L’ho scoperta un giorno su Instagram mentre stavo scrollando i post degli amici. La sua faccia simpatica, gli occhialetti tondi e la pettinatura da principessa Leila mi hanno colpito. Mi sono fermata ad ammirare i suoi piccoli sketch sulla pronuncia inglese. Coloratissimi e divertenti. Così ho cominciato a seguire Norma’s teaching sui social. Norma Cerletti, questo è il suo vero nome, a 29 anni è l’insegnante d’inglese più famosa d’Italia.

Ha 635.000 follower su Instagram, quasi 27.000 su Facebook e 371.000 su Tik Tok, il social col quale ha iniziato. Le sue clip, dove spiega come si dice questo nome o quell’aggettivo scandendo lentamente le sillabe con perfetto “american accent”, sono diventate cult. Io, per esempio, ho scoperto che sbagliavo a pronunciare il cognome impronunciabile di un celebre divo di Hollywood, Matthew McCounaghey. E ho voluto saperne di più. Le ho scritto un messaggio, mi ha risposto subito e ci siamo incontrate su Zoom.

Norma Cerletti Norma's teaching
Norma’s teaching

Mi racconta che è cresciuta nella provincia di Milano e che il quarto anno del liceo linguistico l’ha fatto all’estero. «Sono partita per gli Stati Uniti, Castle Rock, nello Stato di Washington. Poi sono tornata in Italia e dopo la maturità ho iniziato la Bocconi… Un disastro. Così ho lasciato e ho seguito il consiglio di mia madre: “Fai un corso per docenti di inglese!”». Non è andata affatto male. «Perché a me piace fare un po’ la maestrina» confessa.

Ha preso le certificazioni Celta per insegnare sia ai bambini sia agli adulti. E ha iniziato la sua avventura. A 19 anni dava lezioni al pomeriggio, mentre alla mattina andava all’università, Scienze Politiche stavolta. «Ho lavorato anche per John Peter Sloan, nelle sue scuole, anche se a dir la verità l’ho visto solo una volta». Sloan ha lasciato il segno, commento, perché far diventare l’inglese un gioco era la sua missione. «Io ho iniziato insegnando l’inglese ai bambini, l’approccio giocoso è nella mia natura» sorride.


«Il mio obiettivo è cambiare il modo in cui le persone vivono la lingua. Prendendosi meno sul serio e godendosi il processo di apprendimento senza paura»


 

I corsi di inglese su Instagram

Sono curiosa. «Ai social come ci sei arrivata?». «Per caso: un sito mi aveva chiesto dei video per il loro profilo Tik Tok. Volevo impressionarli e così mi sono inventata tutta una serie di idee per varie rubriche. Però poi mi hanno detto che servivano solo clip da 15 secondi, come quelle che già facevo. Allora ho pensato di usare il materiale che avevo preparato per la mia pagina e ho creato Crazy Monday, Regular Tuesday, Pronunciation Wednesday… Ad agosto dell’anno scorso ho dato il via al primo corso settimanale su Instagram. All’inizio ho puntato a essere riconoscibile, perché a me sembra di avere una faccia così comune…».

Ecco il perché dei codini e delle magliette colorate. Il corso, mi spiega, è pensato per gli adulti, anche se è giocoso: «Perché gli adulti hanno paura di parlare in inglese. Relax, dico (ogni tanto le scappa qualche parola in americano, ndr). Il mio obiettivo è proprio cambiare il modo in cui le persone vivono la lingua. Prendendosi meno sul serio e godendosi il processo dell’apprendimento senza spaventarsi. Non c’è bisogno di essere perfetti a tutti i costi».

Il successo di Norma’s teaching sui social

Con gesti teatrali, faccette buffe e trovate divertenti, Norma è diventata in pochissimo tempo un personaggio. Al punto che – è notizia di un paio di mesi fa – ha più “engagement” di Chiara Ferragni. «In proporzione al numero di follower, chiaramente» ci tiene a precisare. Perché l’engagement (termine tecnico che indica il coinvolgimento degli utenti sul web) è fatto dai commenti, le condivisioni, le visualizzazioni delle stories che «moltissimi guardano perché fanno parte di un percorso di apprendimento». Su Instagram è tutto gratis. «Io non sono una influencer, non faccio pubblicità, però a novembre ho lanciato insieme ai miei soci un corso di pronuncia che è stato comprato da 10.000 follower». Un numero altissimo, mi spiega, per lei che di seguaci all’epoca ne aveva “solo” 300.000.

La gente si fida, Norma è contentissima, e in tanti cercano di imitarla, anche spudoratamente. Ma è inutile: la sua cifra è la simpatia – anche se lei dice: «O mi amano o mi odiano» – e capita che nei suoi video compaia anche il fidanzato, nel ruolo di studente da correggere, mentre a Natale è riuscita a coinvolgere in un balletto perfino mamma e papà. Chi la segue ormai conosce le sue mise, tute comprese, e sarà “entrato” nella sua cucina, dove a volte il sabato fa il ripasso. Il libro che sta per uscire è l’ultimo traguardo: «Un corso di inglese, ma non tradizionale» anticipa sorridendo. Un altro step, in attesa del prossimo progetto.

Presto in libreria

Uscirà il 15 giugno, ma si può già prenotare, Normal English (Mondadori), il libro di Norma Cerletti, alias Norma’s teaching. Abbina il corso di inglese a un percorso di crescita personale. Perché, scrive, «per imparare una nuova lingua devi uscire dalla tua zona di comfort e trovare il coraggio per aprire una porta sconosciuta».