Yule e le origini del Natale
All’interno della ruota
Seconda festa della ruota dell’anno, Yule rappresenta il giorno in cui il sole, vessato dalle tenebre, riesce infine a riemergere, dando il via ad una graduale crescita che lo condurrà nelle stagioni seguenti.
Conosciuta fin dall’antichità come la festa del solstizio d’inverno, si celebra tra il 24 ed il 25 Dicembre, ovvero quando la terra raggiunge il periodo più buio, nella notte più lunga dell’anno.
Mutazioni storiche
Quella di Yule era una festa così radicata nel mondo antico, che la chiesa fu costretta ad adattarvisi, trasformandola nell’odierno Natale.
Come è ormai riconosciuto dagli stessi ecclesiastici, (basti vedere quanto scritto nella nuova enciclopedia cattolica dell’ordine Francescano ed. 1941) la vera data di nascita del Cristo è infatti sconosciuta, motivo che spinse i cristiani di allora ad assegnarle quale data simbolica quella del 25 Dicembre, giorno noto anche come Dies Natalis solis invicti (giorno della nascita del sole invincibile) dedicata al mito pagano del Dio Mitra, nato in una grotta la notte del 24 Dicembre.
Curiosità
- Il primo Natale festeggiato in Italia ed in Europa, risale al 274 d.C., data in cui l’imperatore Aureliano trasformò ufficialmente la festa del sole nascente in Natale, ordinando i festeggiamenti all’impero Romano, che a quei tempi era solito festeggiare i Saturnali.
- In seguito, nel 330 d.C., l’imperatore pagano Costantino, cristianizzò il Natale, restando così fedele, seppur sotto nome diverso alla festa dedicata al Dio sole.
- Nel 460, nonostante le varie persecuzioni contro i riti pagani da parte della chiesa, molti dei sopravvissuti convertiti continuavano ad inchinarsi al sole prima di recarsi a pregare.
Come festeggiare
Yule è il momento in cui la natura si riposa, in attesa di un nuovo ciclo vitale. Allo stesso modo anche noi dovremmo imparare a rilassarci, godendo di quanto ci sta attorno e approfittando del tempo libero per dedicarci alla lettura, la meditazione e così via.
Questo periodo, sebbene riconosciuto come di festa, raccoglie anche il maggior numero di depressioni, spesso causate dalla frenesia di far tutto all’ultimo momento (regali compresi), unita alla forzata allegria che in alcuni casi può risultare pesante.
In questi giorni, un valido aiuto può essere quello di pensare veramente a noi stessi e a cosa ci rende felici, ricordando il senso profondo di questa festa che ci insegna come il momento in cui siamo più lontani dalla luce, è anche quello in cui pian piano riprendiamo a riavvinarci ad essa.
Consigli per festeggiare
Per iniziare, possiamo decorare casa. Andranno bene anche i classici addobbi natalizi, ma per cambiare si può adornare un albero con tanti soli di grandezze diverse o con piccoli doni da fare ai nostri cari.
Un altro modo, è quello di annotare dei desideri importanti su alcuni bigliettini di carta chiedendo chi celebrerà con noi di fare lo stesso. A mezzanotte, si accenderà un piccolo fuoco, nel caso andrà bene usare una candela, per bruciare i biglietti. La tradizione dice che in questo modo le nostre richieste arriveranno in alto.
E se volete concedervi un attimo indimenticabile, alzatevi presto o restate in piedi fino all’alba, guardando e salutando con chi amate il nuovo sole che nasce.
A tavola
Per festeggiare al meglio non fatevi mancare noci, un dolce che contenga frutta secca, e qualcosa a base di mandorle. In questo modo realizzerete i vostri desideri.
Dei salumi presenti nel banchetto di Yule, simboleggiano le antiche offerte fatte in onore del Dio e della Dea.
Per quanto riguarda la tavola, usatene una in lino bianco da adornare con sempreverdi, piccoli agrifogli, vischio, foglie d’edera e per un tocco finale, candele rosse, verdi e bianche,
Se non avete nulla di bianco, avrete senz’altro una tovaglia natalizia, che se notate ha sempre uno sfondo bianco con decorazioni floreali, proprio con le piante già citate.
Per decorare vanno bene anche delle candele blu e ricollegandoci al rituale dei bigliettini, potrete metterne uno bianco come segnaposto degli invitati, unendolo ad una penna che lascerete in dono.
Un gesto semplice ma di sicuro effetto!