il micro-pubblico su larga scala, superando ciò che un influencer “vip” potrebbe non raggiungere. Collettivamente, ottengono la portata di cui i marchi hanno bisogno, ma il coinvolgimento è incredibile rispetto a un singolo macro influencer. Secondo Lindsay Jerutis, direttore generale di ShopStyle Collective, nel 2020 ShopStyle ha registrato un aumento del 40% del tasso di conversione dei nanoinfluencer e una crescita delle vendite del 250%.
Il movimento degli influencer genuini
Leggiamolo alla lettera senza bisogno di grosse interpretazioni anglofone: i genuinfluencer sono quegli influencer che si caratterizzano per la loro genuinità. Di immagine, di espressione, di comunicazione. Ne intercettiamo sempre di più, nelle stories di Instagram, in mezzo allo scroll quotidiano del nostro feed. E sembra proprio che saranno uno dei veri e propri trend di questo 2021, almeno secondo le previsioni a cura di WGSN e Trend Hunter, agenzie di previsioni di tendenze globali.
Un movimento nato durante la pandemia
Quello dei Genuinfluencer è un movimento nato e cresciuto proprio nel 2020, durante i mesi vissuti con la pandemia mondiale in atto. Il malessere e la disinformazione politica, e le fake news da smascherare quotidianamente, che hanno caratterizzato questo momento storico nefasto, hanno portato ad una crescente varietà di collaborazioni con influencer, in grado di mettersi davanti alla fotocamera del proprio cellulare a parlare di temi scottanti di attualità, e di grande rilevanza, compresi quelli sull’inclusione sociale, l’inquinamento e la discriminazione di genere.
Condivisioni che informano
Informazioni pratiche e verificate sulla pandemia di Covid-19, sulle campagne sociali. Volti che creano empatia ed affinità, che non sono in grado soltanto di parlare di prodotti di make-up, cibo o di accessori super cool da avere nell’armadio, ma di divulgare e spiegare temi di attualità importanti in modo chiaro e diretto.
Piace l’immagine acqua e sapone
Sfruttare la loro immagine acqua e sapone ha portato ad un aumento esponenziale di follower. Basta notare che gli oltre 50 influencer coinvolti nelle campagne sui social media dell’Oms hanno aumentato i loro follower di una media dell’ 11% durante tutto il 2020. E di circa il 25% rispetto ad influencer a loro comparabili nello stesso arco temporale. Le caratteristiche comuni: genuinità dei contenuti e dell’esposizione, modi meno impostati e costruiti, video spontanei, location non studiate, ma casalinghe, catturano l’interesse di milioni di followers che consacrano i genuinfluencer come personaggi da seguire assolutamente.
IL 2021 sarà l’anno dei micro e nano influencer
Il ritorno -atteso, ma quantomeno incerto- ai vecchi ritmi e alle abitudini quotidiane di sempre, difficilmente porterà con sé un’inversione di tendenza in questo settore. Il 2021 sarà proprio l’anno d’oro dei social network, e in particolare per l’influencer marketing. Le vendite online, secondo le ultime statistiche, aumenteranno di oltre il 60%, un aumento esponenziale del “mercato”, generato proprio grazie al lavoro degli influencer, soprattutto appartenenti alla fascia dei micro e dei nanoinfluencer, dal pubblico “piccolo” ma molto attivo.
Quando il pubblico è di nicchia
Anche in questo caso la pandemia ha accelerato un cambiamento di tendenza, che sposta un po’ la leadership degli influencer vip, con milioni di seguaci, a quelli con meno follower, certo, ma più influenti quando si circoscrive l’area tematica o geografica, e quindi su determinati territori o particolari community. Nei prossimi 12 mesi, si prevede che i micro influencer e i genuinfluencer diventino una forza ancor più trainante, non solo nelle campagne ma nelle vendite.