1/6 – Introduzione

Quando siamo intenzionati ad adottare un cucciolo in casa nostra, dobbiamo saper individuare il momento giusto per farlo. I cuccioli hanno un limite di età prima del quale è sconsigliato separarli dalla madre, poiché proprio come i bambini, dipendono in tutto e per tutto da essa: cibo, calore, cure e amore. In secondo luogo, è proprio nei primi mesi di vita che apprendono importante regole nella socializzazione, specie con i fratelli. Il periodo dello sviluppo del cucciolo ha una importanza fondamentale nella formazione del comportamento, del carattere e delle attitudini in età adulta.
Nei primissimi mesi di vita le “informazioni” che giungono dall’ambiente condizioneranno l’intera vita del cane. In questa guida spiegheremo come separare i cuccioli dalla madre.

2/6 – I primi passi

L’età ideale consigliata anche dai veterinari, si aggira tra le 6 e le 8 settimane. Anche se già dalla terza settimana di vita è opportuno abituare il cucciolo alla presenza umana, aumentando in modo graduale la loro interazione con le persone, e sopratutto gli altri cani eventualmente presenti in casa. L’approccio iniziale dovrà essere graduale ma costante, abituando ogni cucciolo ad un’interazione positiva con la gente; ad esempio serve abituarlo sempre di più a non vedere fisicamente la madre, magari tenendo con lui una coperta o qualcosa con l’odore della mamma ed in generale della cuccia. Ad ogni modo, più il cucciolo sta con la madre, più c’è la possibilità che maturi in modo equilibrato e che impari da lei a rapportarsi in modo corretto con gli altri cani.
Il cucciolo dalla madre impara moltissime cose come l’inibizione al morso e alcuni autocontrolli come sporcare nel posto giusto ecc..
Ma lo step più importante è senza dubbio quello della simulazione di lotta con i fratelli. Qui il cucciolo impara a dosare il morso e distinguerlo tra quello di offesa e quello di gioco. Lasciategli sempre quindi la possibilità di interagire con i suoi simili, o comunque lasciandogli un gioco a disposizione.

3/6 – La scelta del cucciolo

Quando andiamo a vedere la cucciolata, la prima cosa da fare è individuare o cercare di farlo almeno, il carattere del nostro futuro eterno amico. Non serve valutare infatti solamente l’aspetto estetico che pure è importante, ma anche la parte caratteriale. Per cercare di capirlo, basta prendere il cucciolo e capovolgerlo delicatamente ma decisamente sulla schiena. Se cercherà di ribellarsi probabilmente sarà un carattere forte (nei maschi i così detti capi alfa), mentre se rimarrà docile, sarà più facilmente malleabile. Starà poi a noi trarne le dovute deduzioni in merito.

4/6 – Lo svezzamento

Le 6 e le 8 settimane corrisponde anche al periodo dello svezzamento. Per questo motivo bisognerà inserire gradualmente del cibo solido alternandolo alle poppate con la madre. Questo gli permetterà una crescita salutare, e sarà d’aiuto anche alla madre per consentire la graduale riduzione della produzione di latte dalle ghiandole mammarie. In commercio ci sono dei croccantini ad hoc per i cuccioli identificati con la sigla Puppy, che genericamente vanno dati al cane fino ai 8-10 mesi di vita. Basilare è il ridurre via via il bilanciamento tra un cibo puppy e uno da adulto, a favore di quest’ultimo ovviamente. Mai cambiare radicalmente da un giorno all’altro l’alimentazione, ma essere sempre graduali, come in tutte le cose.

5/6 – La prima notte

Il distacco precoce dalla madre può portare a conseguenze negative sanitarie e comportamentali. Ansia da separazione, diminuzione delle capacità di apprendimento, scarso accrescimento, cattive condizioni fisiche e aumento della suscettibilità alle malattie sono solo alcuni esempi delle conseguenze più comuni derivate da un distacco brusco in età precoce. Ecco perché vanno sempre consigliati di separare definitivamente non prima dei 2 – 3 mesi di vita. Quando il nostro nuovo amico arriva nella nuova casa, và sempre accompagnato da un qualcosa con l’odore della sua precedente casa e/o cuccia. Ad esempio una coperta o il suo gioco preferito saranno perfetti per lo scopo che ci prefiggiamo. Sarà inevitabile, specie nei soggetti più remissivi, di piangere o guaire dalla disperazione. Bisogna farsi forza, ma mai compatire immediatamente il cucciolo, perché assocerà immediatamente il pianto alle nostre attenzioni, mentre dovrebbe essere l’esatto contrario.

6/6 – L’individuazione del padrone

Una volta il cane sarà stato adottato all’età giusta, il ruolo della madre verrà completamente sostituito da quello del padrone. Passata una fase iniziale di adattamento, in cui potrà percepire la mancanza materna e in cui avrà un elevato bisogno di attenzioni da parte del proprietario, supererà il distacco e inizierà a creare un forte legame affettivo che durerà tutta la vita. Per far si che il cucciolo individui la sua guida nel padrone, secondo i nostri desideri vanno seguite alcune semplici regole. I comandi del padrone vanno eseguiti sempre e senza tentennamenti. Il NO! Deve essere secco e deciso senza ripensamenti, se ad esempio si avvicina al nostro divano più prezioso. Deve essere sempre la stessa persona a fornirgli il cibo, e gli altri componenti della famiglia non devono mai cedere alle lusinghe che proverà ad avere. A volte sarà anche necessario mentre mangia toglierli la ciotola per qualche istante, riproponedogliela dopo qualche minuto. Le direttive devono andare sempre nella stessa direzione, anche se è ovviamente difficile resistere ai tentativi di carezze che ci darà.