1/5 – Introduzione

La malmignatta è uno dei pochi ragni velenosi presenti sul territorio italiano. Il suo nome scientifico è Latrodectus tredecimguttatus, ed è un aracnide della famiglia dei Terididi. È conosciuto anche come “vedova nera mediterranea”, in quanto parente della ben più pericolosa vedova nera americana (Latrodectus mactans). Questo tipo di ragno è denominato “vedova nera” per l’abitudine degli esemplari femmina di cibarsi dei maschi al termine dell’accoppiamento. La malmignatta è diffusa nel centro e nel sud dell’Italia, in particolare in Puglia, Sardegna e nelle regioni tirreniche (Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia). Oltre all’Italia, è presente in altre zone dell’Europa meridionale e in Cina. Vediamo in questa guida come Riconoscere La malmignatta.

2/5 – Descrizione

La malmignatta è un ragno dall’aspetto peculiare. Presenta un cefalotorace piccolo, seguito da un addome grosso e nero, dall’aspetto di un globo, che termina con una forma leggermente appuntita. Ha gambe nere e sottili, mediamente lunghe. Ciò che la rende facilmente identificabile sono le 13 macchie rosse presenti sul corpo (di qui la denominazione tredecimguttatus). Nel caso di soggetti molto giovani, queste chiazze sono di colore più sbiadito. La femmina è generalmente più grande del maschio, e la lunghezza del suo corpo varia dagli 8 ai 15 millimetri. I maschi invece possono essere fino a tre volte più piccoli e di colore nero.

3/5 – Habitat

La malmignatta tesse solitamente le sue ragnatele sul terreno, tra le pietre e a ridosso di muretti o tronchi di legno. Se ci si trova ad esempio a camminare in un prato, si potrebbe individuare un esemplare di questo aracnide fra i sassi o in punti di depressione del terreno. Anche se prediligono ambienti aridi e assolati, questi ragni possono nidificare anche negli anfratti di fienili, stalle, o altri ambienti di campagna appartati. Le sue tele hanno un disegno irregolare ma sono molto resistenti. Con queste la malmignatta riesce ad imprigionare insetti, di cui si ciba dopo aver iniettato loro una dose del suo potente veleno.

4/5 – Rapporti con l’uomo

La malmignatta è un ragno sedentario e schivo, e generalmente attacca l’uomo soltanto se si sente minacciato. Il rischio di essere morsi si presenta quindi solo se si viene a contatto, seppur involontariamente, con questo aracnide. Il veleno della femmina della malmignatta è di tipo neuro-tossico ed agisce sul sistema nervoso passando attraverso il sistema linfatico. Sebbene si tratti di un veleno molto forte, la sua efficacia dipende dalla massa corporea e dalle condizioni di salute della persona colpita. Ad essere maggiormente a rischio sono i bambini, per i quali il morso può risultare letale. Sono esposti a maggiori complicazioni anche gli anziani, le persone con sistema immunitario indebolito e gli allergici, che rischiano lo shock anafilattico. In un soggetto adulto sano invece, il morso della malmignatta ha raramente causato la morte.

5/5 – Il morso

Non è facile individuare subito il morso di questo ragno, in quanto inizialmente è indolore e non lascia nell’immediato un segno evidente. I primi sintomi, che si manifestano dopo circa 15 minuti, sono dolori addominali, nausea, vomito, sudori freddi, rigidità degli arti e cefalea. Entro le prime 3 ore possono comparire ulteriori complicazioni come difficoltà respiratorie e problemi cardiaci. Nel caso si venga morsi da questo ragno, è bene recarsi immediatamente al pronto soccorso per bloccare i sintomi dell’avvelenamento. Se curati, solitamente questi ultimi si attenuano dopo le prime 36 ore dal morso.