1/5 – Introduzione
Il Test di Campbell proposto nel 1975 dall’etologo californiano William Campbell, viene oggi effettuato per misurare la socializzazione del cane con l’uomo. Si tratta in pratica di un fattore determinante per verificare se può diventare un animale domestico, e anche per valutare le relazioni di sottomissione o dominio del cane nei confronti dell’uomo ed in particolare dei bambini. A tale proposito, ecco una guida con alcuni pratici esempi su come effettuare il test di Campbell.
2/5 – Sottoporre il cane a test osservativi e manipolativi
Prima di iniziare va detto che il test di Campbell non è affidabile al 100%, ma fornisce soltanto un valore indicativo e deve essere eseguito sempre da un professionista. Premesso ciò, possiamo asserire che il test nello specifico consiste nel sottoporre il cane a cinque esercizi, di cui due osservativi e tre manipolativi. Rispettivamente mirano a misurare l’attrazione del cane verso l’essere umano, la capacità di seguirlo, l’accettazione del padrone, la voglia di essere dominato e se ha fiducia del padrone stesso.
3/5 – Effettuare il test nelle prime settimane di vita
Il test di Campbell consente quindi di definire tre tipi di comportamenti: il cane aggressivo, sottomesso ed indipendente. Il test in questo caso rimane fino ad oggi, il modo migliore per scegliere un cucciolo in base a ciò che ci si aspetta da lui e alla sua funzione futura all’interno della casa, specie se si hanno dei bambini piccoli che devono interagire con l’animale. Il test per fornire delle indicazioni utili in genere va effettuato quando il cucciolo ha circa 7 settimane di vita, anche se alcuni consigliano di farlo a qualsiasi età per conoscere il carattere del cane quando diventa adulto. Alcuni ricercatori ritengono poi che, se i tre test di manipolazione sono soddisfacenti, i due test di osservazione sono meno affidabili. Ad ogni modo, la durata di ogni esercizio è di 30 secondi, ovvero il tempo normale per stabilire un collegamento gerarchico durante un incontro tra cane e uomo. In questo caso il tester sia esso un professionista che il nuovo padrone, porta il cucciolo di cane in una zona isolata e sconosciuta all’animale.
4/5 – Coccolare il cane per verificare la sua reazione
A questo punto una volta scelto il luogo e senza nessun giocattolo, il cane viene coccolato con delle parole dolci e senza un tono eccessivo della voce. Adesso spiegando uno dei tanti test possibili, bisogna verificare se rovesciando il cucciolo sulla schiena e tenendolo in posizione per circa 35 secondi, ha delle reazioni palpeggiandogli nel contempo la pancia e il petto con le mani. Se il cucciolo si dimena e morde, allora il test indica che è un essere molto dominante, mentre se si dimena con molta calma allora significa che è un esemplare sottomesso.
5/5 – Chiamare il cane battendo le mani
Per quanto riguarda invece un esempio di test di Campbell di tipo osservativo, la miglior cosa da fare per massimizzare il risultato è di portarlo in una zona diversa dalla prima e quindi in un centro abitato, dopodiché ci sia allontana da lui di qualche metro. Fatto ciò, chiamandolo per nome e battendo le mani si verifica la sua reazione. In questo caso se il cane corre velocemente e con la coda dritta verso l’alto allora è un esemplare molto dominante, viceversa se la coda è basa allora è di tipo sottomesso.