1/6 – Introduzione
Il gatto ha un sistema di comunicazione che può risultare molto complesso per noi umani: riuscire a comprenderlo meglio per poter soddisfare i suoi bisogni è fondamentale in quanto il nostro amico, che in natura se la caverebbe benissimo da solo in quanto predatore, agile e resistente, in cattività è totalmente dipendente da noi sia dal punto di vista fisico che da quello affettivo.
Oltre ad uno sviluppatissimo sistema di vocalizzi, il gatto comunica attraverso il contatto fisico e un complesso linguaggio del corpo che dobbiamo imparare a decifrare se vogliamo veramente interagire con lui e riuscire a soddisfare i suoi bisogni sul piano della salute e della socialità. Vediamo quindi come capire gli stati d’animo del gatto.
2/6 – I messaggi degli occhi
Da buon felino il gatto ha una vista sviluppatissima, con un campo molto più esteso del nostro e capacità di vedere anche al buio; i suoi occhi esprimono moltissime emozioni che con un po’ di pazienza possiamo imparare a distinguere: se le pupille sono molto dilatate significa che il gatto è in uno stato di eccitazione che può dipendere da una difesa messa in atto verso una situazione che lui avverte come un pericolo oppure all’opposto da una situazione di allegria, gioco. Se ci fissa negli occhi sta studiandoci per comprendere se può fidarsi di noi; se invece strizza lentamente gli occhi sta manifestando benessere e contentezza verso chi gli sta vicino.
3/6 – I messaggi della coda
La posizione e i movimenti della coda sono segnali molto importanti che il gatto ci invia per comunicare con noi: la coda tenuta dritta verso l’alto con un ricciolo alla fine indica gioia e benessere, se invece la coda si muove velocemente è un segno di eccitazione e di ansietà; se il gatto tiene la coda bassa e nascosta sotto il corpo è un segnale di paura da parte sua. Anche l’osservazione del pelo è importante: se è dritto e la coda forma una specie di N siamo in presenza di uno stato di estrema aggressività, se la coda è dritta e il pelo bello gonfio il gatto è eccitato o si sente minacciato.
4/6 – I messaggi delle orecchie
Generalmente quando le orecchie del gatto sono abbassate all’indietro il sentimento espresso è di paura o ansietà; ma a volte può essere questo anche il segnale di uno stato di allegria: bisogna allora considerare altri elementi del contesto per comprendere cosa effettivamente il nostro amico sta esprimendo. Ad esempio quando il gatto annusa qualcosa prudentemente per conoscerla meglio tirando indietro le orecchie sta esprimendo cautela, prudenza e curiosità; orecchie dritte e ben ferme indicano attenzione verso qualcosa, concentrazione, preparazione all’azione.
5/6 – I messaggi del contatto fisico
Non dimentichiamo che è molto importante per il gatto il modo in cui stabilisce un contatto fisico con noi o con i suoi simili: se si sfrega contro di noi, generalmente sulle nostre gambe, sta stabilendo che siamo una sua proprietà; se batte la testa contro di noi ritmicamente ci sta manifestando amicizia ed affetto; se arriva addirittura a leccarci abbiamo conquistato completamente la sua fiducia: in tal modo infatti si comporta la mamma gatta con i cuccioli e pertanto il gesto sta a dimostrare che ci considera parte della sua famiglia.
6/6 – I messaggi della postura
Se il gatto ha una posizione quasi rannicchiata e si muove come strisciando vuol dire che ha paura: in tal caso conviene lasciarlo tranquillo fino a quando non si sia calmato e abbia acquistato fiducia nei confronti della situazione che vive come minacciosa. Se invece si sdraia e mostra la pancia significa che ha una totale fiducia nei nostri confronti in quanto ci espone le parti del corpo per lui vitali senza alcuna preoccupazione: il segnale è chiaro anche se molti erroneamente credono che stia chiedendo delle carezze o dei grattini sulla pancia: queste azioni verrebbero infatti vissute come un’aggressione da parte nostra con il rischio di essere graffiati. Il mondo dei gatti è molto enigmatico e solo con tanta esperienza e sensibilità riusciremo a comprenderne tutte le sfaccettature in modo da rispettarne sempre la volontà e i desideri senza coercizioni.