1/6 – Introduzione
Avere un gatto in casa è sicuramente una realtà che migliora le giornate. Gli amanti del gatto sono in continua ascesa e sono sempre di più le adozioni di questi curiosi felini. I gatti sono animali particolari, dall’indole territoriale e indipendente. Amano esplorare tutti gli spazi e giocherellare con tutto ciò che si muove. Un gatto in salute è sempre attento e vispo, a meno che non sia ora del pisolino! Ma un gatto, così come un umano, può soffrire la tristezza. La depressione nei gatti è una patologia che non dovremmo mai sottovalutare. Ma come capire se il gatto è davvero triste e depresso? Nei prossimi passi daremo alcune indicazioni per riconoscere i sintomi.
2/6 Occorrente
- Pazienza e spirito di osservazione nell’individuare i cambiamenti di comportamento.
3/6 – Valutare se c’è stato un cambiamento
Purtroppo anche un animale come il gatto può essere triste e sottotono. Il comportamento del nostro amico subirà, nel caso, un netto cambiamento. Dietro la tristezza del gatto c’è quasi sempre un evento che destabilizza la sua vita abituale. Il lutto può essere uno di questi, come la morte di un altro animale con cui viveva. Anche un trasloco improvviso potrebbe portare il gatto alla depressione. Altro fattore comune può essere un nuovo arrivo in casa, come un cane, un altro gatto o un bimbo. In quest’ultimo caso è bene abituare il micio alla novità in modo graduale. In caso di bambini, abituiamolo al loro odore ancor prima dell’arrivo in casa dopo la nascita. Per questo scopo possiamo usare qualche indumento del piccolo in uso in ospedale.
4/6 – Valutare i segnali di malessere
Anche l’affidamento del gatto a terzi (ad esempio durante le ferie) può renderlo triste. Un primo segnale di malessere negli animali è sempre l’inappetenza. Cani e gatti rifiutano il cibo, talvolta per brevi periodi e altre volte più a lungo. Non dobbiamo mai sottovalutare questo segnale, che può indicarci problemi seri. Può essere la spia di tristezza e depressione quanto di problemi fisici da curare. Un altro sintomo comune è l’apatia. Il gatto è un animale piuttosto attivo, con sensi scattanti. Se abbiamo un gatto giocherellone, noteremo più facilmente questo particolare.
5/6 – Consultare il veterinario
Altro segnale di depressione può arrivare dalle ore di sonno. Il gatto dorme parecchio, per la maggior parte della giornata. Tuttavia, a condizioni normali, non dorme per più di 15 o 16 ore. Se va oltre questi limiti, è possibile che sia triste o depresso. Un gatto che presenti più sintomi di tristezza ha bisogno di aiuto. Rechiamoci dunque da un veterinario per un consulto. Lo specialista visiterà l’animale, suggerendo il miglior approccio verso il nostro amico. In una fase complessa come questa, dovremo stare il più possibile vicini al nostro gatto.
6/6 Consigli
- Se il gatto non vuole mangiare, cerchiamo di convincerlo con i suoi pasti preferiti. Inoltre incoraggiamolo al gioco, in modo che torni ad essere più attivo e attento.