1/9 – Introduzione
È sempre un momento speciale la nascita di una nuova vita, quando i vostri pesci depongono le uova e queste vengono fecondate potrete ammirare le varie fasi del suo sviluppo da molto vicino. Una volta che le uova si saranno schiuse inizierà la fase larvale dei piccoli nati e dopo di essa avrete dei piccoli avannotti da poter crescere. Far sopravvivere gli avannotti è la fase più difficile che dovrete affrontare in quanto dopo qualche giorno purtroppo potrebbero perire. Il problema riguarda soprattutto le specie più piccole che hanno bisogno di cure particolari. In questa guida vedremo come potrete riuscire a svezzare i vostri avannotti.
2/9 Occorrente
- una nuova vaschetta
- polistirolo
- semi di riso
- microvermi
- uova di artemia
- uova di zanzara
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Alla nascita, la prima cosa da fare è separarli dagli avanotti adulti e dai genitori, predisponendo una nuova vaschetta ossigenata, con filtri a bassa potenza affinche non aspirino i piccoli pesci. Collocate la vaschetta in una angolo tranquillo e poco rumoroso, evitando che sia sottoposta a sbalzi di temperatura. Per i primi giorni i piccoli non hanno bisogno di nutrirsi perché assorbono gli elementi nutritivi dal sacco vitellino.
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Poiché le specie piu piccole potrebbero morire di fame data la loro incapacità di assimilare il mangime che tenterete di dargli, bisognerà preparare per loro un menù specifico con degli infusori faidate. Per creare questi infusori prendete un piccolo pannello di polistirolo e praticate su di questo un foro quadrato che abbia all’incirca le dimensioni di 10 o 15 centimetri per lato. Sul foro inserite una rete a trama fittissima sulla quale seminare del riso che potrete procurarvi presso un qualsiasi consorzio agrario. Quindi ponete il polistirolo a galleggiare su un’altra vaschetta, illuminando con una lampada che aiuterà la germinazione del riso.
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Dopo alcuni giorni i germogli di riso saranno pronti e l’infusore faidate potrà essere usato. Ponetelo nell’acquario degli avannotti più volte al giorno in modo che i piccoli possano nutrirsi. Ricordate però che in questo modo l’acqua si sporcherà, cambiatela ogni due giorni. In questo modo potrete nutrire i piccoli pesci per circa un mese; in questo periodo i germogli di riso potrebbero crescere, è consigliabile perciò tagliarli con una forbicina.
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Dopo un mese gli avannotti saranno cresciuti, ma non saranno ancora in grado di nutrirsi con i classici mangimi, quindi dovrete provvedere cambiando il loro menù. I piccoli potranno cominciare a gustare i microvermi. La preparazione di questo pasto necessita di circa una settimana, quindi dovrete cominciare un po’ prima che i vostri pesciolini abbiano compiuto un mese. Per favorire la proliferazione dei microvermi dovrete procurarvi un vasetto di vetro e una spugna.
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Tagliate la spugna in modo che possa essere il coperchio del vostro vasetto, in modo che aderisca bene all’apertura. Ponete nel vasetto lievito di birra e fiocchi d’avena, ammorbiditi precedentemente in un po’ di latte e chiudete con la spugnetta. Ripetete l’operazione di immersione nel latte ogni sera. Dopo circa una settimana noterete finalmente dei piccolo vermi bianchi sulle pareti del vaso, raccoglieteli ogni giorno con un cotton fioc e offriteli ai vostri avannotti.
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Insieme ai microvermi somministrate agli avannotti delle larve di artemia (crostaceo marino) che potrete procurarvi nei negozi di acquariofilia. Per far schidere le uova che vi fornirà il negozio prendete un recipiente alto e stretto, ponete una pietra porosa sul fondo e versate dell’ acqua salata nel recipiente (30g di sale per litro). Inserite le uova nella soluzione e dopo pochi giorni avrete le larve per i vostri avannotti.
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Se volete variare ancora un po’ il menù dei vostri pesciolini c’è un’ altra pietanza che potrete offrire loro: larve di zanzara. Per procurarvele vi basterà mettere una bacinella d’acqua in giardino durante la stagione calda e il giorno seguente sulla superficie dell’acqua troverete le uova dell’ insetto che non vi dispiacerà sacrificare. Raccoglietele con un setaccio molto fine e ponetele nell’acquario dove si schiuderanno da sole dando origine alle larve.