1/4 – Introduzione
Molti cani, specie se vivono all’aperto o in compagnia dei loro simili, sono soggetti ad una forma di eczema chiamata proprio “canina”. Si tratta infatti di una comune affezione cutanea, che tuttavia può essere curata, senza necessariamente (salvo forme gravi), consultare un veterinario. Nei passi successivi ci sono dei consigli, su come trattare un eczema canino.
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L’eczema in oggetto, fa grattare il cane, fino a provocare la fuoriuscita di sangue e la conseguente formazione di una crosta sulla pelle. Quest’ultima assume un aspetto umido, e genera un forte prurito, per cui conviene subito utilizzare del cortisone in crema o spray. Prima di fare questa operazione disinfettante, è tuttavia importante procedere con altri trattamenti preliminari, per cui bisogna tagliare il pelo circostante la zona interessata dall’eczema, e se quest’ultima è abbastanza estesa, conviene tosarlo del tutto, per vedere se ci sono altre parti interessate dall’infezione.
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A questo punto, conviene usare un prodotto astringente e delicato sulla pelle del cane, per cui utilizziamo della schiuma specifica, che ci consente di lavare anche la ferita, e disinfettarla. A lavoro ultimato, la zona va accuratamente asciugata prima con dell’ovatta e poi con un panno pulito, e alla fine si utilizza il cortisone spray, per disinfettare definitivamente la parte umida interessata dall’eczema canino. A margine di quanto sin qui descritto, c’è da aggiungere che per evitare ulteriori danni, nel caso in cui il cane si gratti con le unghie, bisogna prendere altre due importanti precauzioni. La prima è un taglio periodico delle unghie, mentre la seconda è di acquistare il cosiddetto collare “elisabettiano”. Si tratta infatti, di un cono di plastica trasparente, che serve a proteggere la zona interessata dall’eczema, evitando che il cane possa arrivarci con la lingua per grattarsi, e quindi senza il rischio di prendere di nuovo un’infezione.
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Se tuttavia l’infezione non scompare velocemente (in circa 10 giorni), conviene in questo caso rivolgersi ad un veterinario, che potrebbe prescrivere delle iniezioni sottocutanee sempre a base di cortisone, per evitare gravi danni, all’intero sistema immunitario. Le iniezioni, possono essere somministrate da noi stessi, visto che non vanno ad interessare i muscoli, e quindi il cane non risente della puntura e soprattutto non vede ciò che facciamo, poiché il cono gli impedisce una buona visuale di tutta la parte interessata.