1/7 – Introduzione
Adottare e crescere un cucciolo è un impegno a tempo pieno, almeno nelle prime fasi della crescita. Il piccolo ha bisogno di guide e di educazione. È molto importante al fine di insegnargli le regole base di una sana convivenza. Deve imparare a fare i bisogni nel luogo giusto e a rispettare noi e gli oggetti di casa. E un’altra cosa fondamentale per il suo benessere è imparare a stare solo. Non è rara, negli animali, la “sindrome dell’abbandono“. Un cane che ne soffre passa il tempo in solitudine a guaire ed abbaiare. Come gestire una simile situazione quando si va a lavoro? Potrebbe essere un problema anche col vicinato. Per questa ragione daremo alcuni consigli pratici per evitare il problema.
2/7 Occorrente
- Pazienza e perseveranza nell’educazione.
- Amici o parenti stretti che possano passare qualche ora col cucciolo.
- Dog-sitter.
3/7 – Evitare di tenere il cucciolo sempre in braccio
Quando adottiamo un cucciolo dobbiamo pensare subito all’eventualità che stia da solo. È un evento inevitabile nella sua vita. Potrebbe capitare la circostanza in cui tutta la famiglia esce di casa insieme per un evento particolare. Se viviamo da soli è ancora più probabile che il cucciolo resti solo in casa. Una delle situazioni più ovvie accade quando si va a lavoro. Ogni mattina dovremo lasciare il cucciolo in solitudine per diverse ore. Come permettergli di abituarsi a questa condizione? La prima cosa da fare è non permettere al cucciolo di sviluppare un eccessivo bisogno di contatto. Evitiamo dunque di tenere il piccolo continuamente in braccio.
4/7 – Abituare il cucciolo ad una solitudine graduale
Possiamo abituare il cucciolo ad una solitudine graduale. Usciamo di frequente senza di lui, anche quando non siamo a lavoro. Passiamo 15 minuti fuori, lontano dalla sua vista. Gradualmente aumentiamo i tempi, in modo che il piccolo si abitui alla mancanza senza traumi. Abituiamolo, inoltre, a dormire solo, in un suo lettino o nella sua cuccia. Mettiamogli accanto qualcosa col nostro odore, come un vecchio maglione. Con il tempo questa routine gli permetterà di gestire la nostra assenza senza shock. L’alternativa a tutto questo è trovare qualcuno che badi a lui per conto nostro. Può essere un amico fidato, un parente stretto o un dog-sitter, denaro permettendo. Diamo loro alcune semplici istruzioni su come gestire il cucciolo in quelle ore.
5/7 – Premiare il cucciolo quando sta buono
Durante queste fasi dell’educazione il cucciolo potrebbe guaire e piagnucolare. È oggettivamente un comportamento a cui è difficile resistere. Ma non dobbiamo cedere alla tentazione di correre da lui per coccolarlo. Resistiamo per il suo stesso bene, ma ricordiamo di premiarlo quando sta buono. Il cane sa fare associazioni e collegherà il premio alla sua stessa calma. È un piccolo stratagemma per incentivare il cucciolo a seguire un comportamento piuttosto che un altro. Come premio possiamo dargli qualche croccantino o una bella dose di coccole.
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7/7 Consigli
- Quando il cane è solo ricordiamo di lasciare sempre una ciotola di acqua fresca perché possa abbeverarsi. E’ consigliabile dividere la pappa dei cuccioli in più pasti al giorno, dunque lasciamo anche una ciotola con un po’ di cibo nelle vicinanze.