1/5 – Introduzione
Il gerbillo è un animale che ama la compagnia o, meglio, necessita di un compagna, altrimenti potrebbe morire di solitudine, anche se stessimo con lui tutto il giorno. Potrebbe anche essere una coppia dello stesso sesso, ma l’importante, in tal caso, è che siano della stessa cucciolata, poiché potrebbero crearsi delle complicanze comportamentali. A tal proposito, in questa guida, vedremo come addestrare correttamente i gerbilli.
2/5 Occorrente
- Contenitori in plexiglas
- Lettiere
- Casette, tubi e nascondigli vari
- Oggetti in terracotta
- Rametti di legno, sassi, trucioli e fieno
- Leccornie varie
3/5 – Costruire il terrario
Anzitutto, prima di procedere all’addestramento, dobbiamo pensare a cosa li diverte e qual è il loro hobby principale; dovremo tener conto anche di questo nel momento in cui andremo a costruire il loro terrario. Preferiamo quindi contenitori in plexiglas con fondi solidi ed abbondanti lettiere, nel quale posizioneremo casette, tubi e nascondigli vari. Tuttavia, qualunque oggetto di plastica sarebbe destinato ad essere rosicchiato, per cui meglio utilizzare oggetti di terracotta o di ceramica come tana. I gerbilli dovranno però avere a disposizione alcuni oggetti per rosicchiare e scavare, come ad esempio rametti di legno, sassi, trucioli e fieno. Mai come in questo caso, la fonte principale delle istruzioni per l’uso è direttamente l’esperienza.
4/5 – Guadagnare la simpatia dei gerbilli
Generalmente, i gerbilli non hanno paura dell’uomo, ma ci sono anche esseri timidi che non saltano spontaneamente sulla mano. Il consiglio è di continuare ad offrirgli cibo, farsi annusare e dargli tempo per conoscerci. Il miglior modo per creare un buon rapporto è quello di stressarli il meno possibile: infatti, potremmo osservali avvicinandoci alla loro gabbia, far sentire la nostra presenza, ma evitando di prenderli in mano. Questi roditori si prendono con estrema delicatezza (mai per la coda!) e poi si usa il polso per poggiare le zampette. Se presi per la pancia, tendono a divincolarsi e cadere. Per guadagnarci la loro simpatia, potremmo offrirgli il cibo preferito o qualche leccornia dalle mani. Ad esempio, utilizziamo dei pezzettini di frutta o tarme della farina, dandoglieli direttamente dalla mano, in modo che si abitui a non temerci.
5/5 – Creare un rapporto di fiducia
Teniamo comunque presente che salire sulla mano è un atto di fiducia, per cui se il gerbillo dovesse mordere, significa che non ha ancora acquisito abbastanza fiducia. Attenzione, in tal caso, a non premiare subito dopo il morsichino, altrimenti lo invoglieremo ad assumere quel comportamento. Inoltre, è consigliabile tenere su una mano qualcosa da mangiare facendo in modo che, per averla, sia “costretto” a salire sull’altra mano. Se per questo esercizio non è pronto, nel frattempo, potremmo dargli delle leccornie in modo “random” ogni volta che passiamo vicino alla sua gabbia, in modo che ricordi simpaticamente la nostra presenza.