1/6 – Introduzione
Con l’arrivo delle stagioni calde, primavera e soprattutto estate, è possibile trovarsi di fronte a piccoli esemplari di volatili, probabilmente caduti dal loro nido, che necessitano di aiuto. Riuscendo a mettere da parte l’indifferenza, possiamo imparare come sia semplice e veloce mettere in atto una serie di mosse che potrebbero sfamare salvare la vita di un piccolo uccellino, senza che queste interferiscano o ritardino eccessivamente le attività quotidiane che ci stavamo cingendo a svolgere.
2/6 Occorrente
- Guanti da giardino
- Siringa mono-uso graduata
- Mangime per volatili
- Insetti, larve, bruchi o vermi
3/6 – Individuare il nido
Prima di tutto è sempre consigliabile cercare il nido dal quale è caduto il volatile: nella maggior parte dei casi non è distante dal luogo del ritrovamento. Anche se nella maggior parte dei casi pensiamo subito ad un albero, non è da escludere che il nido si nasconda in qualche cespuglio o direttamente sul terreno in una zona con erba alta. Le cure migliori è risaputo siano quelle della propria mamma, anche per questi esemplari questo concetto non cambia e, nel caso venisse facilmente reperito il nido, si dovrebbe adagiare delicatamente il corpo dell’uccellino al suo interno.
4/6 – Osservare il becco
Quale cibo somministrare? Semplice, per capire quale boccone può essere più o meno appetibile e specifico per quella specie, bisogna prestare attenzione al becco infatti, a seconda del tipo di questo, gli uccelli si dividono in due grandi categorie: gli insettivori che si nutrono di insetti; i granivori (con becco tozzo e robusto, come il passero) che prediligono grani e semi.
Questa distinzione è utile soprattutto se si considera il ritrovamento di un esemplare di età media o avanzata. Qualora l’uccellino sia palesemente in tenera età, può essere nutrito in entrambi i casi con insetti, vermi, bruchi e larve poiché questi conferiscono un grande apporto proteico di alto valore biologico che si adatta alle esigenze di tutte le specie.
5/6 – Somministrare degli omogeneizzati con una siringa in caso di piccolo senza piume
Per quanto riguarda la tempistica della nutrizione si possono adottare dei consigli semplici e immediati. Se si deve nutrire un piccolo senza piume bisogna cominciare appena fa giorno e smettere con l’arrivo della notte. Può essere utile usare omogeneizzati di carne o camole del miele tritate somministrate con una siringa. Non usare mai bigattini, per nessuna ragione, questi infatti restano vivi e provocano danni irreversibili allo stomaco e all’intestino dei piccoli uccelli.
6/6 – Mettere del cibo e dell’acqua nel nido nel caso di uccello più grande
Infine va ricordato che non tutti gli esemplari necessitano di aiuto totale. Potrebbe capitare di trovarsi di fronte ad un uccellino più grande parzialmente autosufficiente. In questo caso è possibile mettere nel nido provvisorio che ospita lo sventurato animale del cibo e dell’acqua, molto probabilmente cercherà di beccare da solo. Se il vostro uccellino mostra segni di inappetenza contattate immediatamente un veterinario: a volte questa è l’unica scelta possibile che deve essere dettata dal buon senso per evitare che un eccesso di amore e inutile perseveranza si trasformino in una tragica fatalità.