1/6 – Introduzione

Il canarino è un uccello canoro e può imparare a ripetere delle brevi melodie che gli si fanno sentire. Come tutti i volatili, i canarini vanno alloggiati in una gabbia che deve essere molto accogliente: infatti le sue dimensioni devono essere di almeno 1 metro per la lunghezza, 40 cm per la larghezza e 45 cm per l’altezza. Naturalmente, è scontato dire che la gabbia deve essere tenuta ben pulita sia per il benessere dell’uccellino (infatti il canarino potrebbe contrarre delle problematiche), che per le persone che se ne prendono cura. A seguire vedremo alcuni punti su come pulire la gabbia.

2/6 Occorrente

  • Una spugnetta
  • disinfettante
  • gabbietta

3/6 – Introduzione alla pulizia

Per mantenere i nostri pennuti amici in perfetta salute ed allegri, bisogna effettuare giornalmente una scrupolosa pulizia della gabbietta, che prevede la pulizia dell’abbeveratoio e il ricambio dell’acqua pulita, la pulizia degli escrementi e delle ciotole del cibo. Vediamo ora come procedere nel dettaglio: cosa importantissima è cercare di evitare per quanto possibile che i canarini possano venire a diretto contatto con i loro escrementi. Se ne avete la possibilità, per facilitare la pulizia, è preferibile che acquistiate un’altra gabbia in modo da trasferire i canarini.

4/6 – Tipologie di gabbie

Quando la gabbia ha il fondo aperto e dispone di un cassettino estraibile, basterà estrarre questo e lavarlo dopo aver gettato la sporcizia accumulatasi sopra e poi pulire con la solita spugnetta il bordo rialzato di plastica “fisso”. Bisogna prestare molta attenzione all’effettuare questa manovra: infatti molto spesso capita che gli uccellini o, per paura e legittima difesa, becchino chi si sta occupando della pulizia, oppure, peggio ancora, trovino un varco per volare via, fuori dalla gabbia, mossi da eccessiva paura. Quando invece il fondo della gabbia è fisso, molto lentamente bisognerà inserire una spugnetta e detergere il fondo senza spaventare i pennuti.

5/6 – Pulizia degli accessori

Passare poi a pulire nello stesso modo i posatoi e la mangiatoie; che almeno una volta al mese andranno rimossi completamente dalla gabbia, lavati con un disinfettante, asciugati e rimessi in loco. Riguardo ai beverini vanno puliti come fate con i vostri bicchieri ogni giorno: voi berreste acqua sporca? Ecco neppure loro. Terminata la pulizia è arrivato il momento di disporre qualcosa sul fondo della gabbia: benché molti consiglino di usare la sabbia apposita, questa pur assorbendo molto bene gli escrementi, quando i vostri pennuti faranno il bagno potrebbe assumere un odore poco piacevole oltre al fatto che se ne userebbe moltissima per cambiarla ogni giorno.

6/6 – Lavaggio della gabbia

Per migliorare lo stato igienico della gabbietta occorre innanzitutto detergerla con acqua e sapone disinfettante; dopo un accurato lavaggio generale, l’ideale sarebbe strofinare le aree più nascoste con uno spazzolino al fine di rimuovere lo anche lo sporco più ostinato; dopo di che la gabbia va asciugata con accuratezza. Una volta effettuata questa pulizia, per cercare di mantenere il più a lungo possibile la gabbia in buone condizioni igieniche, si può optare per un foglio di giornale unito a sabbia sul fondo della gabbietta: in questo modo il canarino passerà il suo tempo allietandosi a giocare nella sabbia, e al tempo stesso il giornale faciliterà il compito di assorbire le varie deiezioni e quindi mantenere più pulita la gabbia. Inoltre, come già detto precedentemente, questo processo eviterà il diretto contatto tra uccelli e le proprie defecazioni, possibile veicolo di trasmissione di germi e batteri.