1/4 – Introduzione

Saper riconoscere una pulce è davvero importante, anche se uno non vorrebbe mai incontrarle. Purtroppo, loro amano particolarmente “fare amicizia” con i vostri amici a quattro zampe, e allora vi ritroverete tutti insieme appassionatamente senza averlo voluto. Tuttavia, migliori condizioni igieniche hanno reso le pulci sempre più rare, ma fino a pochi decenni fa erano talmente diffuse nelle nazioni più civili che se ne parlava persino nei romanzi. La pulce dell’uomo, chiamata Pulex irritans Linnaeus, è particolarmente molesta per i movimenti delle sue zampette sulla cute, che provocano arrossamenti cutanei e pruriti nell’ospite, allergia e persino anemia. Le pulci, però, possono anche essere vettori di virus zoopatogeni e di batteri: in particolare, nei paesi caldi, è presente una specie che trasmette la peste bubbonica. In questa guida, vi spiegherò come riconoscere una pulce.

2/4 – Caratteristiche fisiche delle pulci

Le pulci, spesso erroneamente confuse con i pidocchi, sono diverse da qualsiasi altro tipo di insetto. Anzitutto, va detto che tutte le varie specie di pulci sono attere (tanto che un tempo con il nome di atteri, si indicava l’intero ordine) e posseggono un apparato boccale pungente e succhiatore, dotato di un rostro tubuliforme. Proseguendo nella descrizione delle parti che la compongono, bisogna anche puntualizzare che questo rostro è sottile ed è munito di acute appendici estroflettibili, foggiate a lancetta.

3/4 – Conformazione dell’addome

Le antenne sono corte, triarticolate, mentre i suoi occhi sono grandi. Il protorace è articolato al capo in modo tale che formi un blocco unico e, a volte, presenta una robusta corona di spine che ne orlano il bordo posteriore. Inoltre, presenta una struttura complessivamente solida. L’addome è alto e lateralmente compresso con profilo superiore diritto ed inferiore largamente arcuato. Gli sterniti ed i tergini appaiono imbricati, cioè largamente sovrapposti in corrispondenza della loro articolazione ai lati del corpo.

4/4 – Stato larvale

Le zampe sono sempre robuste, in particolare quelle dietro sono sviluppate per consentirle di compiere salti notevoli, sfruttando i suoi particolari muscoli quasi come delle molle. La “stagione delle pulci” è l’estate o l’inizio dell’autunno; l’inverno lo passano allo stato larvale, e la loro sopravvivenza è legata ad una temperatura mite. Esse non succhiano il sangue in modo diretto, bensì si nutrono delle feci di pulci adulte, o frammenti di pelle, pelo o piume, fino alla trasformazione della pupa ad adulto, che avviene in un bozzolo setoso.

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