1/7 – Introduzione
Mentre l’umanità fa passi da gigante verso un mondo sempre più tecnologico, le persone sembrano riscoprire gli aspetti più semplici come l’agricoltura, la natura e gli alimenti genuini. Possedere delle uova fresche e di qualità rappresenta, al giorno d’oggi, una qualcosa alla portata di tutti. È sufficiente avere a disposizione gli strumenti appositi, oltre a possedere alcune conoscenze indispensabili sull’anatomia degli uccelli ed un po’ di buona volontà. Di fatto, in questi ultimi anni alcune persone hanno deciso di dedicare il loro tempo libero all’allevamento di galline, delle oche o di altre specie di uccelli. I più diffusi sono, comunque, gli allevamenti di galline (e, naturalmente, anche dei galli). Una volta che queste hanno deposto le uova, si deve tentare di individuare una chioccia, per poi riempire un nido di uova fecondate. Il resto lo dovrà fare la chioccia. Per comprendere maggiormente le modalità su come riconoscere un uovo fecondato da uno non fecondato, è necessario effettuare la cosiddetta speratura. Quest’operazione è necessaria anche per chi cerca di allevare altri generi di uccelli, di varie dimensioni, dai canarini agli struzzi. Ecco, quindi, una guida utile per comprendere come riconoscere un uovo fecondato.
2/7 Occorrente
- uno sperauovo (o, in alternativa, una scatola con una luce dentro e un foro circolare sopra)
- per le uova di dimensioni più piccole si può usare una penna (torcia) sperauovo
3/7 – Per fare la speratura si portano le uova in una stanza non illuminata, usando strumenti appositi
Eseguire la speratura non è assolutamente un’operazione complicata da praticare. È sufficiente portare le uova in una stanza non illuminata, per poi utilizzare un’attrezzatura specifica per la speratura. Questa consta, solitamente, in una scatola con piazzata una lampadina. Per comprendere se un uovo è fecondato oppure no, può essere utilizzata anche una torcia o una penna per la speratura, reperibili senza alcun problema in commercio.
4/7 – Occorre mettere l’uovo alla luce, ed agire diversamente se è già stato fecondato o meno
La domanda che viene da porsi è come occorre procedere. Possiamo stabilire che tutto risulta essere particolarmente semplice. Per prima cosa, è sufficiente sistemare l’uovo alla luce. Nel caso in cui l’uovo non dovesse essere stato fecondato in precedenza, il suo interno dovrebbe essere abbastanza chiaro, e si dovrebbe riscontrare qualche difficoltà a distinguere anche le singole parti dell’uovo. Se, invece, l’uovo è stato fecondato, la luce dello sperauovo mostrerà un punto maggiormente scuro al suo interno, il quale si muoverà se verrà mosso anche il guscio. Mediante l’ausilio della speratura, non è possibile notare se l’embrione fecondato è vivo oppure morto. Un uovo fecondato che contiene un embrione morto rivelerà, ai successivi controlli, una mancanza di sviluppo.
5/7 – Un uovo che non è stato fecondato può essere rimosso dal nido o dall’incubatrice
Osservando attentamente attraverso il guscio dell’uovo, si potranno notare, addirittura, i vasi di sangue. Soltanto di rado, è anche possibile osservare il cuore che pulsa. A seconda dei giorni di cova, l’interno dell’uovo potrebbe cambiare il colore e la sua consistenza. Generalmente, una volta verificato che un uovo non è stato fecondato, dovrà essere rimosso dal suo nido oppure dall’incubatrice. Per essere sicuri di non rinunciare ad un uovo fecondato, è fondamentale aspettare il settimo giorno. Questo termine, tuttavia, varia a seconda delle dimensioni dell’uovo ed al tipo di uccello che l’ha deposto.
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7/7 Consigli
- la speratura deve essere fatta a circa 7 o 10 giorni dalla deposizione
- cercate di non manipolare troppo le uova