Dopo New York e Londra, si è ufficialmente alzato il sipario sulla settimana della moda di Milano: il calendario è ricco, la curiosità tantissima. Ogni giorno intercetteremo i migliori look dalle passerelle milanesi per scoprire da subito le tendenze moda del prossimo autunno-inverno 2023-2024. Scopriamo subito le collezioni che hanno sfilato nel giorno #1 di Milano Fashion Week.
Antonio Marras, la dedica a Grazia Deledda
Stampe floreali, tulle drappeggiato, abiti fluttuanti e parka con maxi fiori stampati a contrasto: la collezione Antonio Marras per l’autunno-inverno 2023-2024 vuole essere una dedica a Grazia Deledda, scrittrice italiana e vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1926. In passerella sfilano cappotti dalla silhouette bombate, blazer sciancrati, gonne midi, lingerie a vista e applicazioni in pizzo nero. Tra gli elementi decorativi, anche tanto tartan e paillettes luminosissime.
Diesel, libertà e piacere in passerella
Il direttore creativo Glenn Martens porta in passerella una collezione che risuona come un invito alla sperimentazione della libertà e del piacere. Diesel si fa così metafora di inclusività (dei sentimenti), di democrazia e positività sessuale. La sfilata moda autunno-inverno 2023-2024 avviene infatti con oltre 200mila scatole di preservativi Durex sullo sfondo, per promuovere la cultura del sesso sicuro. Abiti lunghi e sensualissimi, con trasparenze e applicazioni preziose, si alternano in passerella agli immancabili capi in denim. Il risultato, come spiegato dallo stesso Glenn Martens, porta in scena una collezione “più condensata e concentrata, più adulta, divertente, forte e giocosa”.
Fendi, eleganza off-duty
Linee pulite, minimalismo e tanta, tanta ricerca sartoriale. La collezione Fendi moda autunno-inverno 2023-2024 è ricca di quella progettualità unica e distintiva che contraddistingue la cifra stilistica del direttore creativo Kim Jones. I look portati in passerella concettualizzano nel loro insieme un’eleganza sofisticata ma rilassata, con styling (da rubare, perché facilmente replicabili) costruiti a partire da pantaloni sartoriali morbidi e a vita alta, canottiere bianche e trench senza bottoni, da lasciare aperti. I colori di tendenza secondo Fendi? Agli antipodi, il bianco e il nero. Nel mezzo, il celeste pastello così come il rosso e il fucsia nelle loro tonalità più accese e vibranti.
Del Core, un visione surreale
Il nero del carbone, il rosso del fuoco, la delicatezza e il romanticismo dei fiori. La collezione Del Core moda autunno-inverno 2023-24 si chiama Embers Bloom, letteralmente “braci che fioriscono”. “La bellezza dell’inaspettato e il potere trasformativo del fuoco: questo è Embers Bloom, in poche parole. Immagino uno scienziato in un laboratorio che accende accidentalmente un incendio, portandolo a un processo di mutazione. È una fantasia di speranza, piena di passione”, racconta il direttore creativo Daniel Del Core. Il designer italo-tedesco porta in passerella lunghi e sinuosi abiti di velluto, dal taglio impeccabile e perfetti (nel guardaroba daily) anche in un potenziale look con sneakers bianche. I tailleur si compongono di blazer sciancrati e pantaloni sartoriali, in cui la fantasia a fiori è dominante.
Marco Rambaldi, un’esplosione astrale
La nuova collezione concepita da Marco Rambaldi per l’autunno-inverno 2023-2024 si chiama Supernova: un’esplosione astrale, la morte di una stella che genera altra vita. A fare da connessione tra terra e cielo è, nell’immaginario dello stilista, l’iconico club romagnolo Cocoricò, dove il brutto e il bello, la notte e il giorno si inseguono costantemente. Look daily e da sera sfilano così in passerella mischiandosi l’uno con l’altro, tra colori caldi, tovaglie e centrini vintage riassemblati insieme, capi in denim e altri in pelle. Cosa desiderare (subito) di questa collezione? La maglieria, senz’altro. Uno dei punti di forza – vedere alla voce “crochet” – che Marco Rambaldi è riuscito a rendere una delle sue signatures più distintive.
Alberta Ferretti, tra forza e delicatezza
Forza e delicatezza si inseguono sulla passerella di Alberta Ferretti, in un decisivo gioco di textures che caratterizza la collezione moda autunno-inverno 2023-2024. Profilature in pelliccia ecologica completano i capispalla, volumi maxi caratterizzano i trench dalle maniche a sbuffo, velluto dalla mano morbida e tulle impalpabile definiscono una femminilità forte e autentica. Gli abiti midi monocromatici acquisiscono carattere nello styling degli accessori, come questo (in foto) a cui non resistiamo: opera gloves, ovvero i guanti al gomito, e occhiali da sole. Il mix perfetto di un tipico accessorio da sera con il must have delle giornate di sole.
N°21, una collezione per abbattere i cliché
Un’esplorazione del linguaggio del corpo che, più degli abiti, riesce ad abbattere i cliché. La collezione N°21 per la moda autunno-inverno 2023-2024 mette in discussione certezze, abiti e contesti culturali. Il direttore creativo Alessandro Dell’Acqua si è ispirato a due figure femminili create dal cinema degli anni Sessanta, Monica Vitti e Jeanne Moreau. “Sono gli anni della messa in discussione e dell’insoddisfazione provocata dai traguardi sociali raggiunti. Ma anche quelli della scoperta della sensualità, perfino dell’erotismo, insieme all’uso – spregiudicato per l’epoca – della scaltrezza e della perfidia. Sono gli anni in cui i cliché della provincia italiana e della media borghesia si sgretolano messi di fronte a un mondo in mutazione”, racconta il direttore creativo. Così, i cliché del guardaroba femminile prendono vita in una collezione sensuale, fatta di trasparenze e proporzioni importanti, tailleur minimali, gonne in raso e abiti in chiffon. Cosa ci insegna la sua collezione? A metterci in gioco, con serenità e self-confidence. Libere di essere ciò che siamo: donne.
Etro, l’eleganza “radicale”
La scorsa stagione avevamo visto Marco De Vincenzo debuttare alla direzione creativa di Etro: missione riuscita. Il giovane designer porta ulteriormente a compimento il dialogo con l’archivio della maison, addentrandosi nelle radici del marchio fondato nel 1968. È su stampe e tessuti che la casa di moda ha gettato sin dagli albori le proprie fondamenta: il paisley in primis, ma anche il tartan e i tanti motivi geometrici. Cosa amare di questa collezione? Gli abiti, sicuramente, che sono lunghi e fluttuanti. Ma anche i pantaloni e i gilet maschili, non in ultimo la maglieria: comprese le coperte, in cui si avvolge per sentirle indosso come coccole. Il risultato del look porta alla massima espressione l’eleganza “radicale”, così come concepita dal direttore creativo: “radical” arriva dal tardo latino radicalis, e significa “radice”.