1/5 – Introduzione

I serpenti sono predatori formidabili ed estremamente evoluti. Pur essendo privi di arti, palpebre e orecchi esterni, si muovono agevolmente e riescono ad individuare le prede grazie a un sofisticato sistema sensoriale. Come per tutti gli esseri viventi, anche tra i serpenti si ha una distinzione di sesso, quindi per sapere come riconoscere un serpente maschio da una femmina, ecco una guida dettagliata.

2/5 Occorrente

  • Sonda

3/5 – Inserire il serpente in un sacchetto

Prima di utilizzare la sonda o visionarli, è importante conoscere le differenti strutture: diciamo che i serpenti maschi hanno una coppia di organi sessuali che sono chiamati emipeni, ossia dei piccoli organi erettili che gli permettono di inseminare la femmina. Ogni emipene è situato all’interno della propria guaina tubolare o cavità, che si trova sotto e dentro la coda. Questa cavità tubolare scorre dalla bocca e si estende verso la fine della coda con una forma simile a circa dodici scalini. Per ottenere il risultato in modo rapido e sicuro, il serpente va inserito in un sacchetto e all’estremità si lascia fuoriuscire solo la coda.

4/5 – Utilizzare una sonda

Le femmine, a differenza dei maschi, hanno invece due cavità tubolari all’interno della sezione ventrale della loro coda che però non contengono organi sessuali. A causa di queste differenze tra i due sessi, l’uso di una sonda serve per misurare la profondità. L’utilizzo di una sonda, non comporta nessuna reazione particolare da parte del serpente per cui l’operazione può avvenire in modo semplice, ma ovviamente deve essere eseguita da un esperto veterinario. Grazie a questo strumento è dunque possibile analizzare l’apparato riproduttivo e vedere se il serpente e maschio oppure femmina, e magari in quest’ultimo caso se gravida, riuscire anche a visualizzare gli embrioni o le uova prone per la schiusa.

5/5 – Esaminare la coda

Il metodo per riconoscere il sesso di un serpente con l’esame visivo della zona della coda consiste invece nel tenerlo in posizione orizzontale di fronte a noi ed esaminare l’area. Se si tratta di una femmina, la coda è di forma conica e si distanzia dalla zona anale in modo uniforme e spesso piuttosto netto. In un maschio invece, si può notare un leggero rigonfiamento a circa venti centimetri dalla cavità anale che sta ad indicare la presenza di emipeni e che quindi fuga ogni dubbio sul sesso del serpente in esame. Seguendo queste utili e semplici mosse, riusciremo dunque in pochissimo tempo a diventare dei veri e propri esperti di serpenti, e magari se ne abbiamo già maschio o femmina, ne possiamo acquistare un altro per tentare anche la riproduzione.