Le tartarughe, essendo rettili, sono creature eteroterme, il che significa che la loro temperatura corporea è la stessa dell’ambiente in cui vivono. Esse non sono, a differenza dei mammiferi, dotate di strutture che permettono di regolare il calore del proprio corpo.
Per questo è necessario assicurarsi che la temperatura del loro habitat non vada mai oltre una certa soglia, divenendo troppo bassa o troppo alta, inducendo così l’animale ad entrare in uno stato latente per ridurre al minimo il dispendio di energie. Questo meccanismo di difesa naturale viene detto “letargo” quando è causato dal freddo, mentre “estivazione” quando è dovuto all’eccessivo caldo. Per proteggere le tartarughe da temperature troppo alte vi sono tuttavia diversi modi, di seguito ne vedremo 5 fra i più importanti.
Offrire ombra e terra da scavare
Prima di tutto, bisogna tenere presente che le temperature iniziano ad essere troppo calde per le tartarughe quando superano i 35°C. Per ovviare a questo problema, le tartarughe cercano un riparo ombreggiato in cui adagiarsi immote, senza mangiare, fino a quando la loro temperatura corporea non è nuovamente scesa.
A volte, però, preferiscono scavare delle piccole buche nella sabbia in cui seppellirsi in parte o totalmente. Per questo è essenziale offrire alle tartarughe un riparo ombreggiato che può essere costituito da un piccolo cespuglio e, se possibile, una zona del giardino in cui possano liberamente scavare.
Aggiungere foglie secche o paglia
Quando le tartarughe vivono in natura, non hanno difficoltà a trovare da sole il luogo migliore in cui regolare la propria temperatura interna. Se però l’ambiente che hanno a disposizione è circoscritto e meno fruibile, possono avere bisogno di un aiuto in più da parte del proprietario.
Per favorire l’interramento delle tartarughe di terra, per esempio, è possibile sollevare parte del terreno con una pala per rendere all’animale più facile il processo di scavatura o, ancora, provvedere a ricoprire la tartaruga già interrata con un ulteriore strato di foglie secche o paglia.
Lasciare due ciotole d’acqua a disposizione
Per le tartarughe di terra è importante avere sempre a disposizione due piccoli contenitori con dell’acqua pulita. A questo proposito sono adatti dei semplici sottovasi, uno da posizionare al sole e l’altro all’ombra. Il primo tornerà utile per permettere all’animale di fare bagni tiepidi, mentre il secondo per bere, rinfrescarsi e stimolare la minzione.
Dove fosse possibile installarla, sarebbe indicata una piccola fontanella in cui la tartaruga possa bagnarsi con acqua corrente quando ne avverte il bisogno, utile anche per le specie acquatiche.
Offrire cibo fresco e acquoso
Nel periodo estivo, ovviamente, è consigliata la somministrazione (non esagerata) di frutta, in particolare dei tipi di frutta che contengono molta acqua (come l’anguria, il melone e la fragola). Si consiglia tuttavia di lasciare a disposizione delle tartarughe diverse piante erbacee che crescano nel loro habitat, essendo l’animale in grado di autoregolarsi nella nutrizione scegliendo ciò di cui ha più bisogno a seconda del periodo.
Fra le piante consigliate troviamo: la cicoria, il radicchio, la valeriana, la scarola, il cavolo, il trifoglio, il tarassaco, la malva e l’acetosella.
Controllare l’esposizione
Il sole non deve diventare, in ogni caso, un problema su cui porre eccessiva apprensione. Le tartarughe hanno infatti bisogno di esporsi quotidianamente ad esso, riparandosi all’ombra solamente nelle ore più torride. Se l’habitat delle tartarughe è esposto a nord, non è adatto a tale scopo.
Se invece è esposto a sud, occorre costruire un piccolo riparo o un rifugio di mattoni in cui l’ombra sia sempre facilmente raggiungibile. Il rifugio è importante anche nel caso in cui le tartarughe possano trovare riparo in modi alternativi, poiché offre un riparo solido e sicuro anche dalle intemperie più forti.