1/6 – Introduzione

Il procione, pur essendo un mammifero, non è assolutamente da considerare come un cane o un gatto. Innanzitutto c’è da sapere che si tratta di un animale appartenente a una specie protetta, per cui è vietata sia la cattura che la detenzione anche perché hanno denti ed artigli molto affilati che potrebbero procurare delle serie ferite agli essere umani. Tuttavia, alcuni animali potrebbero aver bisogno di una riabilitazione in seguito a delle lesioni permanenti che impediscono loro di sopravvivere autonomamente in natura. Strutture di riabilitazione della fauna selvatica o educatori possono richiedere permessi speciali che consentono loro di fornire l’assistenza necessaria a questi animali per il resto della loro vita. Ecco come tenere un procione come animale domestico.

2/6 Occorrente

  • Procione

3/6 – Trovare un veterinario competente

La prima cosa da fare è senz’altro trovare un veterinario competente che sia disposto a trattare con un procione. Anche se è legale tenerne uno a casa, questi non sono comunque ben accetti presso molti veterinari, a causa dell’indole aggressiva dell’animale. Occorre fare le vaccinazioni di base contro la rabbia e il cimurro, ma tenete conto che, anche se il vostro animale domestico è vaccinato, vi sarà confiscato se arrecherà del male a qualcuno.

4/6 – Abituarsi alle sue strane abitudini e al letargo

Un tempo questo animale viveva solo in America e soltanto nel Novecento venne introdotto in Europa, in particolare in Germania e nei paesi dell’est. Essendo onnivoro, il procione mangia frutta in quantità, ma anche uccelli, pesci, granchi, molluschi e si ciba anche di cavallette, è quindi un “golosone”. Se avrete intenzione di avere questo simpatico amico in casa, ricordate che ha la strana abitudine di lavare il cibo nell’acqua prima di mangiarlo o di sfregarlo nell’erba. Sicuramente gestire un animale così non è cosa facile: come tutte le specie ha dei periodi di letargo che generalmente riguardano diversi mesi; in particolare da aprile a maggio.

5/6 – Lasciarlo libero nel suo habitat naturale

Solo un ruscello, un bell’albero, e tanto cibo fa la felicità di questa creatura meravigliosa. Ma tenerlo in casa è comunque molto problematico, perché è un animale abituato a vivere all’aperto, ad andare in letargo, ad andare a caccia, e quindi farlo vivere in un ambiente diverso dal suo habitat naturale, vuol dire snaturarlo della sua identità di animale. Quindi lasciate libero questo splendido esemplare della foresta, che merita di vivere la sua vita nel modo più felice e naturale possibile, perché è una creatura selvaggia e come tale va rispettata e amata, per quello che è veramente e non per come noi vorremmo che fosse.

6/6 Consigli

  • Sicuramente gestire un animale così non è cosa facile: come tutte le specie ha dei periodi di letargo che generalmente riguardano diversi mesi; in particolare da aprile a maggio.

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