1/5 – Introduzione
Le cavie sono degli animali da compagnia molto delicati, ciò dovuto soprattutto alla loro sensibilità verso gli sbalzi di temperatura. Al fine di evitare eventuali malanni dovuti ad un lavaggio, successivamente all’asciugatura si potrà sistemarla per esempio dentro una scatola contenente del fieno, in modo che l’umidità presente nel suo pelo possa essere assorbita agevolmente e contemporaneamente l’animale si troverà al riparo dalle correnti d’aria. C’è da dire altresì che le cavie, essendo degli animali che apprezzano molto la pulizia, non necessitano di frequenti pulizie; tuttavia questa fase di lavaggio si rende necessaria in modo particolare quando l’animale, specialmente se a pelo lungo, si è sporcato con del cibo o con qualcosa di peggio.Questa breve guida fornirà delle brevi informazioni su come fare a lavare le nostre cavie in maniera corretta e sicura.
2/5 Occorrente
- 2 Bacinelle
- Shampoo specifico, all’avena o a ph neutro
- Asciugamano
- Phon
- Spazzola morbida
- Pettine a denti fitti
3/5 – Come pettinare la cavia
Per lavare una cavia si deve impiegare solo acqua tiepida, evitando il più possibile saponi, ma in caso di necessità se ne deve usare uno specifico per animali, e sciacquare ogni residuo, per evitare che l’animaletto possa ingerirlo. Successivamente alla fase del lavaggio, bisognerà procedere all’asciugatura ed a spazzolare il pelo della cavia con una spazzola morbida. Nel caso in cui si dovessero formare dei nodi, si potranno districarli utilizzando un pettine a denti fitti, prestando attenzione a trattenere il pelo all’attaccatura sulla cute in modo tale da evitare di tirarlo provocando fastidio o dolore al piccolo animale. Per fortuna il pelo delle cavie è abbastanza corto perché il problema non diventi mai drammatico.
4/5 – Come lavare la cavia
Prima della fase del lavaggio controllare si abbia già tutto a portata di mano e che l’ambiente circostante sia abbastanza caldo. Riempire una bacinella con dell’acqua tiepida ed immergere la cavia, fare sempre attenzione che la sua testa rimanga al di fuori dell’acqua e procedere ad una lavaggio delicato utilizzando uno shampoo specifico meglio se con ph neutro, se proprio lo sporco è notevole. Insaponarla bene specialmente intorno alla zona delle zampe e della pancia, evitando la zona della testa e facendo attenzione a tenerla ben salda per evitare, in caso fosse una di quelle che non gradiscono il trattamento, che dimenandosi possa farsi male. Ricordate che le cavie se vengono tenute in maniera scorretta rischiano di ledersi la colonna vertebrale muovendosi di scatto, quindi cercate sempre di tranquillizzarla. Adoperare un’altra bacinella per la fase del risciacquo avendo attenzione di verificare che la temperatura dell’acqua di risciacquo sia la stessa di quella usata per il lavaggio. Procedere al risciacquo accurato dell’animale ed eliminare tutti i residui lasciati dal sapone; se si utilizza un rubinetto con miscelatore si potrà agevolmente verificare la temperatura dell’acqua e mantenerla sempre costante, così come sarà di grande aiuto poter controllare il getto dell’acqua che non dovrà mai essere troppo intenso perché spaventerebbe l’animaletto che di istinto cercherebbe di divincolarsi, rischiano incidenti anche molto gravi per la sua salute.
5/5 – Come asciugare la cavia
L’ultima fase è quella dell’asciugatura accurata. Innanzitutto prendere un asciugamano e tamponare accuratamente il pelo per eliminare l’acqua in eccesso senza esercitare però pressione per non agitare l’animaletto, ed evitando di fasciarlo perché non gradirebbe. Finito questo passaggio prendere un phon, regolarlo alla potenza più bassa ed asciugare in maniera uniforme tutto il pelo, partendo dalla base, aiutandosi tenendolo sollevato con una mano. Non usate un getto troppo caldo, e assolutamente non uno freddissimo perché il sistema immunitario delle cavie non è dei più efficienti ed un raffreddore rischia di degenerare rapidamente e di cronicizzarsi, minando per sempre la salute dell’animaletto. Procedere sempre con delicatezza è l’unica via da seguire per non doversi poi pentire.