1/5 – Introduzione

La gazza ladra è un uccello di medie dimensioni, fa parte della famiglia dei corvidi e si riconosce con grande facilità poiché è caratterizzata da una colorazione bianca e nera con riflessi blu e verdi e da una lunga coda graduata. Quando si decide di tenere un animale selvatico, per prima cosa bisogna subito informarsi a dovere sulle sue abitudini, provenienza e tutta una serie di informazioni utili a capire a grandi linee come bisogna comportarsi. Vediamo, dunque, come allevare al meglio una gazza ladra.

2/5 – Nutrire la gazza con pezzetti di carne o frutta

Non è per niente facile allevare un cucciolo di gazza, ma con le dovute accortezze è possibile farlo crescere in cattività. Essendo animali onnivori, si nutrono di tutto, ma bisogna fare attenzione all’alimentazione: da piccoli vanno nutriti ogni qualvolta aprono la bocca. Per ottemperare a questo bisogno, è necessario procurarsi dei pezzettini di carne e frutta, ad eccezione degli agrumi, che non sono digeribili dal loro organismo. Evitare di nutrirli con vermi lunghi o spaghetti, che possono provocare la morte dell’uccello a causa della ancora scarsa capacità di assimilare il cibo.

3/5 – Mettere la gazza in una voliera

La gazza, da piccola, va tenuta all’interno di una grossa voliera, all’interno della quale deve essere presente una ciotola abbastanza grande riempita d’acqua per permettere all’uccello di dissetarsi e lavarsi. Nei mesi successivi, è bene aggiungere una ulteriore ciotola per il cibo e un ramoscello dove il volatile possa posarsi. Dopo circa due mesi, bisogna educare l’uccello al volo: fargli spiccare piccoli salti, lasciandolo cadere dalle proprie mani a non più di 40 centimetri da terra. Egli apprenderà in brevissimo tempo la tecnica per volare. Durante la giornata, lasciarlo fuori la voliera per permettergli di adattarsi al nuovo ambiente, e durante la notte farlo rientrare per proteggerlo dai possibili predatori.

4/5 – L’alimentazione deve essere abbondante e frequente nella fase adulta

Nella fase adulta, l’alimentazione deve essere abbondante e frequente: la gazza ladra va nutrita tre volte al giorno (mattina, mezzogiorno e sera). Quest’uccello è onnivoro, e fra gli alimenti di cui si nutre sono compresi: insetti, piccoli mammiferi, uova, lucertole ed altri piccoli rettili; nonché molluschi, lombrichi, zecche e resti di animali. La gazza, inoltre, raccoglie comunemente la frutta e i semi di varie specie, che contribuisce a diffondere sul territorio.

5/5 – Liberare la gazza in fase adulta

Raggiunta la fase adulta la gazza ladra va lasciata libera di volare insieme ai suoi simili. La buona notizia è che non si dimenticherà di chi l’ha allevata e ogni giorno, o comunque spessissime volte, tornerà per ricevere del cibo e passare un po’ di tempo in compagnia, poiché un animale molto affettuoso.