1/5 – Introduzione
Tutti gli animali come gli esseri umani si accoppiano ma, è doveroso fare una premessa. Ci sono taluni animali che sono più delicati di altri e fra questi ci sono i gatti. Dovete sapere che la gatta durante il periodo della gravidanza (che va dai 58 ai 63 giorni) entrerà in una fase davvero delicata e bisognerà prendersi cura di essa il più possibile. Continuando a leggere gli utili suggerimenti contenuti nei passi della seguente guida scoprirete come comportarsi quando la vostra gatta deve partorire.
2/5 Occorrente
- Gatta
3/5 – Preparare un giaciglio per la gatta
Succede spesso che il momento in cui la gatta affronta una gravidanza diventi lunatica, e fare cose strane, come nascondersi in luoghi inusuali ma comunque sicuri e appartati (sotto l’armadio, sotto le coperte o in angoli tranquilli e appartati). È consigliabile comunque preparare un riparo adatto: dovrà trattarsi di una scatola di cartone alta almeno 20 cm, nella quale avrete accuratamente sistemato dei giornali sul fondo. Basterà ritagliare con un coltello una porticina della dimensione adatta alla gatta e così la casetta sarà pronta: l’importante sarà posizionarla in un luogo silenzioso e sicuro. Una volta che la vostra gatta avrà preso confidenza con la sua nuova scatola la prediligerà come posto di riposo. Non spostatela mai dal luogo iniziale e, ricordatevi sempre di non lasciare la micia troppo isolata da voi.
4/5 – Curate la gatta
Durante la gravidanza comunque la gatta avrà la necessità di mangiare pasti abbondanti ma comunque in modo equilibrato. Seguite sempre gli utili consigli di un veterinario, soprattutto nel caso adotti comportamenti eccessivamente irrequieti. Pochi giorni prima del parto poi la micia diventerà nervosa e tenderà ad isolarsi nella sua scatola. Il parto durerà fino a 6 ore e i gattini che partorirà generalmente andranno da 1 a 3 gattini se è la prima volta, altrimenti il numero crescerà: partorirà da 3 a 5 gattini.
5/5 – Aiutate la gatta
Ricordate che la gatta incinta ha bisogno di bere molto e va spesso cambiata l’acqua, aggiungendone un po’ fresca, importante anche dopo il parto. Subito dopo la gravidanza la gatta può essere aggressiva, perché durante la gravidanza stessa produce un particolare ormone: l’ossitocina. Di solito la mamma gatta allatta i gattini spontaneamente e li accudisce in modo naturale, ma ci sono casi in cui la gatta fa morire i suoi piccoli, quindi va seguita, osservata e aiutata fin da quando si notano le mammelle più gonfie e ci si accerta che sia incinta. A volte alcune gatte soffrono di nausee, comunque in genere i segnali più comuni sono l’arrossamento dei capezzoli nella terza settimana, un rigonfiamento dell’addome e l’aumento di peso. Dopo una quindicina di giorni l’ecografia confermerà lo stato gravido della gatta.