1/6 – Introduzione

Se abbiamo intenzione di adottare un simpatico canarino, prima di procedere dovremo essere cercare tutte le informazioni che riguardano la sua cura, sopratutto se non abbiamo mai allevato questo tipo di animali. Questa parte è fondamentale, perché ci permetterà di fornire al nostro canarino tutte le cure di cui ha bisogno come ad esempio il mangime più adatto, l’habitat ideale, eventuali malattie e molto altro ancora. Tutte le informazioni necessarie, potremo trovarle leggendo le moltissime guide presenti su internet, in questo modo sapremo sempre quali sono le esigenze del nostro canarino e potremo curarlo in maniera perfetta. Nei passi successivi, in particolare, vedremo come fare per riuscire ad accudire un canarino.

2/6 Occorrente

  • Canarino
  • Gabbia
  • Mangimi
  • Ossi di seppia
  • Telo per la notte

3/6 – Imparare a conoscere i canarini

In media le dimensioni dei canarini sono tra i 16 ed i 20 cm, è una tipologia di volatile che soffre molto la solitudine ecco perché salvo casi particolari legati a patologie oppure ad altri eventi particolari è sempre bene allevarli in coppia per evitare che vadano in depressione. Il canarino è facile da abituare, ovviamente per migliorare l’interazione con il volatile converrà allevarlo ed addestrarlo da piccolo al fine di non fargli temere gli esseri umani, ed in particolare quelli che lo accudiscono. Non è raro poter apprezzare le capacità dei canarini soprattutto se nell’addestramento si fa ricorso ad esercizi legati alla ricerca del cibo, grazie ai quali si hanno spesso delle sorprese davvero molto piacevoli. Non meno rilevanti sono le capacità canore anche se in molti non sanno che sono una caratteristica esclusiva dei maschi.

4/6 – Preparare una gabbia adatta

Prima cosa da fare se si decide di allevare un canarino, oppure una coppia, è predisporre una gabbia abbastanza ampia che dovrà essere almeno di 1 m per lato per non più di 2 o tre canarini. La scelta migliore sono le gabbie con sviluppo orizzontale, con molti posatoi e collocate se possibile in un posto abbastanza alto, per riprodurre la sensazione dell’albero. I canarini infatti nidificano fra i rami e il fogliame, e quindi la gabbia, oltre che in alto, non deve essere esposta completamente alla luce solare diretta, perché c’è il rischio che gli uccellini si disidratino e vadano soggetti a brutti colpi di calore, potenzialmente letali. La notte la gabbia va coperta con un panno perché il canarino ha la necessità di riposare al buio, come nella foresta per non avere problemi di sviluppo e di nervi. Ricordate inoltre che i canarini temono il freddo ed il caldo. La temperatura ideale dovrebbe trovarsi fra 12 e 20 gradi.

5/6 – Curare l’alimentazione

Altro importante aspetto è l’alimentazione, che come sempre è alla base di una vita equilibrata e corretta. In natura questi volatili si nutrono soprattutto di semi freschi e di qualche insetto, ovviamente in cattività le cose cambiano, ma le miscele di semi secchi che solitamente si acquistano non sono sufficienti, e bisogna per tanto arricchire la dieta di vegetali freschi, i più adatti sono: spinaci, insalata romana, radicchio, foglie di carota, carote grattate, cicoria, insalata belga, costa, catalogna e anche qualche fettina di mela. I canarini hanno anche bisogno di ossi di seppia per rifarsi il becco e per acquisire calcio, ed una simpatica caratteristica: cambiano colore con la dieta. Se la dieta si mantiene sui semi e i cibi riportati in precedenza, il canarino cresce con il piumaggio del tipico colore giallo, ma se si aggiunge del peperoncino in piccole quantità, le penne si macchiano di nero.

6/6 Consigli

  • I canarini non sono molto aggressivi con gli altri volatili, ma prima di popolare una voliera, fate un periodo di accostamento con due o più gabbie contigue

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