1/5 – Introduzione
Il cane è stato il primo animale ad essere addomesticato dall’uomo, è stato addirittura nel periodo Neolitico, infatti, che i cani hanno iniziato a vivere e collaborare con gli uomini. Non ci sorprende quindi che essi siano diventati i nostri migliori amici!
Con il passare del tempo, le tecniche di addestramento sono diventate sempre più avanzate, ed oggi, i nostri amici a quattro zampe ci rendono utili servizi in svariati campi.
Uno di questi sicuramente è quello di guida per non vedenti.
Addestrare un cane guida per non vedenti è un compito che richiede un esercizio prolungato nel tempo. Tale attività, di solito, è svolta da scuole specializzate, le quali avviano un lavoro nozionistico e teorico ed una prima fase dell’addestramento, successivamente consegnano il cane alle famiglie che proseguiranno il suo addestramento secondo le proprie esigenze.
Scopriamo insieme come addestrare un cane guida per non vedenti!
2/5 Occorrente
- un cane adatto
- la speciale imbracatura con la maniglia
- Il classico bastone per non vedenti
- una scala, un tombino e altri oggetti che possono costituire degli ostacoli.
3/5 – La scelta del cane
Prima di addestrare un cane guida per non vedenti, è necessaria la dovuta informazione, ogni scuola ed ogni addestratore ha il proprio metodo. Inoltre, ci sono alcune razze che rispondono meglio di altre per svolgere il compito di guida; statisticamente la femmina risponde meglio del maschio in quanto ha già un istinto naturale per guidare i cuccioli. Valutare attentamente la razza da scegliere e anche la sua taglia, questa infatti, potrebbe essere un ostacolo fisico se è molto sproporzionata rispetto a quella del proprio padrone. Le razze che meglio si prestano a tale compito sono il pastore e il labrador, qualche volta si impiegano per tale scopo anche i meticci. Analizzare anche la coppia cane-padrone, un carattere particolarmente docile del cane, compenserebbe quello un po’ irascibile del proprio padrone.
4/5 – L’attrezzatura necessaria
Per addestrare un cane guida per non vedenti, occorre munirsi dell’attrezzatura necessaria; oltre al classico guinzaglio, serve una speciale imbracatura. Tale imbracatura termina con una maniglia, il cane addestrato percepisce la presa di tale maniglia e percependola comprende che deve assumere il ruolo di guida. Quindi starà attento a tutti gli ostacoli che il proprio padrone non può vedere, indossando invece il guinzaglio si comporterà come un cane normale. L’addestramento si svolge prevalentemente fuori, all’esterno, infatti il cane guida si eserciterà a riconoscere i maggiori ostacoli sconosciuti e quelli imprevisti. I comandi e i gesti devono essere estremamente semplici ed intuitivi. Molti addestratori, usano il tedesco, questo perché è una lingua il cui suono si presta meglio per il comando. Altri addestratori, invece, utilizzano la propria lingua, questa ha un suono più naturale e familiare, quindi più gradevole. Nell’addestrare un cane guida per non vedenti, occorre prestare attenzione alle parole. Se gli direte bravo, pronunziatelo con tono di voce regolare. La parola fermo, ditela piano, avanti e indietro con tono di voce proporzionale alla pericolosità dell’ostacolo!
5/5 – Gradualità dell’addestramento
Non c’è un’età precisa d’inizio per addestrare un cane guida per non vedenti, sebbene è preferibile che si inizi abbastanza precocemente. L’addestramento dovrà essere graduale e continuativo, iniziare con un addestramento di poche decine di minuti, per prolungare via via questo tempo.
Chiaramente occorre fingere di essere ciechi e simulare tutti gli incidenti che potrebbero capitare in circostanze reali, evidenziarli molto sinteticamente e soffermarsi sugli ostacoli. Per addestrare un cane guida per non vedenti, non bisogna utilizzare le frasi, preferibile adoperare parole chiave, ripeterle per mesi e con costanza, variando il tono della voce, secondo il grado di difficoltà e delle circostanze. Usare, quindi un linguaggio semplice ma perfettamente funzionale!