1/5 – Introduzione
Il bouledogue francese appartiene al gruppo dei molossoidi di taglia piccola, nato dall’incrocio tra il Toy Bulldog (cane di origine inglese dalla struttura più leggera, utilizzato per la caccia ai topi) e il Terrier Boule (cane francese) intorno alla seconda metà dell’Ottocento. Il suo audace temperamento colpì molto l’aristocrazia, che lo trasformò da cane da lavoro a cane da salotto. Da allora costituisce una razza molto apprezzata in tutta Europa. Vediamo come riconoscere un Bouledogue francese di razza.
2/5 – Fisionomia
Lo standard di razza lo descrive come un cane di taglia medio-piccola, di peso compreso tra gli 8 e i 14 kg, con un altezza al garrese di circa 30 cm. La testa è di forma quadrata, larga e ben piazzata sulle spalle, occhi grandi ed espressivi, tartufo largo e corto, di colore necessariamente nero. Caratteristica di questa razza sono le orecchie, portate “a pipistrello”, diritte, con base larga e punta arrotondata. Il tronco è possente, con petto largo e forte e muscolatura ben evidente, soprattutto a livello degli arti posteriori. Gli arti sono abbastanza corti, con ossatura robusta, e la coda è corta.
3/5 – Pelo
Il pelo è corto e ugualmente distribuito e folto. Le colorazioni ammesse dallo standard sono: fulvo (di tutte le tonalità); bringé, cioè fulvo uniforme o fulvo striato, con macchie limitate; caille, ovvero bianco predominante con macchie fulve, striate o no, limitate solitamente alla testa.
4/5 – Carattere
Per quanto riguarda il carattere, è un cane con una spiccata personalità ed intelligenza. Ottimo cane da compagnia, sta bene con i bambini (attenti però alle “tirate d’orecchie”) e con altri suoi simili, verso cui difficilmente manifesta aggressività. Cane che ama molto giocare, molto attivo, che si adatta alla vita di appartamento ma necessita di poter uscire frequentemente. È estremamente protettivo verso il padrone e la famiglia, e nonostante la piccola stazza, sa farsi valere anche nei confronti di cani di taglia grande.
5/5 – Problemi
Data la sua conformazione, come tutti i molossoidi, può sviluppare difficoltà respiratorie legate alla conformazione del tartufo e alla trachea stretta, che lo fanno soffrire soprattutto nei mesi estivi, data la scarsa capacità anatomica di dissipare calore. Esso è predisposto verso alcune patologie, quali anemia, problemi alla tiroide, disturbi digestivi, problemi all’occhio. Data inoltre la “sproporzione” della testa, va incontro facilmente a problemi durante il parto, perché la testa del cucciolo passa con difficoltà attraverso il canale del parto.