Tutti i padroni di un cane hanno provato l’emozione di vederlo ubbidire alla propria voce per la prima volta. “Quel rapporto, quel feeling particolare col proprio animale è il cuore del lavoro di addestratore” dice Massimo Perla, noto istruttore per il cinema e la pubblicità (Centro Indiana Kayowa, Roma, tel. 063330228, www.massimoperla.org). “Ma questo non è un mestiere che si inventa a tavolino: la strada principale resta la gavetta. Ancora non esiste, infatti, un percorso certificato per diventare addestratori”.

Anche Ezio Bertuletti del Gruppo cinofilo monzese (Monza, Mi, tel. 039320506, www.gruppocinofilomonzese.it), 3° ai campionati mondiali di agility (una specialità sportiva canina), è convinto che tutto cominci sul campo: “Si porta il proprio cane ad addestrare in un buon centro e poi ci si propone di collaborare”.

Due criteri per scegliere un centro” riprende Perla “sono la sua “storia” e i suoi risultati sportivi: tutte le scuole di addestramento di un certo livello, infatti, partecipano a gare e campionati“. Uno dei più blasonati è il Garu di Rivoli (To), dove il prossimo corso inizia il 12 marzo. Ci si iscrive con il proprio cane e si paga solo la quota associativa, che parte da 30 euro (tel. 3358498909, www.garu.it).

In alternativa alla classica gavetta c’è chi, come l’addestratore Luca Migliavacca (Centro X-plorer, Eupilio, Co, tel. 338 1371226, www.x-plorer.it), forma istruttori. E organizza corsi professionali in diverse regioni. Ma di corsi ce ne sono molti: per un consiglio sulla scelta ci si può rivolgere all’Associazione professionale nazionale educatori cinofili (Apnec, tel. 065090719, www.apnec.org) che con 380 iscritti è la più rappresentativa.

Il primo corso raggiungibile segnalato dall’Apnec si tiene a marzo presso il centro Antica torre di Bari, dura 220 ore e costa 1.600 euro (tel. 3393553035, www.psyco dogs.it). Se poi si è interessati a diventare istruttori di cani da guardia e difesa si può contattare l’Associazione italiana addestratori professionisti (tel. 022139907): il prossimo corso Aiap è in aprile al Centro cinofilo sportivo di Milano, dura 500 ore e costa 626 euro (tel. 022139907).

E se nei vostri progetti rientra quello di una preparazione universitaria, l’unico corso di laurea in Tecniche di allevamento ed educazione cinofila è all’università di Pisa (tel. 050544028; www.vet.unipi.it). “I vantaggi sono che, oltre all’addestramento, apre altre porte professionali” spiega Giovanni Cardini, presidente del corso di laurea “come l’allevamento e la direzione sanitaria di canili pubblici e privati.

Non solo: quando andrà in porto, fra breve, il progetto di istituzione di un albo professionale degli addestratori, la laurea sarà richiesta”. Ma quanto guadagna un addestratore? “Dipende dall’impegno e dal livello” conclude Bertuletti. “Comunque si parte da un minimo di 700 euro al mese”.

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