1/7 – Introduzione

La passione per gli animali non conosce limiti di specie detenute ne di varietà.Dai classici ‘pet’, dolci e coccolosi come cani e gatti, criceti, conigli nani, all’ambiente asettico degli acquari, un mondo incredibile di colori e possibilità, dai terrari predisposti ed attrezzati per insetti, rettili, anfibi, aracnidi, alle voliere dedicate ad uccelli canori o variopinti, in questo incredibile mondo l’unico limite è veramente la fantasia.Tra le ramificazioni più particolari, e specialistiche, l’ofiologia, cioè la scienza che studia i serpenti, il conseguente allevamento da parte di una nicchia ristretta di zoofili, è sicuramente un settore non solo affascinante, ma, per tanti aspetti pericoloso, scrupoloso nelle metodiche, pieno di responsabilità da accettare e sulle quali ponderare ogni acquisto, attrezzatura, specie detenuta.Immaginate un rettilario dimenticato aperto nel quale un serpente velenoso possa uscire celandosi in angoli bui della casa, abitazione nella quale abitano non solo adulti ma anche bambini, o lasciare la casa per cercare ripari dove il pericolo si allargherà a molte più persone, capite bene quanta responsabilità ci si assuma con questa branca della rettilofilia.Responsabilità anche nei confronti del rettile stesso: prima di iniziare qualunque detenzione, ciò vale in generale per tutti gli animali legalmente detenibili in cattività, dovrete informarvi sull’habitat, le abitudini alimentari della specie di serpente scelta, il suo livello di pericolosità, la sua alimentazione, pena la morte del rettile, un vero peccato soprattutto considerando quante specie siano in pericolo d’estinzione e l’allevamento potrebbe invece essere un motivo di reintroduzione in natura.Acquisite queste nozioni di base, vediamo ora come tenere un serpente in casa con tutte le precauzioni del caso.

2/7 Occorrente

  • Terrario
  • Cibo adatto

3/7 – La specie

Prima di tutto bisognerà scegliere quale specie di serpente scegliere per il rettilario che allestirete: sarebbe consigliato scegliere boa o pitoni che non presentano alcun rischio di avvelenamento in caso di eventuali morsi, od ofidi in genere non velenosi, ciò dipenderà anche dal volume del rettilario che allestirete, un boa, un pitone, di tutte le specie appartenenti alle due famiglie, richiedono volumi maggiori rispetto a serpenti di piccola dimensione.A questo punto accertatevi che nelle vicinanze, comunque in un raggio di spazio contenuto e non lontano, operi un veterinario esperto in erpetologia, la scienza che si occupa di serpenti, per ricevere informazioni ed interventi tempestivi.

4/7 – La teca

La seconda cosa da fare è munirsi di una teca o terrario che possa supportare gli appositi fari, accessori indispensabili per garantire una certa stabilità termica affinché il rettile viva in condizioni simili al suo habitat naturale senza eventuali decadimenti soprattutto cutanei, il primo indice di stato di forma in crisi. Ricordate sempre che questi sono animali a sangue freddo per cui necessitano di temperature calde e costanti per sopravvivere.
Oltre alla luce il terrario dovrà essere delle giuste dimensioni perché nella crescita il rettile si svilupperà soprattutto in lunghezza.

5/7 – L’alimentazione

Per quello riguarda l’alimentazione dovremmo tenere presente che i serpenti sono per natura animali portati ad idratare spesso il loro corpo: dunque la parte del terrario che contiene l’acqua non dovrebbe mai restare a secco. In natura il serpente è un carnivoro cacciatore, non ama mangiare prede già morte, ama ucciderle direttamente, quindi spetta al padrone decidere se cibarlo con prede ancora in vita o prede anche refrigerate, sperando siano lui gradite.
In riferimento alla pulizia, il serpente di per sé non necessita di grandi pulizie quotidiane in quanto è un animale che non sporca, ma ciò che sarà prudente prevedere sarà la formazione di batteri che potrebbero influire negativamente sulla sua salute. Per evitare ciò si deve pulire la teca molto spesso (almeno una volta a settimana) con i prodotti che si possono trovare all’interno dei centri specializzati per rettili. Se ne avete la possibilità frequentate altri allevatori di serpenti già esperti, oppure un corso (in alcune città vengono allestiti) per imparare e tecniche di manovra dei serpenti, come trasportarli, quali pericoli si corrono, come maneggiarli.

6/7 Guarda il video

7/7 Consigli

  • State per intraprendere una scelta che deve davvero essere ponderata: molte specie uccidono un uomo adulto con un morso, Questo affascinante mondo va affrontato con cautela, un percorso che potrà arrivare a livelli più difficili man mano che acquisirete dimestichezza con le specie.