1/11 – Introduzione

Anche se si tratta di un argomento piuttosto diffuso fra i proprietari di cagnette, pochi di essi realmente conoscono il funzionamento del ciclo di riproduzione delle loro pelosette e pertanto è consigliabile comprendere bene anticipatamente lo svolgimento della gravidanza e del parto, in modo tale da trovarsi preparati e sapere come comportarsi durante questo delicato e lieto evento. La gravidanza della cagna dura nove settimane, ossia sessantatre giorni, a partire dal momento dell’ovulazione e non dal momento dell’accoppiamento, come invece erroneamente si intende spesso. Durante l’attesa bisognerà dunque ben prepararsi al parto della nostra cagnolina ed i seguenti passi ci forniranno, a tal fine, 10 utili consigli.

2/11 – Effettuare controlli ecografici

L’esame ecografico effettuato durante la gravidanza darà la possibilità di controllare bene la crescita dei nascituri ed il loro battito fetale. Ciò eviterà il brutto rischio di ricorrere a parti cesarei in stato di emergenza, al seguito dei quali si potrebbe riscontrare la morte dei feti, anche magari da diverse settimane, con conseguenti danni alla salute della nostra cagnetta. Con l’ecografia effettuata dopo il quarantacinquesimo giorno di gravidanza, si riuscirà a conoscere anche il numero esatto dei feti presenti.

3/11 – Integrare l’alimentazione

Dal quarantacinquesimo giorno della gravidanza è fondamentale integrare l’alimentazione della cagnolina con integratori ad hoc, al fine di garantire il corretto apporto nutrizionale che servirà anche per l’allattamento, evitando di somministrarle grosse quantità di cibo, le quali non farebbero altro che provocare una ulteriore dilatazione allo stomaco, oltre a quella dovuta per la presenza dei feti.

4/11 – Preparare la cuccia

Provvediamo alla preparazione di una cuccia morbida, comoda ed accogliente per la nostra cagnetta, lasciando scegliere a lei il posto che preferisce ed evitando di offrirle premi in cibo extra, per escludere episodi di diarrea o di blocco intestinale che potrebbero verificarsi proprio durante il parto.

5/11 – Controllare la temperatura corporea

Teniamo presente che diciotto/ventiquattrore prima del parto la temperatura corporea della nostra cagna scenderà al di sotto dei 37,5°C, poiché il Progesterone subisce un abbassamento. Valutando pertanto il tasso ematico del Progesterone e riscontrando che esso sia al di sotto dei 2 ng/ml, potremo sapere già in tempo che il parto avverrà entro le successive ventiquattrore.

6/11 – Verificare il comportamento della cagna

In prossimità del parto, la cagna apparirà più nervosa, tenderà ad appartarsi ed a scavare nella cuccia destinata al parto: è la fase in qui la cervice si rilassa, si dilata ed iniziano le contrazioni per la cagnetta. Pur non essendo queste visibili dall’esterno, sarà utile controllare il suo comportamento: solitamente essa rifiuterà il cibo o potremo assistere ad episodi di vomito; potrebbero rilevarsi anche dei tremori ed un aumento della frequenza respiratoria. Questa fase potrebbe durare dalle sei alle dodici ore, con eventuali prolungamenti nelle primipare.

7/11 – Monitorare la fase espulsiva

Durante questa seconda fase, la cui durata dipenderà dal numero dei cuccioli e dalla loro grandezza, nonchè dal vigore delle spinte date dalla mamma, dovremo verificare la rottura delle acque e la successiva fuoriuscita dei piccoli. Se ciò non dovesse accadere entro due-tre ore dal momento in cui il sacco allantoideo si rompe, bisognerà immediatamente contattare il veterinario, perché potrebbe rendersi indispensabile un parto cesareo.

8/11 – Verificare la rottura del sacco amniotico

La rottura del sacco amniotico è un’operazione alla quale provvede la madre, ma nel caso in cui questo non dovesse accadere (magari perché è primipara ed ha paura), procediamo noi stessi alla rottura del sacco ed alla sua elminazione. Legheremo pertanto il cordone ombelicale alla distanza di un centimetro circa dall’addome, lo taglieremo e massaggeremo il cucciolo, sfregandolo delicatamente e vigorosamente, prestando particolare attenzione alla pulizia delle vie respiratorie.

9/11 – Controllare l’uscita dei cuccioli

Consideriamo che i piccoli dovranno uscire abbastanza rapidamente, entro venti/sessanta minuti, anche se per gli ultimi cuccioli l’uscita sarà più lenta. Ma se trascorrono più di quattro ore, occorrerà prendere contatti con il veterinario, onde evitare rischi. Normalmente invece sarà la mamma a togliere il sacco amniotico, a leccare i cuccioli per permettere loro di respirare, a tagliare il cordone ombelicale ed a mangiare la placenta, eliminandola.

10/11 – Controllare la presenza di segnali di parto imminente

Se il periodo della gravidanza si è concluso e non notiamo segni apparenti di parto imminente, potrebbe essere a causa di un sovra parto oppure della presenza di un’infezione. Anche in tal caso ricorrere tempestivamente all’assistenza del veterinario è di fondamentale importanza per la salute della nostra cagnetta e per il felice esito dell’evento.

11/11 – Verificare eventuali blocchi del cucciolo nel canale del parto

Potrebbe accadere che trascorra molto tempo dalla nascita dell’ultimo piccolo e che un altro cucciolo sia rimasto incastrato nel canale del parto. Proviamo a manipolare molto delicatamente per favorirne la fuoriuscita, ma se ciò non dovesse bastare, ricorriamo all’intervento del veterinario, poiché anche stavolta un cesareo urgente risolverà il problema. Tuttavia, per qualsiasi altro comportamento o situazione che non ci persuada o ci lascia perplessi, non esitiamo a contattare il nostro veterinario di fiducia.