1/7 – Introduzione
La tartaruga è un rettile sempre più presente nelle case come animale domestico. Ispira simpatia ed è semplice da tenere perché sono esemplari autonomi che non richiedono particolari interventi. Per tenere una tartaruga occorre somministrarle il cibo, l’acqua e farle un bagno periodicamente. Il momento giusto per il bagno è subito dopo la nascita per le piccole tartarughe e nel periodo dopo il letargo. Il guscio va idratato per evitare che questo possa spaccarsi a seguito della continua esposizione ai raggi del sole. La tartaruga è un animale che ama il sole, quindi la disidratazione è dietro l’angolo. In questa guida, ecco alcuni consigli utili su come fare correttamente il bagno ad una tartaruga.
2/7 Occorrente
- Ciotola bassa, tipo sottovaso
- Spazzolino da denti
- Acqua tiepida
3/7 – Prepara l’acqua in una bacinella
Fare il bagno ad una tartaruga prevede che voi abbiate una bacinella d’acqua apposita, ma si può utilizzare anche una ciotola grande o un sottovaso ampio. Occorre riempire la bacinella in base alla grandezza della tartaruga. Il livello dell’acqua nel recipiente deve essere tale che il rettile riesca a uscire se non ne ha voglia, bere e respirare. Non deve, quindi, superare il carapace. L’acqua deve arrivare alla linea di congiunzione tra pancia e guscio. Anche la temperatura dell’acqua non va sottovalutata: meglio se tiepida, così da non rendere traumatico il bagno all’animale.
4/7 – Comincia il bagnetto
La durata del bagno è di circa 10 – 15 minuti, da interrompere ogni volta che la tartaruga abbia voglia di uscire dalla bacinella. Il bagno ha la funzione non solo di idratare il guscio come detto in precedenza, ma anche a stimolare il metabolismo della tartaruga. L’animale è portato a muoversi in acqua e ciò non può farle che bene. Inoltre, il bagno stimola anche la diuresi e la defecazione. Per queste ragioni i veterinari consigliano di procedere al bagno in mattinata, meglio evitare le ore più calde. Ricorda di tenere la testa della tartaruga sempre fuori dall’acqua per evitare problemi agli occhi. Nel caso in cui ciò dovesse accadere, abbi la premura di rivolgerti ad un veterinario.
5/7 – Spazzola il carapace
Per eliminare i residui ostinati al di sopra del carapace, come sporco e alghe nel caso delle tartarughe d’acqua, conviene spazzolarlo con con uno spazzolino da denti, meglio se di tipo elettrico. Dato che il guscio bagnato è molto delicato quando, bisogna fare attenzione a non premere troppo. Meglio prediligere uno spazzolino con setole morbide, così che non ci sia il rischio di danneggiare il carapace. Nel periodo della muta, le squame del guscio possono cadere e una bella spazzolata aiuterà a rendere più rapido e funzionale il processo. Non bisogna insistere! Come per uno scrub femminile, è bene essere delicati e attendere che esse cadano da sole. Non fate l’errore di spazzolare anche la pelle della tartaruga perché potete causarle delle lesioni cutanee.
6/7 – Asciuga la tartaruga
Una volta terminato il bagno, la tartaruga va sciacquata per bene. È chiaro che non si devono utilizzare detergenti o saponi durante il lavaggio, tuttavia un po’ di acqua pulita per il risciacquo è molto gradita dall’animale. Abbiate sempre cura si tratti di acqua a temperatura adatta. Un risciacquo con acqua fredda potrebbe provocare anche una polmonite. L’asciugatura della tartaruga va fatta con accortezza per evitare un raffreddamento repentino. Una volta asciugata con un panno morbido apposito per lei, meglio se usa e getta, la tartaruga può essere riportata nel suo habitat naturale. Nei negozi di animali sono in vendita delle salviette per le tartarughe che renderanno più semplice l’operazione. In alternativa, utilizza un asciugamano vecchio.
7/7 Consigli
- Le tartarughe vanno osservate: un colore del guscio inconsueto può essere indice di malattia. Rivolgiti ad un veterinario!
- Attenzione a non lavare il rettile nel lavello di casa. Oltre che poco igienico per noi, infatti, la tartaruga è un animale a rischio Salmonella!