1/7 – Introduzione
Durante la meravigliosa stagione estiva, il camminare in aperta campagna potrebbe riservare delle sgradevoli conseguenze: infatti, è elevata la possibilità che siano presenti delle zecche all’interno del fieno oppure nell’erba secca.
Generalmente, questi parassiti attaccano gli animali (specie nella zona delle orecchie), ma non è assolutamente raro reperirlo anche nell’essere umano: a causa di una sostanza proveniente da una sorta di pungiglione, le conseguenze per l’uomo potrebbero essere la febbre, una malattia o il malessere sotto diverse forme.
Nel seguente dettagliato e importante articolo che mi accingo ad enunciare nei passaggi successivi, pertanto, vi andrò a spiegare bene come bisogna togliere correttamente una zecca che avete eventualmente contratto in qualche modo.
2/7 Occorrente
- Olio di oliva
- Pinzette
- Ago sterile (eventuale)
- Medico curante o pronto soccorso (eventuale)
- Fuoco
- Batuffolo di cotone
- WC
- Forbicine (opzionale)
- Lavatrice
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Nel caso in cui riusciate a riconoscere una zecca che passeggia tranquillamente nel vostro braccio, qualora essa non abbia infilato ancora le sue zampette sotto l’epidermide, vi suggerisco di prenderla immediatamente e provvedere a bruciarla: l’unica maniera certa per riuscirla ad eliminare definitivamente consiste appunto nel ricorrere al fuoco e, quindi, evitate di schiacciarla o eseguire altre operazioni.
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Se quando state ritornando nella vostra abitazione e vi rendete conto della presenza di una zecca sulla vostra pelle, non dovrete assolutamente perdere la calma: mi raccomando di evitare delle azioni come tagliarla con le forbicine oppure strapparla con le pinzette, perché tali comportamenti determinano il rischio che il pungiglione rimanga comunque sotto l’epidermide e non risolveranno definitivamente il problema.
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Le operazioni che dovrete compiere in questo caso sono prendere un batuffolo di cotone, intingerlo nell’olio di oliva e applicarlo sopra la zecca: dopo qualche secondo, tale parassita sarà indebolito, per cui estraetelo con le pinzette e bruciatelo subito o buttatelo nel WC, in modo da non ritrovarvelo più in casa.
Nel punto dove c’era la zecca, verificate sempre la presenza del pungiglione sotto la cute: in caso positivo, toglietela con un ago sterile o rivolgetevi al vostro medico curante o al pronto soccorso.
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Una volta terminata correttamente l’operazione di estrazione della zecca, vi consiglio vivamente di disinfettare la piccola ferita e controllare bene di non avere ulteriori parassiti nel vostro corpo: inoltre, dovrete avvisare le persone che hanno camminato in campagna insieme a voi e mettere immediatamente i vestiti indossati per quella occasione all’interno della lavatrice, in modo da detergerli efficacemente.
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In ogni caso, mi raccomando di monitorare sempre la vostra condizione fisica per i successivi 30/40 giorni, ricordandovi costantemente del fatto di essere stati punti da una fastidiosa zecca, in maniera da farlo presente al vostro medico curante.
I sintomi prevalenti causati dalla presenza di questo parassita nella pelle dell’essere umano sono la cefalea non abituale, l’artrite acuta o un alone anuliforme vicino la puntura.