L’acqua è fondamentale per il benessere del nostro corpo e della nostra mente. Ma è anche un formidabile strumento di bellezza, in primis per quanto riguarda la pelle. Dovremmo berne almeno 2 litri al giorno, però parliamoci chiaro: molti non lo fanno. Un po’ per pigrizia, un po’ per mancanza di voglia. Ma se ti dicessimo che adesso esiste un modo per dare sapore a questo prezioso liquido, anche scegliendo fra diverse opzioni? Ci riferiamo ai microdrink, un nuovo trend che stuzzica il gusto e giova alla salute. Sono cubetti contenenti veri estratti di frutta e piante e vitamine, che quindi non soltanto aiutano a bere di più, ma rappresentano un ottimo modo per assumere sostanze benefiche e fare il pieno di energia. Stai già pensando alle calorie? Tranquilla, non contengono zucchero. E inoltre, altra questione fondamentale, consentono di ridurre il consumo di plastica.
Com’è nata l’idea
Il primo microdrink al mondo si chiama Waterdrop ed è prodotto dall’omonima azienda fondata nel 2017 da Martin Murray, suo fratello Henry e Christoph Hermann. L’idea è nata in volo: “Ero su un aereo – racconta Martin Murray – ed è passato il carrello delle bevande. Ho pensato che mi sarebbe piaciuto prendere qualcosa di più saporito dell’acqua, ma che non contenesse zuccheri e non richiedesse l’uso di plastica. Così ho iniziato ad immaginare un’alternativa che fosse facile da portare con sé; un prodotto da versare facilmente in un bicchiere d’acqua o più volte nella stessa bottiglia di vetro e che avesse un buon gusto”. Poiché le sue competenze tecniche erano limitate, si è messo alla ricerca di una controparte che lo aiutasse a concretizzare il progetto: “Ho conosciuto Christoph attraverso un amico comune e ci siamo subito trovati bene, condividendo l’entusiasmo e l’obiettivo di rivoluzionare l’industria del beverage. Qualche settimana dopo, anche mio fratello Henry è entrato nel team”. Un team che oggi conta 150 persone ed è in costante crescita, come del resto le vendite. Il successo di Waterdrop è dovuto all’originalità del progetto, alla bontà (nel senso letterale del termine), alla qualità ma non solo: “È sempre stato il nostro obiettivo – continua Murray – costruire un’impresa che fosse sostenibile e data-driven, guidata dalle richieste e dalle necessità dei consumatori. Abbiamo azzerato i costi del packaging e delle spedizioni di acqua, il che ci ha permesso di aumentare le produzioni a seconda delle richieste senza bisogno di altri investimenti”.
Come vengono realizzati i drops
I microdrink Waterdrop vengono prodotti in Germania, presso lo stabilimento aziendale, per poi essere spediti ai vari magazzini. I mix di estratti di erbe e frutta variano in base ai gusti, gli ingredienti provengono da tutto il mondo: per esempio l’açaí dal Brasile, il ginseng dall’Asia, la moringa dall’India, il baobab dall’Africa. La precedenza viene data ai piccoli produttori locali, e questa è una garanzia di qualità in più. I drops sono rigorosamente “vegani – spiega Martin Murray – senza glutine e al 100 per cento privi di zucchero. Per conferire dolcezza abbiamo scelto il sucralosio (un derivato del saccarosio, ndr), perché riteniamo che oggi le persone consumino fin troppo zucchero nel loro quotidiano”. I cubetti non contengono neanche esaltatori di sapidità, conservanti, lattosio, aromi artificiali. Si sciolgono nell’acqua in un attimo e passano attraverso qualsiasi collo di bottiglia.
