1/7 – Introduzione
Così come accade per gli esseri umani, anche i mammiferi come il criceto possono andare incontro a patologie da raffreddamento. Il problema non va mai sottovalutato perché nel criceto, un semplice raffreddore, può spesso evolvere in stati febbrili o polmonite. Ecco perché occorre intervenire immediatamente e con gli opportuni rimedi. In questa guida vogliamo illustrarvi come prendersi cura di un criceto raffreddato.
2/7 Occorrente
- Antibiotico
- Piastra termica riscaldante
- Ciotola
- Contagocce
- 1 cucchiaino di miele
- Latte q.b.
- Acqua q.b.
3/7 – Consultate un veterinario
La prima cosa da fare, senza indugio alcuno, è quello di portare il criceto dal veterinario. Non cercate di porre in essere dei palliativi senza prima aver sentito il parere di un esperto che sarà senza dubbio in grado di diagnosticare l’esatta patologia da raffreddamento, impartendo al piccolo animale la cura più adatta. Tale cura, nella maggior parte dei casi, consisterà nella somministrazione di un antibiotico. Vediamo ora come occorre comportarsi dopo che il criceto raffreddato abbia ricevuto la prima cura antibiotica.
4/7 – Predisponete un ambiente caldo e asciutto
Se il vostro criceto starnutisce, ha il nasino che cola, gli occhi acquosi ed appare inappetente, questi sono senza dubbio i primi sintomi della sindrome da raffreddamento. Se il raffreddore si manifesta (come in effetti accade nella maggior parte dei casi) durante il periodo del freddo invernale, potreste pensare a collocare sotto alla sua gabbia una speciale piastra elettrica che sarà in grado di tenere il suo ambiente caldo. Dovrete inoltre assicurarvi che la gabbia dell’animale raffreddato sia posta in una zona riparata della casa e senza la presenza di umidità.
5/7 – Somministrate un antibiotico
Dopo aver approntato adeguatamente il suo habitat, dovrete poi somministrare al criceto l’antibiotico consigliato dal veterinario. Questo, di solito, va dato all’animale una volta al giorno. La cosa importante è che l’antibiotico va somministrato sempre alla stessa ora. Qualora notaste dei miglioramenti di salute nel criceto, non smettete di dare l’antibiotico, ma continuate il trattamento almeno tre, quattro giorni dopo la completa remissione dei sintomi. In ogni modo, al di là di questa indicazione generale, attenetevi sempre scrupolosamente ai consigli del veterinario su modi e tempi di somministrazione del medicinale.
6/7 – Preparate un composto con latte, acqua e miele
Durante il periodo della malattia, accompagnate la somministrazione dell’antibiotico con un preparato fai da te: versate dentro una ciotola un po’ di latte caldo e un cucchiaino di miele. Diluite il tutto con un po’ di acqua, fino ad ottenere una sostanza liquida. Date da bere al vostro criceto, aiutandovi magari con un contagocce all’interno del quale verserete un po’ del prodotto. Anche in questo caso, tuttavia, chiedete consiglio ad un veterinario. Durante il periodo della convalescenza, infine, non collocate mai la gabbia del criceto a contatto con porte o finestre ed evitate assolutamente qualsiasi tipo di contatto dell’animale con l’acqua ( è molto dannoso fare il bagno al criceto). Il raffreddore nel criceto, se curato adeguatamente e ricorrendo ai corretti medicinali, è una patologia che si risolve nel giro di 6-7 giorni.
7/7 Consigli
- Prima di intraprendere qualsiasi tipo di cura per un criceto raffreddato, chiedete sempre consiglio ad un veterinario