1/6 – Introduzione
Come tutti gli esseri viventi, anche i cani diventano anziani. L’età media dei nostri amici a quattro zampe si aggira intorno ai 10-15 anni, variando in eccesso o in difetto a seconda della razza e dello stato di salute generale. Si è sempre detto, infatti, che per riuscire a fare un raffronto tra cani ed esseri umani in termini di età, basterà moltiplicare per 7 l’età di un cane. Si tratta, ovviamente, di un calcolo approssimativo e semplicistico, che serve però a rendere l’idea sull’aspettativa di vita di un cane. Man mano che gli anni passano, però, i nostri amici quadrupedi cambiano, proprio come noi. I cuccioli, infatti, saranno più attivi e giocherelloni, spesso anche dei gran “combinaguai”, mentre crescendo, di norma, si calmano e diventano più tranquilli ed abitudinari, fino ad andare incontro, con l’età avanzata, a problematiche anche di salute. Per questo motivo, quindi, occorrerà avere una maggior cura di un cane anziano, e molta più pazienza, proprio come faremmo con un caro vecchio “nonnino”. Vediamo, allora, 5 consigli fondamentali per riuscire a gestire al meglio un cane in là con gli anni, per il suo ed il nostro benessere.
2/6 – Veterinario
È fondamentale far visitare in maniera costante e periodica il nostro cane, specialmente con l’età che avanza e anche quando apparentemente non ci sono problematiche. I cani, infatti, sono dei veri “stoici”, sopportando benissimo il dolore fisico e non dimostrandolo, quindi, molto facilmente. Per questo motivo, quindi, potremmo non renderci subito conto della presenza di qualche eventuale malattia, pericolo che aumenta statisticamente con l’avanzare dell’età. L’artrite, ad esempio, è una malattia molto comune nei cani anziani, oltre all’insorgere di tumori, che possono progredire con il tempo senza darne segnali, finendo poi col diventare incurabili se trascurati troppo a lungo.
3/6 – Alimentazione
Con l’avanzare dell’età, inoltre, anche l’alimentazione dovrebbe cambiare. Come per i cuccioli esistono apposite crocchette “junior”, anche per i cani anziani sarà preferibile scegliere del cibo adatto, di norma venduto sotto la dicitura “senior”. Le proteine dovrebbero diventare più leggere, optando, ad esempio, per quelle ovine o del pesce, mentre per i cani che presentano problemi ai denti, dovuti in genere all’età, si potrebbe provare a rendere le loro crocchette più morbide e masticabili, mediante l’aggiunta di un po’ d’acqua tiepida o di brodo caldo, che renderà il pasto anche più appetibile. Attenzione, poi, alle quantità: un cane anziano è meno attivo e quindi brucerà meno calorie con la tendenza ad ingrassare. Diminuiamo, quindi, le loro razioni in base al loro metabolismo ed al loro grado di attività.
4/6 – Passeggiata
Non bisogna pensare che un cane anziano non abbia più bisogno di uscire, anzi. Non sarà l’età a fargli passare la curiosità e la voglia di socializzare. Tuttavia, è molto probabile che passerà molte più ore a dormire ed avrà, ovviamente, meno energie e sopporterà meno il caldo. Per questo motivo, quindi, scegliamo le ore mattutine per le sue passeggiate, così che possa godere di aria fresca, e non protraiamo troppo le sue uscite: non dovremmo, infatti, far durare più di una mezz’ora ogni singola passeggiata.
5/6 – Cecità
Con il passare degli anni alcuni cani possono andare incontro a forme di cecità, dovute molto spesso alla formazione di spesse cataratte. Per questo motivo, occorrerà rendere l’ambiente in cui vivono privo di ostacoli con cui possano farsi male ed evitare, inoltre, di spostare gli oggetti. In alcuni casi l’intervento del veterinario potrà risolvere il problema, per questo motivo dovremo far attenzione a percepire i segnali dei suoi disturbi visivi il prima possibile. Alcuni segnali sono la difficoltà a camminare in generale, a salire e scendere dalle scale o dal divano e il camminare rasentando i muri. Lo stesso discorso, ovviamente, varrà per un’eventuale calo dell’udito o di altri sensi.
6/6 – Incontinenza
Inutile dire che un altro problema a cui si può andare incontro con l’invecchiare del cane è che possa sviluppare una forma di incontinenza. Il primo sintomo sarà, ovviamente, il trovare i suoi “bisognini” in giro per casa. Il veterinario potrebbe consigliarci una cura o una soluzione. La cosa fondamentale, comunque, sarà non arrabbiarsi con lui, perché non è colpa sua e, molto probabilmente, si sentirà già parecchio mortificato del fatto in sé, senza bisogno che anche noi lo rimproveriamo ulteriormente. Cerchiamo di avere pazienza, come ne avremmo con qualsiasi altro membro della famiglia ormai anziano.