Quando da bambina mio nonno mi chiedeva come fosse la mia maestra, rispondevo: “è brava”. Le maestre di solito sono belle, simpatiche o brave. Alcune sono divertenti o sono buffe, alcune sono persino antipatiche. Ma quante maestre sono “umane”?
È così che un bambino ha definito la sua maestra, quando per sgridarlo la mamma ha minacciato di cambiarlo di classe. L’insostituibile maestra si chiama Maria Ruggi, insegnante prevalente in una scuola elementare vicino a Taranto, in Puglia.
Se il nome non vi dice niente, forse la conoscerete come Maestra Mary, che oltreché umana, è la maestra più famosa del web. È stata anche inclusa nella top ten della classifica dedicata agli insegnanti italiani presenti sui social (Osservatorio Alkemy-IlSole24ore).
Maria Ruggi apre un blog su Altervista – una piattaforma di hosting blog gratuita – 12 anni fa. All’inizio è solo la sua casetta virtuale, un diario su cui raccoglie i materiali e i lavori che porta avanti con i suoi alunni. Poi cominciano ad arrivare le visite e soprattutto i primi messaggi di apprezzamento. Con l’apertura dei profili social, il lavoro è tanto, e necessita l’affiancamento di un collaboratore d’eccezione, suo marito, che è tuttora parte fondamentale della gestione e dello sforzo creativo del sito.
Nel 2008, di maestre sul web non ce ne sono quasi, e Maestra Mary è un modello: quando ancora feste e ricorrenze non erano incluse nelle attività dei libri adozionali, lei già creava schede speciali dedicate alla giornata mondiale della gentilezza o alla festa della mamma, e soprattutto offriva strumenti didattici gratuiti ad altri insegnanti.
Ora il sito ha più di mille pagine ed è unico nel suo genere: tutto quello che contiene è inedito e originale, frutto dell’esperienza ventennale di Mary nell’insegnamento.
È uno strumento di lavoro per tanti insegnanti, e lei stessa è una figura di riferimento per genitori, maestre e maestri – anche insegnanti di italiano all’estero – con cui coltiva un dialogo costante.
“Il mio blog è nato in un momento di solitudine ambientale e lavorativa, per cui so cosa vuol dire affrontare le difficoltà da soli: come insegnanti o come genitori. Sono felice di sostenere gli attori della vita scolastica e mi piace sapere che li aiuto con i miei consigli”.
Dialogo e condivisione sono due capisaldi del lavoro di Mary, ma non sono solo movimenti verso l’esterno: il suo stesso processo creativo è alimentato da uno scambio osmotico e circolare con i suoi alunni. È un processo di ricerca continua che parte dall’identificazione di un bisogno o da un’esigenza emersa in classe e porta a una soluzione. Che poi, per un blogger, fornire una soluzione ai problemi concreti degli utenti è la regola numero uno per creare contenuti che funzionano.
Gli alunni sono i piccoli maestri che aiutano Mary a produrre i contenuti; lei, come insegnante, alimenta la loro voglia di conoscere: nella sua classe non esistono “non ci riesco”, se non lo so fare “ci posso provare” e “se mi diverto” imparo sicuramente. Funziona per i bambini, ma non guasta ripeterlo anche da adulti.
Maestra Mary è un sito avviatissimo, molto ambito per collaborazioni in tema educativo e formativo, ma il vero sogno di Maria Ruggi si è avverato nel 2016: da bambina sognava di fare la scrittrice e finora ha pubblicato ben tre libri per bambini con Mondadori.
“Scrivere per bambini è considerato erroneamente facile, richiede invece una essenzialità, una bonifica della lingua che nel mio caso non è naturale. È stata una palestra impegnativa, ma molto formativa”.
Per ora il tempo libero è poco – il suo grande amore sono i bambini, e tutto il resto va al blog – ma chissà che non arrivino presto anche libri per adulti. I sogni a volte seguono percorsi tortuosi e si avverano quando meno te lo aspetti.