1/5 – Introduzione
Il coniglio è molto intelligente, è un animale socievole, curioso, pieno di sorprese che vive in coppia o in gruppi familiari. È un eccezionale animale da compagnia soprattutto se si riesce ad addestrare al meglio e ad instaurare con lui una buona relazione. Adottare un coniglio è una responsabilità, così come lo è per un cane o per un gatto. Se allevato bene può vivere fino a 10 anni e sarà un impegno per tutto questo tempo.
2/5 – Allestire una gabbia confortevole
Il coniglio è un animale che si adatta benissimo alla vita in appartamento. Apprezza molto la comodità ed il calduccio di una casa e socializza con tutta la famiglia. Deve ovviamente avere un alloggio adeguato, come una gabbia spaziosa, che contenga una cassetta per i bisogni ed una come rifugio. Se un coniglio viene lasciato spesso solo e quindi ha pochi stimoli, come tutti gli animali, potrebbe annoiarsi e deprimersi, arrivando ad avere comportamenti strani e distruttivi. È bene nascondere cavi elettrici e piante da appartamento, fare attenzione ad eventuali danni che può creare quando scorrazza per casa, può rosicchiare divani, coperte o addirittura angoli di muri o mobili.
3/5 – Incentivare il coniglio
Bene, per evitare tutto questo la soluzione più consona è addestralo. Non sarebbe stupendo se quando lo chiami ti venisse incontro o se facesse i suoi bisogni solo nella sua cassettina e non in giro per casa? Per ottenere buoni risultati, dovrete pianificare di dedicare almeno 30 minuti al giorno durante la fase iniziale. Solo così potrete cominciare a vedere dei buoni risultati sin da subito.
La prima cosa importante è non sgridare il coniglio, spaventarlo, prenderlo per le orecchie o metterlo in punizione. È una tecnica che non funziona mai e rischiate solo di allontanarlo, avrà paura e non desidererà fare qualcosa per voi e con voi. Sin dall’inizio, l’educazione è basata su incentivi per cui dovrete trovare un premio che fornisca la maggior ricompensa possibile.
4/5 – Educare il coniglio all’uso della lettiera
Un coniglio non capirà mai il suo nome, ma può associarlo a qualcosa di buono. Il nome deve avere una o due sillabe al massimo per essere memorizzato facilmente. Ogni volta che lo chiamate attiratelo verso di voi con una ricompensa, lui assocerà il suo nome al cibo e quindi saltellerà verso di voi. È un processo lungo da insegnare ma col tempo risulterà semplice e immediato. Per educarlo, invece, a fare i bisogni nella sua lettiera è bene posizionarla in un angolo della gabbia (i conigli amano gli angoli) e proprio da lì ricompensatelo ogni volta che si avvicina alla cassetta. Dopo aver ricevuto qualche ricompensa capirà che la lettiera è un’amica che lo aiuta a guadagnarsi un premio e la assocerà a qualcosa di positivo.
5/5 Consigli
- Non chiudetelo in gabbia, ma lasciatelo libero di esprimersi!