1/5 – Introduzione
Il segugio maremmano è una razza di cane che è adoperato principalmente nella caccia al cinghiale. È caratterizzato da un forte temperamento, è molto vivace e gli piace sempre giocare e scodinzolare nel verde con il proprio padrone. Siccome ha una predisposizione per la caccia, quindi passa parecchio tempo in mezzo alla natura, addestrarlo non sarà per niente difficile, basta solamente tanta passione e buona volontà. Ecco come poter addestrare un segugio maremmano.
2/5 – Addestramento dai sei/sette mesi
Solitamente l’addestramento inizia dopo i sei/sette mesi di vita e il primo passo da fare è metterlo in una piccola recinzione nella quale verrà liberato un coniglio che per la paura inizierà a correre. Lo scopo è quello di far seguire la preda senza mai farla perdere di vista al cane. L’esercizio, va svolto al massimo 2 volte al giorno, perché, esagerando si potrebbe rischiare che il nostro amico a quattro zampe, si annoi e non sviluppi quell’istinto predatore.
3/5 – Addestramento per la caccia
Man mano che il cucciolo cresce, aumenterà sia la dimensione del recinto che la selvaggina che verrà liberata. Se come preda si decide di posizionare un cinghiale, fare attenzione che sia di piccole misure, per evitare che il segugio possa ferirsi. Una volta che il segugio avrà imparato queste nozioni base, sarà quasi sicuramente pronto per cacciare cinghiali, ma anche lepri e conigli. Dopodiché bisogna abituarlo al frastuono dello sparo di un’arma, ovviamente sempre in maniera graduale. Per esempio, si potrà partire con una pistola a salve sparando prima da lontano, poi gradualmente da più vicino e con cartucce vere. È fondamentale che al cane sia indifferente il botto di un’arma, perché altrimenti è inutilizzabile durante i periodi di battuta.
4/5 – Esercitazioni all’aperto
Per essere sicuri che sia diventato un vero e proprio predatore, lo si porterà in un bosco/campo naturale, privo di recinzioni: l’animale avvertirà la compagnia di altri suoi simili e diventerà ancora più cinico perché diventerà una sorta di battaglia “a chi si aggiudica la preda”. Il contatto con gli altri animali della stessa razza lo farà crescere e maturare molto prima, rivelandosi poi utile una volta che sarà sul campo di caccia.
5/5 – Addestramento con il padrone
Oltre ad insegnargli a cacciare, bisogna che il cane instauri un buon rapporto con il proprio padrone. Per fare ciò, è consigliabile che il cucciolo (con almeno 3 mesi di vita) stia lontano dagli esemplari adulti simili, per favorire la socializzazione con l’uomo. Anche quest’ultimo dovrà contribuire portandolo a spasso, facendo delle passeggiate in campagna, dandogli una buona dose di coccole. Seguendo queste semplici regole, il risultato sarà certo.