1/4 – Introduzione
Le impronte rilasciate sul terreno sono facilmente identificabili, per cui si può stabilire con assoluta certezza se si tratta di quelle di esseri umani o di varie specie animali. A riguardo di questi ultimi, bisogna però conoscere il tipo di zampa e relative forme anatomiche della pianta, in modo da stabilire se si tratta di un mammifero o un rettile. Nella seguente guida, passo dopo passo, vedremo proprio come identificare le impronte di animali.
2/4 – Osservare con attenzione
Se stiamo percorrendo un sentiero pianeggiante e asciutto, sarà molto più difficile individuare delle tracce poiché anche gli animali pesanti come ad esempio i cinghiali, non riescono ad imprimere l’impronta. In questo caso, sarà più utile affidarsi all’erba schiacciata e agli escrementi animali, tenendo però in considerazione che anch’essi devono essere freschi. Se ci troviamo invece in un sentiero innevato tutto può sembrare più semplice, ma in realtà non è cosi; infatti, neve e rugiada hanno la caratteristica di mantenere le impronte fresche anche quando non lo sono. In questo caso, bisogna tener conto che gli escrementi rilasciano un’orma molto marcata, dato che il loro peso tende a sfondare il terreno. Per individuare l’impronta fresca, la si deve quindi osservare in tutti i suoi lati e le sue possibili “sbavature”, dovute allo scioglimento della neve circostante.
3/4 – Guardare la forma delle impronte
Passiamo ora all’identificazione delle impronte di animali più comuni, come ad esempio cani, gatti e volpi che lasciano orme molto simili fra loro. Queste infatti, hanno la tipica forma di cuscinetto e presentano 4 dita per ogni zampa. Per poterle comunque differenziare e capire di quale animale si tratta, bisogna prestare attenzione alla grandezza della forma e all’andatura. I gatti ad esempio presentano delle dita arrotondate poiché non lasciano traccia delle unghie, i cani invece hanno le dita allargate, mentre le volpi le mostrano parallele e con dei segni più lunghi causati dalle unghie. Se parliamo della lepre, è importante sapere che nelle sue orme possiamo notare una figura inconfondibile a forma di Y.
4/4 – Osservare le dimensioni
Per quanto riguarda l’orso, mostra tutta la sua orma poiché poggia la pianta della zampa interamente a terra, e sono sempre visibili i cuscinetti (maggiormente nelle zampe posteriori) con degli artigli affilati e lunghi a seconda dell’età. La lunghezza dell’orma posteriore di un orso bruno, va dai 22 ai 30 cm, mentre quella anteriore è di circa 12 cm, contro una larghezza di 13-17 cm per la zampa posteriore e 12-17 cm per quella anteriore. Dimensioni ed artigli, variano poi a seconda dell’età dell’orso e del tipo di alimentazione.