1/5 – Introduzione

Quante volte in tv o dal vivo ci siamo fermati ad ammirare la maestosa potenza muscolare di una delle creature più intelligenti ed eleganti del pianeta come il cavallo? E quante altre ci è capitato di fantasticare sull’opportunità di allenarne uno personalmente, così da partecipare insieme a lui a competizioni ufficiali? Se davvero siamo intenzionati a perseguire questo sogno, però, dobbiamo farci trovare preparati, comprendendo che allenare un cavallo da corsa, richiede conoscenze, attenzioni e sacrifici. Nella guida che segue illustreremo alcune esercitazioni da sottoporre al cavallo, ricordando sempre come queste debbano essere adattate alle inclinazioni dell’esemplare, alle sue reazioni ed alla sua struttura fisica.

2/5 – Conoscere il cavallo

L’ideale per poter impostare correttamente il cavallo sarebbe iniziare l’addestramento quando l’animale è giovane. Fin dai primi approcci è importante osservare le reazioni del cavallo al morso e alla sella, poiché le prime difficoltà possono essere dovute a una riluttanza comprensibile nei confronti di detti accessori, oppure se l rifiuto che si protrae nel tempo è chiaro che si è in presenza di un carattere fiero, verso cui dovremo porci in maniera più accomodante. Compito dell’allenatore dunque, è non solo valutare le caratteristiche muscolo-scheletriche e tecniche del cavallo, ma anche comprendere l’indole dello stesso, così da modulare le tecniche di esercitazione alla psicologia del futuro campione.

3/5 – Apprendere la resistenza

Come spesso avviene anche per l’uomo, è una buona prassi lavorare prima sulla resistenza, poi sullo sviluppo della massa muscolare e infine sull’aumento della velocità e della tecnica di corsa del cavallo. Nelle prime settimane di allenamento è bene alternare il trotto al passo, così da concedere al cavallo un giusto recupero; è bene che il lavoro venga strutturato incrementando in ogni allenamento la durata del trotto, arrivando dopo un mese di allenamenti costanti ad avere un cavallo in grado di supportare un carico di un paio d’ore, sempre intervallata dal passo, avente funzione defaticante.

4/5 – Intensificare il lavoro

Trascorso il primo mese di lavoro, si può introdurre gradualmente la tecnica del galoppo e del lavoro in salita, ricordando sempre che con i cavalli serve molta pazienza nei primi periodi di allenamento. Un’ottima metodologia che permette di sviluppare molti aspetti consiste nel far eseguire all’animale delle salite prima al passo e poi al trotto; successivamente discese al passo, delle corse sul piano al galoppo e dopo qualche minuto al passo, nuovamente delle salite. Diventa vitale osservare il cavallo durante questa fase, per evitare che si affatichi eccessivamente. Dopo 4/5 mesi di allenamenti dovremmo essere in grado di aver intuito la predisposizione del cavallo per le gare di velocità o di resistenza, e a seconda del suo talento potremo lavorare più nello specifico continuando ad aumentare la resistenza, o introducendo volate e altre esercitazioni mirate ad accrescere la velocità di punta e la potenza muscolare dell’esemplare.

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