C’è chi lo chiama stile retrò, chi preferisce definirlo vintage. In realtà se il retrò omaggia lo stile di una certa epoca, il vintage si riferisce propriamente a elementi prodotti almeno 20 anni prima, che rispettano determinati canoni. Tuttavia oggigiorno i due termini vengono spesso impiegati come sinonimi e così li utilizzeremo anche noi, riferendoci a un arredamento che guarda al passato, pescando da epoche diverse. Uno stile eclettico e nostalgico, che si presta a essere rivisitato in chiave molto personale. Occhio però a non commettere alcuni errori che rischiano di appesantirlo. Per evitarli, ecco 10 cose da sapere.
I difetti sono benvenuti
Se è retrò, il difetto è benvenuto! È importante tenerlo a mente perché c’è la tendenza a rinnovare eccessivamente i mobili per eliminare eventuali ammaccature. Ma la bellezza di questo stile sta proprio nella sua imperfezione. Non ha senso eliminare i segni del tempo, devi invece valorizzarli in modo creativo. Sì al restauro (se necessario) ma senza modificare troppo.
Dipingi i mobili ma non esagerare
Vanno molto di moda i mobili vintage dipinti con colori pastello o tinte più accese. Non è di per sé sbagliato, ma devi valutare se è il caso di farlo a seconda delle loro caratteristiche e dello stile d’arredo che vuoi ottenere.
Ti piace il vintage nordico? I colori pastello si prestano bene a questa rivisitazione, meglio alternarli però con mobili originali per evitare l’effetto infantile. Ti ispiri a un’epoca più datata? I colori accesi non fanno al caso tuo. Consulta riviste a tema, fatti ispirare da Pinterest, e trova la tua combinazione cromatica ideale.
Arreda casa pian piano
Lo stile retrò più di qualunque altro richiede pazienza. Perché i mobili vanno scoperti, cercati, trovati nei luoghi più impensabili. Il recupero è l’autentico protagonista. Altrimenti che senso ha? Metti da parte la fretta, aguzza la vista, e preparati a una nuova vita all’insegna dell’esplorazione.
Dove cercare? Un po’ ovunque. E ovviamente frequenta mercatini dell’usato, fiere e gruppi social a tema. Anche la strada a volte si rivela preziosa, impara ad osservare tutto ciò che ti circonda. Rimarrai stupita da tanta inaspettata meraviglia.
Alcuni mobili non possono mancare
Ci sono mobili che non possono mancare. Non tutti ma almeno qualche pezzo è d’obbligo, da scegliere a seconda delle epoche preferite. Quali? Credenze, specchi retrò, divani in velluto o, se punti propriamente sul vintage, dalle stampe geometriche o floreali. Ti piacciono gli anni ’70? Non dimenticare le radio d’epoca. E poi consolle, accessori colorati per la cucina, carta da parati adeguata. Oppure oggettistica dell’epoca preferita.
I mobili retrò hanno una storia
Il retrò è anche un po’ uno stile di vita. Se hai questa vocazione, la storia e il vissuto dei mobili ti interessa quanto la loro estetica. Quindi tendenzialmente no ai mobili che imitano lo stile (anche se qualche pezzo è concesso) e sì a quelli con un vissuto alle spalle. Vuoi mettere un pezzo d’arredo che racconta una storia con un mobile anonimo?
Alterna il retrò con elementi moderni
Una casa totalmente retrò o vintage rischia di risultare un po’ pesante. Alternare i mobili con pezzi d’arredo più moderni è un’ottima idea per spezzare la monotonia. Per esempio potresti puntare su lampadari dalle linee contemporanee o scegliere elementi decorativi in contrasto con lo stile principale. Senza esagerare!
Focalizzati su un’epoca evitando il caos
Quando si parla di arredamento retrò, ci si riferisce ad epoche diverse. Ed è bene focalizzarsi su quella preferita. In realtà si possono anche mescolare elementi diversi ma con consapevolezza, onde evitare l’effetto caos. Può essere utile raccogliere spunti delle epoche di interesse in una bacheca virtuale. Pinterest docet! Oppure creare un collage di ispirazioni ritagliando riviste e giornali.
Attenzione ai dettagli
I dettagli sono importanti nell’interior design e nello stile retrò ancora di più. L’istinto va bene ma non troppo. Osserva attentamente i mobili, gli spazi della casa, gli elementi decorativi che ti attraggono, e sceglili con cura. La differenza tra una casa “pensata” e un’accozzaglia di cose è evidente. Inoltre ricorda, anche i dettagli raccontano storie.
Sì alle collezioni tematiche
Piatti, tazze, bicchieri, porcellane, va bene qualunque cosa purché si tratti di collezioni tematiche. Non occorre acquistare tutto in una sola volta, le collezioni vanno arricchite nel tempo, con pazienza, trovando qua e là i pezzi giusti. D’altronde sta proprio in questo la bellezza dello stile retrò.
Pavimenti e pareti devono essere studiati ad hoc
Anche i pavimenti e i colori delle pareti vanno scelti con cura. In modo che contribuiscano a valorizzare l’arredamento vintage. Ma non c’è una formula giusta in assoluto perché, come abbiamo visto, si tratta di uno stile molto eclettico che si presta alle personalizzazioni. Sicuramente le carte da parati sono un elemento che torna spesso, ma non vanno utilizzate ovunque, solo in alcuni punti strategici della casa. Occhio inoltre alle fantasie a seconda dell’epoca di riferimento.