1/7 – Introduzione
La natura ha molti aspetti: a volte è dolce e incantevole a livello empatico, altre ancora invece, la fauna incute timore, una sorta di paura ancestrale come nel caso dei rettili in generale, dei serpenti in particolare.
La simbologia di questo animale è antica e cosmica: in tutte le culture, religioni, spiritualità, il serpente può essere simbolo di bene assoluto o di male demoniaco.
Il serpente tentò Eva nel giardino dell’Eden iniziando il percorso umano nelle vie del peccato, un serpente a sette teste, un cobra reale immenso, Mucalinda, protesse il Buddha Siddharta durante la meditazione di una settimana che lo condusse al Nirvana.
Quindi è male o è bene?
Non importa, in ogni caso l’invito che vi porgiamo, nel caso una serpente incrociasse la vostra strada, è quello di catturarlo, o chiamare un addetto alla cattura, ma non di ucciderlo.
per favore, non uccidete i serpenti, sono fondamentali in tutti gli ecosistemi, limitano le popolazioni di ratti e di altri animali che in assenza di questo predatore sarebbero in soprannumero.
Ci possono essere due occasioni d’incontro con un serpente: occasionale, magari è entrato nel vostro giardino, nella vostra casa, rimessa, garage, serra dei fiori, oppure l’incontro potrebbe scaturire da una fuga da un vostro rettilario, l’erpetologia è in grande diffusione, così la detenzione di specie ofidiche velenose e non.
Nelle prossime righe vi aiuteremo a capire come catturare un serpente, premettendo che la vostra decisione dovrà essere decisa sia nel caso siate di fronte a specie innocue (la maggior percentuale in Italia, soprattutto biacchi o altre serpi comunemente definite bisce), sa nel caso incontriate una vipera, l’unico serpente velenoso appartenente alla fauna italiana.
Non abbiate quindi timore, lasciate in disparte le paure ataviche e procedete con sicurezza e fermezza seguendo le istruzioni che vi porgiamo.
Nelle fasi successive però ricordate che comunque la pensiate, qualunque sia il vostro approccio con questo rettile, non merita la morte per la sua importanza nelle biosfere naturali.
Trovate sempre il modo di concedere una chance di libertà perché molto difficilmente lo stesso serpente tornerà nella vostra proprietà, ai rettili non piace molto il contatto con l’uomo, esso avviene in circostanze straordinarie.
2/7 Occorrente
- Retino da pesca
- Rastrello o forcone
- Bastone con punta biforcuta
- Contenitore in plastica forato
- Sacchi di juta o federe di cuscini
3/7 – L’identificazione
Come abbiamo appena visto all’interno del passo che ha introdotto la tematica della nostra guida, ora andremo a spiegarvi come catturare un serpente. Non perdiamo tempo, e cominciamo ad argomentare sulla specifica tematica che stiamo trattando.
La prima cosa da fare è tenere i nervi saldi, non farsi prendere dal panico e per sicurezza allontanare i bambini. Questa precauzione è fondamentale nel caso non abbiate le capacità e le conoscenze per identificare il grado di pericolosità del serpente, se esso sia velenoso o meno.In ogni caso, in seguito ad eventuale morso, anche in presenza di una serpe non velenosa è sempre consigliabile seguire una terapia antibiotica, disinfettando con cura la ferita, verificando se la vostra copertura antitetanica è in essere.Dopo questa importante precauzione, si procede alla caccia al serpente. Prendiamo un attrezzo da giardino che può ritornarci utile per catturare il serpente. In questo caso la scelta migliore è un rastrello per la sarchiatura del terreno, che si presenta con punte a forchetta e quindi ideale per agganciare il rettile. Un secchio di plastica con coperchio o una gabbia possono essere di aiuto una volta catturato. A volte i cacciatori di serpenti, gli ‘snake hunter’, utilizzano federe per cuscini o sacchi di juta, facendo sempre attenzione durante il trasporto, i denti potrebbero comunque forare i tessuti e mordere.Se l’abbiamo perso di vista è importante sapere che per istinto i serpenti si rifugiano in un luogo sicuro, che può essere un cespuglio o un buco nella parete.
4/7 – La cattura
Una volta individuato, con il rastrello capovolto lo si blocca per impedirgli di muoversi e con l’aiuto di un altro attrezzo con punte lo si ferma per poterlo sollevare ed immediatamente inserirlo nel secchio chiudendo il coperchio, oppure metterlo nella gabbia.
Questo è sicuramente il modo più facile per catturare un serpente, soprattutto se innocuo. Tuttavia bisogna tener presente che ci si può imbattere in serpenti velenosi che si difendono prima di farsi catturare. Per non correre rischi, e non conoscendone la specie e i loro tipici movimenti che possono essere striscianti, ma anche tali da balzare per metri, è opportuno procurarsi un retino da pesca e bloccarlo, per impedirgli di muoversi per poi catturarlo con attrezzi vari compreso il rastrello o una vanga.
5/7 – Il rilascio
Una volta catturato il serpente vivo, conviene allora chiamare il centro veleni più vicino al comune di residenza che provvederà alla raccolta e allo smaltimento del rettile oppure, addirittura potrà rassicurarci sulla totale assenza di pericolo in quanto si tratta di un animale del tutto innocuo. Con queste semplici tecniche è possibile quindi catturare un serpente nel giardino di casa e il “fai da te” va a buon fine, non significa dichiararsi cacciatori provetti. Futuri incontri con questi rettili, richiedono ben altre tecniche e soprattutto costituiscono un pericolo reale che, senza le opportune precauzioni, potrebbero avere dei risvolti tragici quindi, si raccomanda molta cautela.
In ultima analisi, vi consiglio vivamente la lettura di ulteriori articoli che vi possano fornire informazioni utili sulla tematica che abbiamo sviluppato all’interno del passo d’introduzione della nostra guida. Proprio con questo proposito, vi consigliamo di affrontare prima le vostre paure recondite, dopodiché agire con sicurezza, ‘indecisione in queste situazioni non aiuta affatto.
6/7 Guarda il video
7/7 Consigli
- La cattura di un serpente è un avvenimento molto occasionale. In genere i rettili si avvicinano alle abitazioni soprattutto durante i periodi di siccità alla ricerca di liquidi per bere. Se abitate in zone con rischio d’incontro con questi rettili, durante tali periodi, ponete nelle aree in cui solitamente si nascondono i rettili delle ciotole d’acqua, ciò li allontana dalle abitazioni. Le zone solitamente tipiche nel concedere nascondigli e tane sono le cataste di legna o di rocce, mattoni, pietre.