1/4 – Introduzione

La tosatura del vello delle pecore consiste in una pratica molto importante che presenta, fondamentalmente, due principali finalità. Una di queste è quella di fornire il pelo, che rappresenta la materia prima per produrre la lana. Un altro scopo è quello di salvaguardare la salute della pecora stessa. Nel caso in cui il pelo non venisse tosato con una buona regolarità, le pecore andrebbero incontro a gravi problemi di salute, in special modo incorrerebbero in una forma di dermatite, dal momento che un vello molto folto, oltre ad essere meno robusto (e quindi di minor qualità), non lascia respirare la zona cutanea. In questa semplice ed esauriente guida, passo dopo passo, vi forniremo tutte quante le principali informazioni utili su come tosare nel migliore dei modi le pecore. Si tratta di una procedura relativamente complicata che necessita di una buona dose di tempo, ma se viene praticata con una buona attenzione e nel giusto periodo, potrà garantire degli ottimi risultati. Vedremo pertanto, come tosare le pecore adeguatamente.

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La prima domanda che viene da porsi riguarda il periodo adatto per eseguire la tosatura di una pecora. Questo è un quesito che ci si deve porre prima di poter intraprendere questo genere di operazione davvero particolare. Generalmente le pecore vengono tosate due o tre volte all’anno, a seconda della loro razza di appartenenza ed al tipo di allevamento. La prima tosatura avviene, solitamente, verso la fine del mese di marzo, una volta che le temperature cominciano ad alzarsi con l’arrivo della stagione primaverile, in modo tale che la pecora non soffra eccessivamente il caldo. La seconda tosatura avviene a maggio, mentre la terza a settembre, per fare in modo che nella stagione invernale le pecore stiano maggiormente al caldo, coperte dal loro vello.

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In questo passo, invece, vedremo come occorre tosare una pecora. Questa rappresenta la seconda domanda che ci si deve porre prima di cominciare con la vera e propria fase di tosatura. È necessario sapere, prima di tutto, un dettaglio molto importante. In definitiva, si deve considerare il fatto che questi ovini rappresentano degli animali particolarmente suscettibili. Le pecore, infatti, si spaventano alla vista delle loro compagne senza lana, e per questo motivo vengono collocate in un recinto chiuso, mentre la tosatura avviene singolarmente ed a turno. È fondamentale, pertanto, tenerle proprio nel recinto chiuso, affinché l’operazione di tosatura vada a buon fine e senza alcun genere di problema. Questo animale tende a non stare fermo durante tale manovra. Pertanto, per impedire evitabili danni a se stessa ed agli operatori, è buona regola sdraiarla sul dorso, mantenendo legate le sue zampe. L’operazione della tosatura può essere effettuata mediante l’ausilio di un paio di forbici a cesoia, oppure attraverso un rasoio elettrico. Precisamente dovrebbero essere usate le forbici negli allevamenti di piccole dimensioni, mentre il rasoio elettrico è utile per gli allevamenti intensivi. Le forbici adeguate a tosare devono essere ben appuntite, di ferro, lunghe circa trenta centimetri e con lame triangolari molto affilate. Inoltre nel corso della tosatura devono essere continuamente bagnate ed affilate, in modo tale da garantire un corretto taglio che non arrechi alcun danno all’animale in questione. La tosatura deve essere praticata in tutte quante le parti del corpo, in modo tale che il vello venga asportato come se si trattasse di una pelliccia composta. La lana che si viene ad ottenere dopo questo genere di operazione è definita lana vergine. Il metodo della tosatura è di gran lunga preferibile rispetto a quello del recupero della lana dopo la macellazione dello stesso animale. In questo caso si parla di lana di concia.

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A questo punto, prima di concludere la guida, è necessario fornire alcune informazioni di carattere generale. La razza di pecora maggiormente pregiata per la lana che produce è senza alcun dubbio la merino. Si tratta di una specie che è diffusa in Spagna ed in Australia. A livello mondiale, la quantità di pecore ammonta a circa 1.3 miliardi di capi. Inoltre la tosatura, in media per ogni animale rende dai tre fino ai sei chili di lana ogni anno.