Un gusto per ogni esigenza
Murray e il suo team sono alla costante ricerca di ulteriori combinazioni di sapori ed estratti: “Cerchiamo di realizzare e lanciare nuovi gusti in base alla stagionalità”. Ogni microdrink è pensato per soddisfare non solo le diverse preferenze in fatto di sapore, ma anche differenti esigenze. Boost, per esempio, contiene ribes, sambuco e açaí, favorisce il normale metabolismo energetico e aiuta a ridurre l’affaticamento. Defence contiene mirtillo rosso, rosa canina e moringa e aiuta il sistema immunitario. Relax è realizzato con ibisco, acerola e aronia e rappresenta la scelta perfetta per i momenti di pausa, ma contribuisce anche a un ottimale funzionamento del sistema nervoso. Per le giornate frenetiche si consiglia Zen, a base di carambola, citronella e tè bianco. L’ultimo nato di casa Waterdrop è Shiro, che regala una sferzata di energia grazie a una perfetta combinazione di caffeina naturale, fiori di ciliegio, ginseng, malva e vitamina C.
Una scelta sostenibile
Waterdrop è anche sinonimo di sostenibilità. Un tema, quest’ultimo, che Martin Murray e i suoi soci hanno a cuore dall’inizio della loro avventura: “Bisogna ridurre il consumo smisurato di acqua in bottiglia di plastica. I nostri microdrink sono cubetti incredibilmente piccoli, leggeri e compatti, si possono portare con sé ovunque. Richiedono pochissimo spazio e possono anche essere spediti facilmente e in maniera eco-friendly, riducendo il packaging al minimo. Devono solo essere sciolti nell’acqua potabile, di conseguenza consentono di risparmiare il 98 percento di plastica rispetto alle bottiglie monouso”.
Accessori glamour
“La fetta più grande dei nostri consumatori – ci fa sapere Murray – è costituita da donne fra i 25 e i 50 anni”. Donne che seguono uno stile di vita sano, che tengono alla forma fisica e al loro aspetto, che conoscono l’importanza della sostenibilità. E che hanno un debole per la moda e gli accessori glamour. Anche sotto questo punto di vista, Waterdrop dà parecchie soddisfazioni: “Il design per noi è essenziale, è uno dei nostri cinque valori chiave”. Ecco quindi le bottiglie in vetro in acciaio, ecco le fodere in neoprene per le bottiglie, le cannucce, le tazze, i bicchieri, le caraffe: tutti oggetti caratterizzati da fantasie e colori accattivanti, delicati ma originali, come del resto gli stessi cubetti. Lo stile passa anche dai dettagli, no?
Dove acquistare Waterdrop
I microdrink sono sbarcati in Italia nell’aprile 2020, proprio nel pieno dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19. L’accoglienza è stata ottima: “Era un momento – ricorda Murray – particolarmente favorevole per l’audience italiana. Il lockdown ha fatto che sì che le persone cercassero qualcosa che le aiutasse a tirarsi su. Hanno amato l’idea e i prodotti e ne sono rimaste felici”. Oggi i cubetti e i relativi kit possono essere acquistati tramite l’e-commerce aziendale, ma non si esclude che presto possano essere reperibili – come accade già in altri Paesi – presso supermercati e negozi selezionati. E non si esclude nemmeno, in un futuro prossimo, l’apertura di flagship store anche in alcune città italiane: “Siamo sempre alla ricerca di nuove sfide avventurose. Se ci sarà il momento giusto, e anche la location perfetta, per questo step importante prenderemo tutto in considerazione, così da espandere ancora di più Waterdrop nel mercato italiano”. L’obiettivo finale e più ambizioso? Dinanzi a questa domanda, Martin Murray sorride: “Io vedo il mio lavoro come una missione, non solo personale ma dell’intera compagnia. E la missione è diventare il primo brand mondiale nell’industria del beverage. Vogliamo aiutare le persone a bere più acqua, e di conseguenza a vivere una vita più sana, lunga e sostenibile”.
L’acqua è un bene dal valore inestimabile: evita gli sprechi con questi semplici gesti!