«Dire che sono emozionata è dire poco, sono felicissima!». Greta Pllana si presenta così. Nata nel 1992 a Durazzo, in Albania, è l’artista che sta creando il nuovo murale voluto da Donna Moderna alla Cittadella degli Archivi a Milano.
Questi sono giorni frenetici, alle prese con bozzetti, idee e vernici. «Vorrei concludere in una decina di giorni: quando inizio non vedo l’ora di arrivare al risultato finale».
In queste foto, l’artista Greta Pllana con alcune sue opere. Nata in Albania e cresciuta in Italia, Greta realizzerà il nostro murales alla Cittadella degli Archivi di Milano
Chi è l’artista che realizza il murale di Donna Moderna
«Vivo in Italia da quando ho 5 anni. Mi rivedo molto nel concetto di Generazione Fusion di cui parlate in questo numero: sono cresciuta qui, ma sono figlia di due culture perché i miei genitori non hanno dimenticato le radici e le tradizioni albanesi. È stato strano e da piccola questo aspetto mi faceva quasi paura, mi sentivo diversa. Qui, soprattutto all’inizio, ero quella diversa dagli altri e addirittura, quando in estate tornavo a Durazzo, ero considerata quella che aveva abbandonato il suo Paese. Ci ho messo un po’ a trovare un compromesso tra questi sentimenti contrastanti, l’Italia mi ha aiutato molto perché mi ha accolto per quello che sono. Con il tempo ho capito che il mio essere “fusion” è una forza, qualcosa che mi rende unica e speciale».
Anche Greta Pllana fa parte della Generazione Fusion
«È la memoria. Da bambina ero molto curiosa, passavo ore a spulciare le vecchie foto di famiglia o ad ascoltare i racconti dei miei. Alle medie ho iniziato a disegnare ed è stato un modo per mettere insieme i fili di questi ricordi e renderli attuali. Facevo dei ritratti unendo questo mio passato e la realtà che mi circondava e, per esempio, mi facevo ispirare anche dai servizi di moda delle riviste come la vostra! Ho seguito questa passione e ho frequentato il liceo artistico a Treviso, poi mi sono laureata all’Accademia di Belle Arti di Venezia e ora eccomi a Milano. Ancora oggi parto dalla mia storia e la pittura diventa un filtro per capire la realtà e renderla universale, condivisibile da tutti».
Il murale di Donna Moderna
«Negli ultimi tempi ho iniziato una serie di lavori sulle danze popolari albanesi e anche questo progetto riprende questo tema. La danza è un mezzo per esprimere le emozioni, è un momento di aggregazione, è inclusiva perché avvicina culture diverse e lo fa senza filtri. Poi aggiungerò degli elementi rubati all’architettura e altri presi dalla natura. E punterò sulle sfumature del verde, sull’oro, sui grigi e sul rosso. Noi della Generazione Fusion li abbattiamo i muri. Oppure li inondiamo di messaggi, vita e colori».