1/6 – Introduzione
Quando decidiamo di ospitare in casa un cucciolo di cane, in qualità di proprietari dobbiamo inserire sottopelle un microchip specie se ci è stato regalato e non l’abbiamo acquistato. Non si tratta di una libera scelta bensì di un obbligo di legge; infatti, in questo modo abbiamo la possibilità di aggiungere il nominativo del nostro cane all’interno dell’anagrafe canina disponibile presso il comune di residenza, e soprattutto non andiamo incontro ad una multa. In riferimento a ciò, vediamo nel dettaglio come mettere il microchip al nostro cane.
2/6 Occorrente
- Modulo
- Microchip
3/6 – Contattare il veterinario
La procedura per mettere il microchip al cane è molto semplice; infatti, è sufficiente contattare il nostro veterinario di fiducia comunicandogli la necessità di effettuare al più presto l’operazione. Premesso ciò, prima di addentrarci nel vivo dell’argomento analizzando la prassi, vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. Molti proprietari hanno la convinzione che il microchip sia soltanto un piccolo geolocalizzatore satellitare, e che dia quindi loro la possibilità di ritrovare il cane in caso di furto o smarrimento. Tale concezione è del tutto sbagliata; infatti, questo minuscolo apparecchio non è altro che un serbatoio di dati riguardanti l’animale e che con l’avvento della tecnologia ha preso il posto del vecchio e doloroso marchio a fuoco.
4/6 – Inserire il microchip con una siringa
Il microchip dal punto di vista strutturale si compone di una piccolissima capsula vitrea la cui grandezza può essere paragonata ad un chicco di riso. Il materiale con la quale è fatta è biocompatibile, il che significa che può essere messo a contatto con i tessuti connettivi dell’animale e non provocare alcun rischio d’infezione o di rigetto. All’interno di questa microcapsula è inserito un codice di 15 cifre che funge da riconoscimento del proprietario, con le indicazioni riguardanti nome, cognome e residenza. Dopo questa ulteriore ed importante premessa per quanto riguarda la procedura di posizionamento del microchip sottocutaneo, va detto che il veterinario incaricato pratica una semplice iniezione nella parte laterale del collo. Lo strumento che viene utilizzato è una siringa monouso e naturalmente sterile, e per eseguire questa operazione sono sufficienti circa due minuti. Una volta inserito il microchip, il cane diventa a tutti gli effetti di nostra proprietà, e di conseguenza non può in alcun modo essere ceduto, regalato e peggio ancora abbandonato.
5/6 – Firmare l’apposito modulo
Non appena l’operazione è stata eseguita, in qualità di proprietario del cane abbiamo l’obbligo di compilare e firmare un apposito modulo che va ritirato presso l’ufficio comunale preposto, e che va poi consegnato a mano per essere messo agli atti insieme al numero di seriale del microchip stesso. Fatto ciò, non è necessario attendere nessun tempo specifico, in quanto l’esatta compilazione del suddetto modello ed il certificato medico veterinario confermano la veridicità di quanto dichiarato. A margine di questa guida su come mettere il microchip al cane, è doveroso sottolineare che l’operazione presso un veterinario ha un suo costo, mentre se ci rivolgiamo all’Asl territoriale il servizio è del tutto gratuito. Infine va aggiunto che il mancato inserimento del microchip nei tempi previsti dalla legge (in genere due mesi) potrebbe comportare una multa di circa 80 euro ed anche maggiore a seconda della regione d’appartenenza.
6/6 Consigli
- L’inserimento del microchip è obbligatorio per legge