1/7 – Introduzione
La cura di un animale domestico, ciò vale per tutte le specie riferite sia a mammiferi, uccelli, rettili, pesci, anfibi, aracnidi, è fondamentale per due punti di vista, etico e zoologico.L’etica trova la sua risposta nell’etimologia stessa della parola: un animale detenuto in cattività viene privato della libertà, motivo per il quale dovremo lui concedere ogni attenzione, scrupolo, considerazione sia nella razionalizzazione del suo habitat, sia in materia alimentare, riproduttiva, sanitaria.Zoologico perché, come diretta conseguenza, un allevamento poco scrupoloso, privo di conoscenze specifiche in queste materie, riserverà più insuccessi che successi sia dal punto di vista riproduttivo che sanitario.Il discorso è molto ampio e si riferisce quindi a tutti gli animali in particolare, siano essi serpenti o parrocchetti tropicali, pesciolini di fiume tropicali o di mare.Oggi però ci focalizziamo sulla coppia più amata in assoluto tra gli animali non solo domestici, ma d’affezione: il cane e il gatto.I preamboli precedenti valgono quindi anche per Fido e Fufi e la prevenzione sanitaria, soprattutto in materia di infezioni parassitarie, è indispensabile nel concedere loro una vita serena senza fastidiose patologie soprattutto dermatologiche dovute alla presenza di parassiti tra il pelo.Come applicare quindi gli antiparassitario per cani e gatti?Non è difficile e in tre veloci passaggi la tecnica diverrà famigliare a chiunque.
2/7 Occorrente
- Guanti monouso
- Prodotto antiparassitario
- Pettine
3/7 – Quali parassiti?
Pensando a cani e gatti verrebbe spontaneo riferirsi soprattutto alle famigerate zecche o le fastidiose pulci.Entrambe vivono tra i peli degli animali e provocano lesioni e fastidiose dermatiti ma non sono le uniche fonti di disturbo a cani e gatti, anzi, forse tra le tante parassitosi sono le meno pericolose.Le zanzare, succhiando il sangue di diversi animali, sono le principali fonti di contagio, veicoli responsabili di endemie parassitarie sia in ambito veterinario che umano e le cronache più recenti hanno posto diversi interrogativi sul problema in larga diffusione.Dalla puntura delle zanzare possono derivare contagi a felini e canidi come la filaria, mortale nelle fasi acute, la Lieshmania ed altre virosi o batteriosi, ma anche micosi, pericolose per i nostri amati ‘pet’.Per questi motivi dovremo pianificare una lotta sistematica e preventiva contro queste invisibili presenze a volte mortali per l’animale.
4/7 – Quando intervenire?
Solitamente la credenza più diffusa è che gli interventi preventivi siano necessari soprattutto a partire dai primi tepori primaverili, un’ottima considerazione ma vera solo in parte.la verità è che effettivamente le zanzare iniziano il proprio ciclo vitale e riproduttivo, quindi anche infettivo, quando le temperature si mantengono al di sopra dei 19°, quindi le malattie come filaria e Leishamniosi durante i periodi freddi non si presentano.È anche vero però che pulci e zecche non conoscono stagionalità, annidandosi nel pelo di cani e gatti anche durante il periodo invernale, ben scaldate dal sotto-pelo morbido.Quindi non esiste una vera e propria stagionalità preventiva nei confronti delle parassitosi, una lotta che necessiterà di considerazioni, programmate anche con l’ausilio del proprio veterinario di fiducia tutto l’anno.
5/7 – Come applicarli?
an class=”sub”>s=”sub”>La prima delle considerazioni che si pone, ancora prima dell’applicazione, sarà quella di determinare il corretto antiparassitario tra i tanti forniti dal commercioEsperienza personale o di amici che hanno animali simili al vostro, ma, ancora meglio, la consulenza veterinaria, saranno fondamentali nel criterio di scelta dei prodotti.Seguite sempre le istruzioni della casa produttrice: si parla sempre e comunque di presidi sanitari a volte molto aggressivi, proposti in dosi studiate in base al peso dell’animale, oppure se spray in quantità inalate. In caso di somministrazioni via orale, anche una piccola percentuale in più di prodotto potrebbe causare problemi intestinali all’animale, sino all’intossicazione. Attenetevi davvero alle dosi prescritte sul bugiardino o consigliate dal medico veterinario.All’interno delle confezioni di prodotti topici, quindi somministrati sull’epidermide e sul pelo dell’animale (spesso sono più efficaci degli spray anche se leggermente più elaborati nelle somministrazioni), troverete in dotazione dei flaconcini di prodotto che dovrete, schiacciando leggermente per consentire l’uscita graduale del liquido, distribuire tra le scapole nel sotto-pelo sia del gatto che del cane.Tale operazione andrà ripetuta a intervalli regolari e predefiniti.Uno scrupolo successivo all’applicazione sarà quello di evitare che il pelo si bagni per scongiurare fenomeni di dilavamento del prodotto il quale necessita di almeno 48 ore per un completo assorbimento.Un piccolo aiuto alla distribuzione potrebbe essere quella di impiegare un pettine a denti larghi.<>
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7/7 Consigli
- Distribuite il prodotto sul pelo asciutto dell’animale, uno scrupolo che eviterà diluizioni che ne diminuiscono l’efficacia