1/5 – Introduzione

Questo tutorial semplice, utile ed interessante spiega in che modo è possibile distinguere un esemplare di tartaruga maschio da una femmina. A volte quando si compra una tartaruga si ha la curiosità di sapere se è un maschio oppure una femmina. Per riuscire a comprendere questa distinzione è fondamentale seguire passo passo questa guida. Bisogna partire da come si evincono le peculiarità generali dei sessi. Leggendo questo tutorial si possono avere alcuni utili consigli in merito a questo argomento.

2/5 – Grandezza

Bisogna sapere che generalmente le femmine sono più grandi dei maschi. Questa caratteristica però non consente un confronto vero e proprio. Il piastrone, cioè la parte del guscio che sta a contatto col terreno, ha la forma piatta per le femmine e leggermente concava nei maschi. Nel maschio la coda è più grande, robusta e appuntita rispetto a quella delle femmine. Le unghie anteriori del maschio sono più lunghe e appuntite; le femmine hanno un muso più tondeggiante ed aggraziato, i maschi più appuntito ed allungato.

3/5 – Tipologie

Queste differenze di sesso sono molto importanti per favorire l’accoppiamento ed il rito sessuale di questi animali. Ad esempio le unghie lunghe favoriscono la danza di accoppiamento; nella femmina il piastrone piatto dà la possibilità di avere più spazio per lo sviluppo delle uova. A questo punto si devono prendere in considerazione i tipi di tartarughe domestiche che sono più gettonate nelle case italiane.

4/5 – Coda e zampe

i maschi delle tartarughe di terra hanno un angolo più aperto a livello degli scuti caudali (cioè quelli che si trovano sopra la coda). Questo tipo di tartaruga ha una coda più lunga e spessa e l’apertura cloacale è più in punta. La femmina invece ha l’angolo più acuto, una coda abbastanza breve e l’apertura cloacle si trova più vicina al carapace. Per quanto riguarda le tartarughe d’acqua il maschio ha le unghie delle zampe anteriori lunghe; esse sembra che crescono troppo.

5/5 – Unghie

Le unghie vengono utilizzate nelle danze nuziali che preludono all’accoppiamento. In Italia sono due le stagioni degli amori delle testuggini; la prima è quella che va dal mese di aprile a giugno, la seconda si verifica alla fine dell’estate. Due mesi dopo l’accoppiamento vengono deposte le uova; queste ultime si schiudono generalmente dopo tre/quattro mesi. I figli nascono l’anno dopo se l’estate è stata troppo fredda. Se viene utilizzata l’incubatore bastano solo due mesi. A questo si spera che le indicazioni sono state abbastanza chiare.