1/5 – Introduzione
Con le loro pinne ventrali filamentose e l’alternanza di bande nere sul corpo argenteo, gli scalari sono una delle specie ittiche d’acqua dolcevita più diffuse negli acquari di tutto il mondo. In questa guida vedremo, nello specifico come allevare una coppia di scalari. Dopo questa breve introduzione possiamo dare il via a questa guida su come allevare una coppia di scalari.
2/5 – Verificare le particolari varietà cromatiche
In natura, gli scalari non presentano particolari varietà cromatiche: negli esemplari “standard” la colorazione argentea di fondo viene interrotta da una serie di bande nere ben delineate. La prima banda corvina si sovrappone quasi alla pupilla e all’iride rosaceo, mentre l’ultima striscia è posta alla base della pinna caudale. A fianco di queste varietà, sono stati introdotti in commercio ibridi selezionati artificialmente che presentano difformità nella colorazione o pinne composte. Scalari di color rosato, variegati a macchie come koi, totalmente neri, dai riflessi bluastri oppure dotati di pinne a velo sono facilmente reperibili nei negozi specializzati in pesci esotici. Dopo aver approfondito questo primo passo potrete procedere con il secondo passo che è quello fondamentale dell’intera guida.
3/5 – Verificare la distinzione tra maschio e femmina
Maschio e femmina si distinguono in base alla forma della papilla genitale. Questa piccola escrescenza, presente a ridosso della zona anale, assume forme diverse in base al sesso del pesce. Nel maschio, la papilla è filiforme ed assottigliata, simile a una piccola spina. Nella femmina invece assume una forma più tozza, a tronco di cono, poiché accoglie l’ovidotto cilindrico. Il dimorfismo sessuale non è particolarmente accentuato, date le dimensioni minuscole della papilla, e si può pervenire ad un riconoscimento certo del sesso solo in esemplari abbastanza grandi (almeno 7-8 mesi di vita).
4/5 – Utilizzare una vasca di medie-grandi dimensioni
Iniziamo adesso questo terzo passo che dopo il primo è uno dei più importanti e pertanto dovrete prestare ancora più attenzione rispetto gli altri. Per allevare con successo una coppia di scalari occorrerà impiegare una vasca di medie-grandi dimensioni (almeno 80-100 litri) e allestirla come un acquario d’acqua dolce tropicale. L’habitat naturale degli Pterophyllum si situa infatti lungo la fascia equatoriale del Sud America: abituati a prosperare lungo i tratti più lenti del Rio delle Amazzoni, questi pesci amano vivere ad una temperatura costante di 26-28° C, unita a valori medi per l’acqua (durezza tra i 5° ed i 10° dGH e pH 6,5 tendenzialmente neutro) ed illuminazione protratta per 10-12 ore al giorno.
5/5 – Curare il nido con dentro le uova
Dopo appropriati riti di accoppiamento e dopo aver scelto accuratamente il nido (di solito in mezzo a piante con foglie larghe) vengono deposte le uova. I genitori si alterneranno nella protezione della loro covata, difendendo, con combattimenti se necessario, il loro nido d’amore. Le uova si schiudono dopo 4-5 giorni da quando sono state deposte, e solo dopo circa una settimana gli avannotti saranno in grado di nuotare in completa autonomia. A partire da questo momento, l’alimentazione vegetariana degli scalari -adulti e neonati- andrà integrata con proteine animali (larve di artemia) fornendo ripetuti pasti di cibo vivo durante il giorno per permettere ai piccoli di crescere rapidamente. Siamo arrivati ormai a questo quarto ed ultimo passo della guida su come allevare una coppia di scalari nel migliore dei modi. Una volta che avete letto tutti e quattro i passi, saprete sicuramente come allevare questa tipologia di pesci.